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GUERRE,DITTATURE E SEGRETI DI STATO. Dal Cile all'Italia.La politica estera dei "difensori della democrazia". | GUATEMALA | Viewing Requirements: Internet Explorer 3.0 or Netscape 3.0 or above, 800X600 or higher res. | |
Negli anni ottanta si registra in Guatemala un apparente cambiamento dovuto sia al fatto che molte Organizzazioni Internazionali cominciavano a denunciare la situazione del Centro America, sia al fatto che la Comunità Europea aveva cominciato a manifestare interesse per allacciare rapporti con la regione Centroamericana in vista di un possibile accordo economico – commerciale. Di qui la necessità di dar vita a sistemi democratici senza i quali l’allora CEE (e l’odierna Unione Europea) non avrebbe potuto instaurare alcun legame nella regione nel 1950 alle elezioni che portarono al governo Jacobo Arbenz e si definirono due correnti: una corrente conservatrice che era contro Arbenz e quella progressista che fu quella che portò Jacobo Arbenz alla presidenza. Il periodo della Rivoluzione di Ottobre 1944-1954 che è costituito da due periodi di governo: il governo di Arevalo e il governo di Arbenz. Nella rivoluzione del 1944 ci sono tre figure principali che costituiscono un triumvirato: Jacobo Arbenz, Francisco Xavier Arana, e Torello. Nel periodo di Arevalo vengono emanate tutte le riforme sociali importanti: si da un grande impulso all'educazione, alla sicurezza socale, alla salute cioè ai problemi basici cui si trova di fronte la Rivoluzione al terminare della dittatura di Ubico. Non è un periodo tranquillo: più di 50 tentativi di colpi di stato vennero provocati da militari. Il più grave si produsse dopo l'assassinio di Arana che la destra cercò di strumentalizzare accusando Arbenz di esserne il responsabile: settori militari si scontrano e Arevalo riuscì a risolvere la situazione indicendo le elezioni del 1950, elezioni che furono vinte democraticamente da Arbenz, il che significava che, alla fine era la corrente progressista che aveva vinto. Questo permette di formare un secondo governo della rivoluzione con mete più chiare nel campo economico. | Fino a questo momento infatti il quadro economico era rimasto quello tradizionale: un'agroesportazione basata sull'esportazione di caffè, banane zucchero. Arbenz propone la modernizzazione dell'economia del Guatemala e non vuole, come fu accusato dagli Stati Uniti, portare il Guatemala al Socialismo. Nè Arbenz nè il partito comunista guatemalteco pensarono di creare in Guatemala uno stato socialista. Il partito comunista lavorò con Arbenz ma non fu l'asse dominante del suo governo. Senza dubbio questa modernizzazione colpisce degli interessi chiave degli Stati Uniti perché Arbenz non pensa di togliere le ferrovie alla compagnia statunitense che le controllava ma pensa di aprire una strada verso l'Atlantico che sostituisca l'importanza della ferrovia; una nuova strada, una nuova forma di trasportare i prodotti avrebbe contrarrestato il potere della compagnia ferroviaria. Sul piano dell'energia, che ugualmente era controllata da una compagnia nordamericana, Arbenz propone la costituzione di un'impresa guatemalteca per la produzione dell'energia elettrica: non mira all'espropriazione ma a far concorrenza alla compagnia statunitense. Per quanto riguarda il famoso decreto 900 di riforma agraria, questo non prevedeva l'occupazione indiscriminata delle terre o la fine della propietà terriera, ciò che prevedeva era l'esproprio dietro compenso e la ridistribuzione ai contadini delle terre lasciate incolte.
