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Premessa
Un tratto di strada sterrata, anche non partcolarmente breve, e' praticabile con qualsiasi tipo di moto escluse le iper-sportive; ovviamente i modelli da enduro sono avvantaggiati in fatto di gomme e sospensioni, ma comunque sia ricordate che qualsiasi enduro, a maggior ragione quelli di grosse dimensioni e cilindrata, non si discosta molto in termini di comportamento, dalle moto prettamente stradali. Non pensate quindi di avventurarvi in fuoristrada a cuor leggero con 200 e passa Kg. di moto, anche se da enduro, emulando i piloti della Parigi-Dakar !!! Le gomme anche se tassellate non hanno ne il profilo ne la mescola adatta a garantire una buona tenuta su terreni accidentati, e la resistenza della carcassa viene messa a dura prova con inevitabili ripercussioni sulla loro durata. Nel caso di uso in coppia, gli effetti di un tratto di fuoristrada sui pneumatici sono terribili !!!!! Per limitare i danni si deve ricorrere a pneumatici espressamente concepiti per il fuoristrada, ma la loro tenuta e durata su strade asfaltate e' molto ridotta e non ne giustifica l'impiego se non per brevissime percorrenze. Il loro costo decisamente elevato ne sconsiglia ulteriormente l' uso. Comunque sia, in fuoristrada bisogna adottare una guida leggera e molto attenta, per un maggior controllo del mezzo e' buona norma alzarsi in piedi stringendo il serbatoio tra le gambe e mantenere una posizione "morbida" in modo da assecondare le reazioni del mezzo. Procedere sempre con marce basse ed a bassa velocita', evitare per quanto possibile le frenate brusche, specialemente in discesa, utilizzare quanto piu' possibile il freno offerto dal motore. Evitare, se possibile, il pattinamento della ruota posteriore in accelerazione ( a tutto vantaggio della durata della gomma !!! ). La polvere ed il fango sono nemici del filtro dell' aria e degli organi di trasmissione; pertanto vanno accuratamente puliti e nel caso della catena, lubrificati piu' spesso di quanto non si faccia nell' impiego normale. Non volendo sostituire il filtro dell'aria con uno di tipo espressamente studiato per impieghi in zone polverose e' consigliato ungere leggermente la scatola di aspirazione in modo da trattenere una maggior quantita' di polvere che altrimenti si introdurrebbe nei condotti di aspirazione.
Guidare una moto sulla neve e' unimpresa riservata a pochi equilibristi: solo se la vostra moto monta pneumatici da fuoristrada tassellati e la coltre di neve non e' consolidata, la situazione può volgere a vostro favore. In tutti gli altri casi, se per esempio una nevicata improvvisa vi coglie durante un'escursione estiva lungo qualche rotta di montagna, vi suggeriamo come procedere. La prima cosa da fare e quella di sgonfiare il pneumatico posteriore a meta'; avvolgete intorno alla gomma ed al cerchione degli anelli di corda ben stretti, (ottimi gli elastici del portapacchi !!) poi rigonfiate la gomma, ma a pressione più bassa del normale. Per questoperazione potete utilizzare anche degli spezzoni di catena da neve per auto (se ve li siete portati da casa, altrimenti dove trovarli in cima ai monti non ve lo so proprio dire !!!). La riuscita dell'operazione non sempre e' sicura, e comunque danneggerete quasi sicuramente il pneumatico e forse anche il cerchio: si tratta quindi di un intervento da tentare solo in un effettivo caso demergenza.
Per il motociclista, la pioggia è una compagna di viaggio poco piacevole: sempre meglio verificare, prima di partire, le previsioni del tempo relative alla zona dove abbiamo deciso di dirigere la nostra marcia. Se tuttavia, lungo il percorso, arriva inattesa lacqua, meglio essere preparati a reagire per poter, comunque proseguire il viaggio. La prima preparazione riguarda labbigliamento, un argomento che abbiamo trattato in modo esauriente nelle schede relative allequipaggiamento. Esaminiamo ora, invece, come si deve adattare la guida alle diverse, e più impegnative condizioni, create dalla pioggia sullasfalto. Il primo suggerimento è che sul bagnato la moto va guidata con estrema dolcezza: il fondo viscido non perdona violente accelerate e bruschi interventi sui freni, come anche una brusca impostazione della traiettoria di una curva; limmediata perdita di aderenza può trasformarsi in una altrettanto repentina caduta. Quindi niente pieghe al limite, ma una guida attenta e "leggera". Definiti i termini generali della questione, esaminiamo ora alcuni dettagli importanti. Iniziamo dalla frenata. Contrariamente a quanto credono molti motociclisti, la frenata non e tra le fasi più critiche della guida sul bagnato. Lo sviluppo tecnologico dei pneumatici e dei freni sempre più affidabili e soprattutto sempre più facili da modulare, giocano a nostro favore: in altri termini oggi è possibile intervenire sul freno anteriore fino all80% della potenza decelerante senza perdere aderenza, purché si agisca in modo delicato e progressivo. Maggiore attenzione richiede, invece, luso del freno posteriore, con il quale sarà bene non esagerare, specie se in moto siete soli. Il peso di un eventuale passeggero garantisce un maggior carico sulla ruota posteriore a tutto vantaggio della tenuta. Per contro, il passeggero aumenta il peso totale del veicolo allungando gli spazi di frenata e di conseguenza anche la distanza di sicurezza da mantenere dal veicolo che ci precede.
La nebbia e' uno dei nemici più pericolosi quando si viaggia sulla strada. Purtroppo non si può evitare: anche d'estate può calare allimprovviso sul nostro percorso, in particolare in montagna. Il rimedio migliore e' quello di fermarsi: per chi non può suggeriamo alcuni espedienti per migliorare la visibilità. Per prima cosa e' necessario impedire lappannamento della visiera del casco: molti caschi dispongono di sistemi di ventilazione interna più o meno efficienti, ma si possono sempre utilizzare gli appositi liquidi in vendita presso i negozi di accessori o presso i distributori di benzina. Se siamo sprovvisti di prodotti specifici si può sempre fare ricorso al sapone liquido reperibile in quasi tutte le toilette dei bar o delle stazioni di servizio. Una goccia di questo sapone sparsa all'interno della visiera fino a farla diventare trasparente e' un ottimo antidoto: ovviamente la visiera deve essere perfettamente asciutta altrimenti continuerete il vostro viaggio nella schiuma !!!. Mantenete una distanza di sicurezza sufficiente a far fronte a
qualsiasi situazione di preicolo, se viaggiate in colonna, marciate sulla stessa corsia ma
sfalsati uno rispetto all' altro in questo modo e' possibile procedere a minor distanza
tra una moto e l' altra mantenendo comunque un buon margine di sicurezza. Ultimo
consiglio: nella nebbia si deve marciare con la sola luce anabbagliante, sia per motivi di
legge sia per ragioni pratiche; il fascio dei proiettori abbaglianti si trasforma in un
muro impenetrabile di luce. |