|
|||||||||||||
|
|||||||||||||
Babilonia
ASPETTI
GENERICI DELL’ IMPERO BABILONESE
Successivo nome di Babele. Famosa città sulle sponde dell’Eufrate nella pianura di Sinar circa 870 km a E di Gerusalemme e 80 km a S di Baghdad. Le rovine di Babilonia si estendono su una vasta zona a forma di triangolo. La città si estendeva su entrambe le rive dell’Eufrate. Protetta da una doppia cinta di mura, Babilonia sembrava inespugnabile. Erodoto, scrittore greco del V secolo a.E.V., dice che entrambe le sponde dell’Eufrate erano fiancheggiate da una banchina continua, separata dalla città vera e propria da mura aventi 25 porte. Secondo lui le mura della città erano alte 90 m, avevano uno spessore di 26,5 m ed erano lunghe 95 km. Sembra tuttavia che Erodoto abbia esagerato un po’ i dati riguardanti Babilonia. I reperti archeologici indicano che Babilonia era molto più piccola, e il bastione esterno molto meno lungo e alto. Non ci sono prove dell’esistenza di una banchina lungo la riva occidentale del fiume. I Babilonesi raggiunsero un alto grado di civiltà fin dai
tempi antichi, essi rappresentano la seconda civiltà dopo Gli egiziani.
Dopo il 2.400 A.C., Babilonia era destinata a divenire una
delle più belle città dell’età antica. Ivi risiedette Hammurabi
vissuto verso il 1790 a. C. e divenuto famoso non solo come
condottiero
e conquistatore, ma soprattutto come legislatore e creatore di un organico codice di leggi
conosciuto come il codice di Hammurabi.
Nimrod, che visse
nell’ultima parte del III millennio a.E.V., fondò Babilonia, capitale
del primo impero politico umano.
La costruzione di questa città s’interruppe però all’improvviso
per l’impossibilità di comunicare.
Gli scritti rabbinici
fanno derivare il nome Nimrod dal verbo ebraico maràdh, che
significa “ribellarsi”. Così il Talmud babilonese (Erubin
53a) afferma: “Perché, allora, fu chiamato Nimrod? Perché
istigò il mondo intero a ribellarsi (himrid) alla Sua sovranità
[di Dio]”. —Nimrod fu il fondatore e il sovrano del primo impero
venuto all’esistenza dopo il Diluvio. Si distinse come potente
cacciatore “davanti” (in senso negativo; ebr. lifnèh;
“contro” o “in opposizione a”.
All’inizio il regno
di Nimrod includeva Babele, Erec, Accad e Calne, tutte città del paese
di Sinar. Perciò fu probabilmente sotto la sua direttiva che ebbe
inizio la costruzione di Babele e della sua torre. Questa conclusione
concorda anche con la tradizione ebraica. Giuseppe Flavio scrive: “[Nimrod]
trasformò gradatamente il governo in una tirannia, non vedendo
altro modo per sviare gli uomini dal timor di Dio, se non quello di
tenerli costantemente in suo potere. Disse inoltre che intendeva
vendicarsi con Dio, se mai avesse avuto in mente di sommergere di nuovo
il mondo; perciò avrebbe costruito una torre così alta che le acque
non l’avrebbero potuta raggiungere, e avrebbe vendicato la
distruzione dei loro antenati. La folla fu assai pronta a seguire la
decisione di [Nimrod], considerando un atto di codardia il sottomettersi
a Dio; e si accinsero a costruire la torre . . . ed essa sorse con una
velocità inaspettata”. — Antichità giudaiche, I,
114, 115 (iv, 2, 3).
Sembra che dopo la
costruzione della torre di Babele Nimrod abbia esteso i suoi domini
all’Assiria dove costruì
“Ninive e Reobot-Ir e Cala e Resen fra Ninive e Cala: questa è la
grande città”. Poiché il nome dell’Assiria deriva evidentemente da
quello di Assur figlio di Sem, Nimrod, nipote di Cam, deve aver invaso
il territorio semita. Sembra quindi che Nimrod sia diventato un eroe o
un potente non solo come cacciatore di animali, ma anche come guerriero,
come uomo violento. La Cyclopædia di M’Clintock e Strong
osserva: “Che la potente caccia non si limitasse agli animali è
evidente dalla stretta connessione con l’edificazione di otto città.