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Uno studio svolto nel 1985 dall'AID (Agenzia Interamericana por el Desarrollo - per lo sviluppo), negli USA stabilì che la legge di riforma agraria del Guatemala (decreto 900) non solo era una legge ottima ma sarebbe stata un modello per le riforme agrarie in tutto il continente Latinoamericano. Purtroppo questo venne stabilito molti anni dopo che proprio gli USA, a causa di questa riforma, provocarono tutte le sofferenze che il Guatemala ha sofferto negli anni successivi. La riforma infatti, danneggiava la potente UFCo. (UNITED FRUIT Company) statunitense li avvocati della Compagnia erano i fratelli Dulles, uno dei quali, guarda caso, era il Segretario di Stato sotto la presidenza Eisenhower, e per questo si iniziò un montaggio, una campagna di propaganda per accusare il governo Guatemalteco di starsi trasformando in un governo comunista. Gli organizzatori della campagna sono i fratelli Dulles, uno membro del dipartimento di stato ed uno dirigente della compagnia UFCo. Viene organizzato dunque, con l'appoggio della CIA nel 1954, un golpe preparandolo in Honduras: quando in Honduras verranno organizzati i contras contro la rivoluzione sandinista questa sarà solo una ripetizione dell'esperienza del 1954. La CIA organizzo un gruppo di mercenari e di militari guatemaltechi con a capo Castillo Armas, che avevano già partecipato a tentativi di colpi di stato durante gli anni di Arbenz: due aerei pilotati da nordamericani attaccarono il Guatemala e una radio "libera" che si faceva immaginare trasmettesse dalle montagne ma che, come si seppe in seguito, trasmetteva dall'Ambasciata Usa, rassicurava i cattolici convincendoli che i "liberatori" li avrebbero salvati dal pericolo comunista. Questa invasione dal punto di vista militare non avrebbe avuto alcun successo tanto che le forze mercenarie furono bloccate a Zacapa, subito dopo essere entrate proveniendo dall'Honduras, ma ciò che avvenne fu il tradimento dell'esercito che decise di non affrontare gli invasori ma preferì la via negoziale: le trattative vennero svolte presso l'Ambasciata degli Stati Uniti e così finisce la rivoluzione. Nel luglio del 1954 entrarono i mercenari nel paese e dopo le trattative Castillo Armas va al potere: si produce un grande esilio soprattutto di intellettuali di coloro che avevano partecipato al governo rivoluzionario, e coloro che non possono fuggire in esilio, soprattutto contadini, contadini senza terra che erano stati beneficiati dal decreto 900, gente di base che aveva appoggiato il governo rivoluzionario e che non ha la possibilità di fuggire, tutti soffrirono per una enorme repressione, ci fu una grande ondata di assassinii dal 1954 al 1956. Da questo momento (1954) inizia dunque la Controrivoluzione: ci furono episodi di resistenza. Già nel mese di agosto gli allievi cadetti della scuola Politecnica si ribellano, creando un serio pericolo alle forze controrivoluzionarie "di Liberazione Nazionale" ma alla fine questo tentativo di ribellione viene sedato. E' interessante sapere che in questa occasione scampò alla morte per miracolo Mario Sandoval Alarcon, il padre degli Squadroni della Morte in Centro America: li inventò per il Guatemala e da lì li esportò in Salvador ed è conosciuto come uno dei grandi leader dell'anticomunismo mondiale. Nel 1957 viene ucciso Castillo Armas, si cerca di iniziare ad usare la guerra psicologica dando la colpa alla sinistra: viene accusato soldato al quale "viene scritto" un diario simile a un romanzo. Nel 1960 movimento di vera ribellione e certi dicono che da questo momento inizia la lotta armata: c'è un settore di ufficiali rivoluzionari che rimasero all'interno dell'esercito dopo il 1954: dato che non tutti si identificarono dichiarando se stavano a favore o contro il governo di Arbenz non fu possibile fare una depurazione dell'esercito. Soprattutto erano ufficiali giovani, ma anche ufficiali non più giovani che volevano ribellarsi spinti da alcuni fattori di scontento: Yidigoras Fuentes era presidente, egli era un antico generale dell'epoca di Ubico estremamente corrotto, cosa che molestava moltissimi ufficiali. USA decise di organizzare in Guatemala la base di addestramento dei cubani che avrebbero cercato di andare contro la Cuba di Fidel Castro alla Baia dei Porci. C'erano membri dell'esercito che si opponevano a questa situazione e iniziarono a lavorare organizzando delle cellule all'interno dell'esercito per organizzare la ribellione che era prevista per il 13 di novembre; però all'ultimo momento quando le basi militari erano già d'accordo alcuni pensano di consultare l'Ambasciata degli Stati Uniti che ovviamente li blocca, ma alcuni ufficiali, che sono poi quelli che dopo iniziarono la guerriglia, decidono di procedere ugualmente con la sollevazione, ma non avendo appoggio dalla base dell'esercito, non