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LAVORO Un esercito di poveri popola le città USA. Lavoratori allo sbaraglio. Un viaggio nel selvaggio Texas. | DISOCCUPATI | Viewing Requirements: Internet Explorer 3.0 or Netscape 3.0 or above, 800X600 or higher res. | |||
Venerdì sono usciti i dati sul lavoro. La notizia è stata riportata con grande enfasi dalle agenzie stampa e a valanga da tutti i siti di informazione finanziaria: il tasso di disoccupazione negli USA è sceso a gennaio dal 5,8% al 5,6%!
"Scende a sorpresa il tasso dei disoccupati a gennaio che si e' attestato al 5,6% e al di sotto delle previsioni degli economisti che stimavano un 5,9%; lo ha comunicato il dipartimento del Lavoro USA precisando che il tasso è per la prima volta in calo da maggio 2001"
| Variazione Totale forza lavoro -924.000 Variazione forza non lavorativa +1.086.000
Un dubbio, manifestato attraverso quel sembra, del tutto fuori luogo data la matematica certezza (fino a eventuale revisione) delle tabelle riportate dal Bureau of Labor Statistics | mirror: http://spazioinwind.libero.it/
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Disoccupati senza più sussidio (29/12/2002)
Numeri In effetti il tasso di disoccupazione è diminuito perché 924 mila persone hanno smesso di cercare lavoro e non vengono più comprese dalle statistiche nella voce forza lavoro. Non crediamo ci sia molto da esultare per questa fantastica notizia! Tutt'altro. Come i comunicati stampa dei report societari tendono a confondere le idee degli investitori con delle headlines del tutto fuorvianti (del tipo "la società XYZ batte le stime" laddove poi andando oltre possiamo leggere che in realtà la società XYZ da trimestre a trimestre ha perso 60 milioni a fronte di profitti per 40) così anche quelli del governo usano oramai le stesse tattiche al fine di sostenere artificialmente il clima di fiducia e l'ottimismo. La verità però viene sempre alla luce e in questo caso è saltata fuori velocemente: i mercati dopo l'iniziale euforia indotta in maniera ingannevole hanno stornato chiudendo la giornata in rosso. Tuttavia nella testa della gente rimarrà quella inesistente diminuzione del tasso di disoccupazione che, come al solito rischia di alimentare le solite illusioni. Magari qualcuno stimolato dalla ventata di ottimismo portata dai dati andrà presto in banca a rifinanziare il mutuo sulla casa, più sicuramente tanti altri continueranno a comprare le solite bubble stocks del più grande casinò del mondo. Rischiando di aggravare una situazione finanziaria personale già instabile. In realtà i dati di venerdì ci hanno detto che l'emorragia disoccupazione si fa sempre più preoccupante e che la percentuale di persone con un impiego sul totale della popolazione continua a scendere: -0,4% a gennaio per una percentuale corrente del 62,6%. http://www.usemlab.com/html/commenti/archivio_commenti/macroeconomia/MA_02_02_04.htm | |||||
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