. . . Ciò che Nimrod fece come cacciatore fu il preludio di ciò che
fece poi come conquistatore. Fin dall’antichità caccia ed eroismo
erano particolarmente e naturalmente associati . . . Anche i monumenti
assiri raffigurano molte scene di caccia, e la parola è spesso
impiegata in riferimento a campagne militari. . . . Pertanto caccia e
battaglia, che nello stesso paese in epoche successive furono così
intimamente legate, potrebbero essere qui associate o coincidere. Il
senso allora sarebbe che Nimrod fu il primo a fondare un regno dopo
il diluvio, per unificare la frammentaria autorità patriarcale e
consolidarla sotto di sé come unico capo e signore. Altre generazioni di costruttori si succedettero. Hammurabi ampliò e fortificò la città e ne fece la capitale dell’impero babilonese sotto la dominazione semitica.
L’impero babilonese naturalmente si estese molto al di là
della Babilonia, includendo la Siria e la Palestina fino al confine
dell’Egitto.
RIASSUNTO
CRONOSTORICO
La cronistoria della città
si può così riassumere: fondata in epoca preistoria, visse i suoi
primi anni di grande influenza nel mondo antico quando nel 1984 a.C.
Sumu-abum vi fondò una dinastia, dinastia della quale fece parte anche
il famoso re Hammurabi. Nel 1595 a.C. la città fu conquistata dagli
ittiti, nel 1590 a.C. dai cassiti che ne fecero la capitale di un regno
che comprendeva la Mesopotamia meridionale . Nel 1158 il regno cassita
cadde in mano agli elamiti e alla fine dell'VIII secolo a.C. passò
sotto l'influenza dell'Assiria. Babilonia fu distrutta nel 689 a.C. da
Sennacherib, ma il suo successore, Asarhaddon che regnò dal 681 al 669
a.C., la fece ricostruire. Nel 625 a.C. Nabopolassar si impadronì della
città fondando la dinastia neobabilonese che, attraverso il grande re
Nabucodonosor II, estese il regno fino alla Palestina e alla Siria,
facendo diventare Babilonia la più grande città del mondo conosciuto ,
ricca di templi e palazzi, con lunghe mura fortificate ed , all'interno
una fitta rete di strade lastricate. Ma anche questo impero fu di breve
durata, perchè la città fu conquistata dai persiani nel 539 a.C. e due
secoli dopo passo nelle mani di Alessandro Magno che tentò, senza
riuscirci, di ricostruirla a nuovo splendore.
STORIA
DELL’ULTIMO PERIODO BABILONESE
IL PRINCIPE ereditario di Babilonia
(Nabucodonosor) e il suo esercito
sbaragliano le forze del faraone Neco a Carchemis, in Siria. Gli
egiziani sconfitti fuggono a sud verso l’Egitto e i babilonesi li
inseguono. Ma un messaggio giunto da Babilonia, la notizia della morte
del padre Nabopolassar, costringe il principe vittorioso ad abbandonare
l’inseguimento. Affidando ai suoi generali l’incarico di riportare i
prigionieri e il bottino, Nabucodonosor torna prontamente a casa e sale
al trono lasciato vacante dal padre.
Nabucodonosor ascese dunque al trono di Babilonia nel 624 a.E.V.
e diventò il secondo sovrano dell’impero neobabilonese. Durante i
suoi 43 anni di regno si impossessò dei territori un tempo occupati
dalla potenza mondiale assira ed estese il suo dominio, occupando la
Siria a nord e la Palestina a ovest giù fino al confine con l’Egitto.
Nel quarto anno del suo regno (620 a.E.V.) Nabucodonosor rese suo
vassallo il regno di Giuda. Tre anni dopo, in seguito a una ribellione
dei giudei, Gerusalemme fu cinta d’assedio dai babilonesi.
Qualche tempo dopo anche
Sedechia si ribellò, alleandosi con l’Egitto. Nabucodonosor assediò
di nuovo Gerusalemme e, nel 607 a.E.V., aprì una breccia nelle mura,
incendiò il tempio e distrusse la città. Trucidò tutti i figli di
Sedechia e poi accecò Sedechia stesso e lo incatenò per portarlo
prigioniero a Babilonia. Nabucodonosor prese prigioniera la maggior
parte della popolazione e portò a Babilonia i restanti utensili del
tempio. “Così Giuda andò in esilio lontano dal suo suolo”.
Nabucodonosor conquistò anche Tiro cingendo d’assedio la città,
assedio che durò 13 anni. Durante l’assedio la testa dei suoi soldati
fu “resa calva” a furia di sfregare contro l’elmo, e le loro
spalle ‘si scorticarono’ a furia di trasportare i materiali usati
per costruire le opere d’assedio. Infine Tiro si arrese ai babilonesi.
Il re di Babilonia evidentemente era un brillante stratega.
Alcune opere letterarie, in particolare di origine babilonese, lo
descrivono pure come un re giusto. |
|||||||||||||
Consultando e utilizzando i servizi di questo sito
si accettano le condizioni indicate nel
disclaimer |