hanno successo esono costretti a ritirarsi sulle montagne dell'est del Guatemala intorno a Zacapa. Non sono ancora un movimento rivoluzionario nel 1960 ma accade che il PGT (Partito Guatemalteco del Trabajo), il Partito Comunista, che era stato legale dal 1948, diventa ovviamente clandestino nel 1954, stabilisce un contatto con gli ufficiali ribelli che stanno sulle montagne e nel 1962 nasce una vera e propria organizzazione armata rivoluzionaria formata dagli ufficiali autori della ribellione del 13 di novembre del 1960 (Turcios - Sosa) e dalla gioventù comunista del PGT, questo gruppo viene chiamato FAR (Fuerzas Armadas Rebeldes). Prima di questo alcuni ufficiali, fuggiti nel 1954, e diretti da Paz Tejada, che era stato ministro della difesa di Arbenz, cercano di occupare un paese nel 1961 ma non riescono ad avere successo. Nel campo economico in tutto questo periodo si cerca di tornare indietro invalidando le riforme della rivoluzione e di creare una economia totalmente dipendente agli USA e rispettosa delle leggi del liberalismo: i settori privilegiati aumentano il proprio benessere mentre i settori popolari sono sempre più poveri. La situazione è così grave che si produce un fenomeno che si ripeterà nel 1978 e nel 1993: congiunzione di settori sociali che manifestano sulle strade: causa detonante è l'aumento del prezzo del trasporto urbano. Gli studenti iniziano a manifestare ottenendo il pieno appoggio della manifestazione e provocando un vero e proprio movimento insurrezionale in quelle che furono chiamate le giornate di marzo-aprile 1962: ci furono violenti scontri per le strade e si chiese la rinuncia di Yidigoras Fuentes. L'esercito iniziò la repressione, entrò dentro l'università, uccise studenti all'interno dell'Università e alla fine riuscì a sedare l'insurrezione. Il governo si accorge dell'accumulo di tensione e scontento e che questo avrebbe potuto portare a far riproporre Arevalo come presidente alle elezioni che si sarebbero dovute svolgere nel 1963. Per questo l'esercito decide di fare direttamente un colpo di stato: è un periodo breve che va dal 1963 al 1966, ma in questo periodo inizia e si inaugura per la prima volta in tutta l'america Latina il fenomeno dei "desaparecidos", pratica che ha causato in questi anni più di 40.000 "desaparecidos" in Guatemala. Il fenomeno dei "desaparecidos" continua anche attualmente come si nota dalle denunce presentate alla sessione per i diritti Umani dell'ONU a Ginevra ogni anno. Nel 1963 la pratica della "sparizione forzata" viene inaugurata soprattutto contro i membri del PGT: mentre in una casa di Città del Guatemala era riunito il comitato centrale, formato da più di 20 persone, queste persone vengono fatte sparire e di loro non si seppe mai più nulla, per testimonianza di alcuni soldati che ammisero di aver partecipato alla cattura, si sa che furono torturati, assassinati e che i loro cadaveri furono lanciati nell'oceano Pacifico perchè fossero irrecuperabili. Quindi questo è l'inizio del governo militare che porta l'esercito ad accumulare un grande potere politico e la situazione diventa propizia ad adottare un'altra tattica: far andare alla presidenza un civile per poi manipolarlo (Vinicio Cerezo non sarà il primo civile manipolato dall'esercito): 1966-1970 fu eletto JULIO CESAR MENDEZ MONTENEGRO che ebbe la faccia tosta di suggerire che stava dando continuità alla Rivoluzione del 1944, ma che non ebbe neanche una piccola parte di potere poichè tutto il potere era concentrato nelle mani dei militari. Una delle funzioni principali di questo governo era di affrontare direttamente la guerriglia con qualunque metodo, e in Guatemala si iniziano ad applicare in questo periodo le due esperienze del Vietnam e dell'Algeria. Nell'est, dove soprattutto era concentrata la guerriglia, si stabilì il sistema degli incappucciati che salgono sugli autobus segnalando le persone che indicano come collaboratori della guerriglia, l'esercito senza fare domande, cattura ed elimina le persone segnalate. E' un periodo di enorme violenza concentrata soprattutto nell'Oriente del paese. In questo periodo di grande militarizzazione in cui l'esercito prende nuove decisioni: si decide, dunque, che a partire dal 1970 il ministro della difesa del periodo precedente sarebbe diventato il nuovo presidente. Viene dunque eletto: 1970-1974 ARANA il cui maggior prestigio era stato combattere la guerriglia all'est del paese, ragione per cui gli venne dato il soprannome di "sciacallo d'Oriente" poiché utilizzò qualunque metodo per l'eliminazione della guerriglia, ci sono alcuni libri che raccontano la vita dei guerriglieri in questo periodo: erano bombardati col napalm, al punto che la guerriglia scompare quasi completamente dal 1970 al 1974, e l'esperimento della Sierra de Las Minas, in Oriente fu concluso e la guerriglia sterminata da lì.
