La peste

Dalla storia a oggi

Questo settore dell'ipertesto analizza il fenomeno della peste, attraverso la sua storia,
le differenti tipologie, le sue cause, i rimedi e le conseguenze che esso ha portato.

Rappresentazione medioevale della peste Fra le grandi malattie che dalla notte dei tempi affliggono l'umanità, la peste è ritenuta una delle più pericolose. È stata assunta come l'emblema di ogni malattia, come l'autentica "metafora del male". La peste è nota da almeno 3000 anni. In Cina sono state registrate epidemie fin dal 224 a.C. Nel Medioevo la malattia si è presentata in enormi pandemie che hanno distrutto le popolazioni di intere città. In seguito le epidemie si sono verificate in modo più sporadico e l'ultima, risalente al 1894, si è sviluppata in Cina, da dove si è diffusa in Africa, nelle isole del Pacifico, in Australia e nelle Americhe, raggiungendo San Francisco nel 1900. La peste è tuttora presente in Asia, Africa, Sud America e Australia (dove esistono i cosiddetti serbatoi della peste), ma compare raramente in Europa o in Nord America. Nel 1950 l'Organizzazione mondiale della sanità ha dato inizio in tutto il mondo a programmi sanitari per il controllo della peste.

Nella storia essa venne definita come punizione divina agli uomini per l'espiazione dei loro peccati. Il terrore che l'uomo ha verso la peste la rappresenta come uno di quei "segni dei tempi" che annunciano e accompagnano la venuta della fine del mondo, diventando il volto di quella "ultima tribolazione" che, dall'uomo medioevale, rappresenta la chiusura dell'orizzonte della storia aprendo la prospettiva dell'eterno. Essa si rivela come segno dei tempi che si riverbera nell'orrenda marcatura dei corpi. La peste è stata, tuttavia, anche un simbolo, poderoso, della "crisi" e della "malattia degenerativa" della città. Infatti per la cultura greca la peste è la malattia endogena della polis, la spia del disordine sociale collettivo.

La peste riceve nella letteratura innumerevoli metamorfosi e viene trattata da molti autori, come Manzoni nei "Promessi sposi".

Oggi giorno la peste non è più ritenuta come una malattia frequente e mortale ma rimane sempre il terrore del contagio, non di peste, ma di malattie che in futuro saranno più pericolose. Da qui autori di film degli ultimi tempi hanno tratto il soggetto per la sceneggiatura, immaginando situazioni ben più gravi di quelle che l'umanità ha subito dalla peste, sottolineando il fatto che la fine del secondo millennio non è la speranza del meglio ma il timore del peggio. Ormai la peste, con l'evoluzione della medicina, è stata sconfitta, ma osservando le cifre delle vittime che la peste causò in passato e quelle che oggi giorno causa l'AIDS si potrebbe definire quest'ultima come "la peste del 2000", quasi come se la peste si sia evoluta negli anni assieme all'evoluzione tecnologica dell'uomo.

 

…se volete approfondire: