La fresatura degli ingranaggi
by Fabio Sada 2002

[<< -1]
[Homepage]
[Index]
[Gallery]
[MailBox]
[+1>>]


 

8 Fresatura con metodo a sfaccettature discrete

 


Nota: le Vista in pianta del complessivo pezzo/utensile/testa mandrino  nella posizione piu' interna (punto di arrivo nella fresatura in continuo o taglio interno nella fresatura in modo discreto). (fig.12A) Composizione utensile pre la fresatura dell'evolvente  con indicazione delle linee di ingombro minimo pezzo/tavola. (fig.13U) illustrano la condizione di sfaccettatura su curvatura minima.


Questo metodo, che comporta la lavorazione di porzioni piane con moto di lavoro esclusivo dell' utensile, puo' essere praticato in linea di principio anche dal pieno, meglio se operando immediatamente su entrambi i fianchi per ogni raggio di curvatura pianificato.

Si definisca, come nel caso precedente, la distanza assiale tra i vari livelli di generazione della dentatura.

Si operi poi l'opportuno calcolo di una sequenza di raggi di curvatura tali che, sostituendo al profilo ad involuta una spezzata data dalle tangenti al profilo in piu' punti, si ottenga un errore di forma ovvero supplemento di sovrametallo sulle cuspidi considerato accettabile e possibilmente uniforme tra le varie cuspidi, il tutto considerando i raggi di curvatura limite associati ai cerchi di troncatura esterno ed interno, opportunamente modificati nel caso elicoidale Pianificazione ottimizzata numericamente per il taglio in modo discreto, da 2 a 8 tagli con uso di 1 fresa; Sequenze di raggi di curvatura di appoggio che generano un sovrametallo uniforme ed ottimizzato per il numero di tagli. (fig.06A) Pianificazione ottimizzata numericamente per il taglio in modo discreto, da 2 a 8 tagli con uso di 2 frese; Sequenze di raggi di curvatura di appoggio che generano un sovrametallo uniforme ed ottimizzato per il numero di tagli. (fig.07A) Abaco per la definizione grafica della pianificazione in modo discreto; La pianificazione ottimizzata numericamente appartiene  a tale abaco. (fig.08A) Rappresentazione grafica della pianificazione con indicazione dell'estensione supplementare dovuta al passo assiale, per uso di 1 fresa. (fig.09A) Rappresentazione grafica della pianificazione con indicazione dell'estensione supplementare dovuta al passo assiale, per uso di 2 frese nel caso di krc < 0,5 : la pianificazione avviene sulle posizioni limite  della fresa anteriore. (fig.10A) Rappresentazione grafica della pianificazione con indicazione dell'estensione dovuta al passo assiale, per uso di 2 frese nel caso di krc > 0,5 : la pianificazione avviene sulle posizioni  limite della fresa posteriore.       (fig.11A) per tener conto dell'estensione del dominio di taglio sui livelli assiali estremi della fascia lavorata, distanti mezzo passo assiale dal livello di riferimento Rappresentazione grafica della pianificazione con indicazione dell'estensione supplementare dovuta al passo assiale, per uso di 2 frese nel caso di krc < 0,5 : la pianificazione avviene sulle posizioni limite  della fresa anteriore. (fig.10A) Rappresentazione grafica della pianificazione con indicazione dell'estensione dovuta al passo assiale, per uso di 2 frese nel caso di krc > 0,5 : la pianificazione avviene sulle posizioni  limite della fresa posteriore.       (fig.11A) .

Si dispongano quindi l'utensile e il pezzo nella posizione relativa di rotolamento associata al raggio di curvatura piu' elevato, ovvero quello piu' prossimo alla testa del dente, tenendo l'utensile comunque disimpegnato in posizione piu' distante dal piano di base.

Se mantenendo fissa la posizione del pezzo e la posizione in X della fresa, operiamo un affondo lungo l'asse Z fino ad oltrepassare sufficientemente il piano tangente al cerchio di base, verra' costruita una porzione piana localmente tangente alla supeficie della dentatura.

Se si opera il medesimo intervento su altre coppie di posizionamenti X-B comunque rispettosi della legge di rotolamento, si otterranno una serie di sfaccettature che coincidono con il profilo nominale lungo dei segmenti intermedi, e che presentano un errore di forma, sulle cuspidi di intersezione, definibile a priori in fase di pianificazione delle posizioni discrete di sfaccettatura.

Poiche' a parita' di cuspide si ottengono archi maggiori con raggi di curvatura elevati, questo metodo risulta particolarmente indicato per la lavorazione di ingranaggi con elevato numero di denti o elevato angolo di pressione, ovvero quando i valori elevati dei raggi di curvatura producono cuspidi ridotte anche con una limitata quantita' di sfaccettature.

Ovviamente e' opportuno limitare la quantita' di sfaccettature al minimo possibile, dati i tempi improduttivi di disimpegno e appostamento dell' utensile.

Ripetendo poi la medesima operazione su un livello successivo, avendo cura di sfasare la rotazione del pezzo secondo la legge di avvitamento dell'elica (nel caso elicoidale), al termine della lavorazione avremo ottenuto la costruzione di una serie di superfici :

-piane ad intersezione convessa nel senso dello svolgimento del profilo.

-aventi larghezza pari al passo assiale dei singoli interventi.

-aventi andamento QUASI simmetrico rispetto al luogo dei punti esattamente coincidenti con il profilo teorico.

caratterizzate dall'avere la parte centrale infinitesima coincidente con il profilo teorico, e le due zone adiacenti in rilievo rispetto al teorico.

Nel caso di dentatura diritta e' poi conveniente operare, per ogni raggio di curvatura pianificato, la lavorazione di tutto lo sviluppo assiale della dentatura.



[<< -1]
[Homepage]
[Index]
[Gallery]
[MailBox]
[+1>>]