1974-1978 LAUGERUD. In questo periodo per lo sviluppo economico dei quattro anni precedenti c'è uno sviluppo del Mercato Comune Centroamericano, la vendita di caffè aumenta di prezzo, si pensa che sia scomparsa la guerriglia e che la situazione sia sotto controllo: periodo di relativa apertura, apertura che aumenta intorno al 1976 quando ci fu il terremoto in Guatemala che produsse più di 30.000 morti e provocò una vera commozione nel paese perché fu segnalato che tanta gente morì non per la gravità del terremoto ma per le condizioni di povertà in cui viveva. Nel 1976 c'è un aumento della lotta popolare ed avviene un cambiamento all'interno dell'Università di San Carlos: per la prima volta il rettore è progressista. Fino a prima degli anni '70 mentre gli studenti della USAC erano molto combattivi, soprattutto attraverso l'AEU, i professori e le autorità universitarie erano relativamente conservatori. Si inizia a produrre un processo di riforma universitaria che iniziò con la trasformazione della facoltà di medicina e poi di altre facoltà e porta all'elezione di un rettore progressista che fu Cuevas del Cid; egli aprì le porte dell'università a insegnanti progressisti ed affrontò apertamente il governo di Arana. A partire dal 1978 l'esercito decide dare il governo al ministro della difesa LUCAS GARCIAS, che è un individuo dall'intelligenza molto limitata al quale viene dato un mandato molto specifico: disarticolare il movimento popolare e democratico e distruggere la guerriglia. Inizia una repressione per tappe. La repressione colpisce l'Università, sindacati, religiosi, giornalisti, personalità: questa è la tappa in cui vengono eliminati i dirigenti dei vari settori. In Guatemala in questo periodo erano accettati a livello istituzionale come lider di partiti di "sinistra" due persone appartenenti a partiti socialdemocratici: Manuel Colon Argueta e Alberto Fuentes Mohr
All'università ogni giorno veniva ucciso un professore soprattutto dal 1980 quando la repressione divenne ancor più dura dopo l'incendio dell'Ambasciata di Spagna il 31 gennaio 1980 (dove tra gli altri morì Vicente Menchù). Si diceva che un professore, oggi in esilio, fosse membro del PGT: uccisero 4 coppie che portavano il suo stesso cognome cercando di trovarlo, e non riuscirono a ucciderlo ugualmente perché ce la fece a scappare. Fu la repressione più violenta che avesse mai sofferto una università latinoamericana. Nel 1980 vennero compiuti due sequestri di massa di esponenti sindacali: 28 lideres della CNT (Central Nacional del Trabajo) scomparvero a due isolati dalla Centrale della Polizia e non si è mai più saputo nulla di loro; in seguito, durante una riunione sindacale presso un centro religioso in prossimità della città di Guatemala scomparvero altri 20 sindacalisti e non si seppe mai più nulla di loro. In questo periodo furono assassinati 17 sacerdoti e una quantità incredibile di studenti. Uno dei sistemi che permise di identificare le case fu il controllo del consumo di acqua e di luce delle case. Se il consumo era elevato questo poteva significare che nella casa vivesse più gente del normale, e su questa base stabilivano turni di vigilanza in queste case; se notavano poi un andirivieni di gente, soprattutto giovane, questo significava che davvero la casa era una sede guerrigliera: più di 20 case furono prese dall'esercito e tanti guerriglieri furono uccisi. Da questa situazione sorge la necessità del "rifugio": 1 milione di "desplazados" (profughi), dei quali 300.000 vanno in esilio soprattutto in Messico. | |||
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