La Società Astronomica Fiorentina (S.A.F.), organizza una visita al Museo di Storia della Scienza di Firenze, che si svolgerà sabato 20 settembre 2008 con la partecipazione del:
Dott. Lorenzo Brandi
Il numero dei partecipanti è limitato e pertanto è obbligatoria la prenotazione telefonando dal lunedì al venerdì dalle 17:00 alle 19:00 al numero: 377 1273573
L'appuntamento con i partecipanti è fissato per le 9:45 del mattino davanti al museo in Piazza dei Giudici a Firenze.
Il numero minimo di partecipanti è 15, il gruppo
però non può essere superiore a 30 (per eventuali
esuberi verrà fissata una visita per il sabato successivo
27 settembre 2008).
La quota per partecipare alla visita è fissata a
€5,00 nella quale è compreso l'ingresso al museo e la
guida.
Il
percorso del museo è pressoché obbligato dai lavori
di ristrutturazione che impediscono l'accesso ai primi due piani
(dove si trovano le collezioni medicee e lorenesi). La visita
comincerà dalla piazza (tempo permettendo), dove potremo
dare uno sguardo d'insieme al palazzo Castellani (sede del museo)
e della meridiana allestita davanti all'ingresso.
Il
percorso proseguirà dapprima al piano terreno, dove
c'è un piccolo ambiente con dei pannelli e dei video che
raccontano, in estrema sintesi, la storia della scienza in
Toscana e del museo. Qui sono stati trasferiti alcuni dei pezzi
pregiati, sistemati nei piani superiori prima dei lavori, come
alcuni astrolabi, delle sfere armillari, il paradosso meccanico,
il pendolo per gli urti elastici e anelastici.
La visita vera e propria
comincerà però dal sottosuolo, dove è
allestita la mostra sul telescopio. L'ambiente è
estremamente suggestivo visto che sono state riportate alla luce
3 delle quattro arcate della casa-torre degli Altafronte (una
delle più antiche di Firenze), databili a cavallo del
11.mo - 12.mo secolo.
La premessa alla mostra
è affidata al grande astrolabio d'ottone di Egnatio Danti
(detto erroneamente di Galileo), anche se poi il resto della
mostra è incentrata sull'ottica, naturalmente. Dapprima
vengono illustrati i principi dell'ottica geometrica. Alcuni
strumenti interattivi permettono di verificare le leggi
dell'ottica geometrica, che già erano note a Tolomeo. A
quel tempo l'astronomia si praticava ad occhio nudo, con delle
mire e dei piccoli ausili che non erano capaci di ingrandire le
immagini. Tuttavia va detto che l'opera di Tolomeo ci è
giunta incompleta. Le parti a noi note si chiudono con le
proprietà delle lenti. Nessuno può dire se, nei
capitoli mancanti, egli avesse fatto cenno alle proprietà
delle lenti, sotto opportune condizioni, di ingrandire le
immagini.
L'ambiente successivo mostra quel "sottobosco" di idee (Della
Porta, Janssen, ecc.) che portarono Lippershey a realizzare quel
giocattolo di cui ebbe notizia Galileo Galilei e che fu l'idea
ispiratrice per la realizzazione del cannocchiale, di cui
è visibile un esploso in riproduzione e l'originale. Anzi,
gli originali, gli unici due certi ancora oggi esistenti.
L'ultima sala infine
è divisa in due parti: da un lato vediamo le analisi
compiute sulla lente di Galileo, dall'altra l'evoluzione del
telescopio nell'era post galileiana; passando attraverso Keplero
arriviamo a Newton, il tutto spiegato attraverso modelli
interattivi.
La
mostra si conclude riprendendo le scale che sono state discese,
ma il percorso che porta verso l'uscita è caratterizzato
da alcuni ambienti (al piano terreno) dove si fa la storia
dell'astronomia fiorentina, partendo con i grandi telescopi che
un tempo venivano utilizzati presso la Specola, alla
realizzazione dell'Osservatorio astrofisico di Arcetri, alla
realizzazione della Torre Solare, per concludersi ai giorni
nostri, con LBT e le speranze per il futuro
dell'astronomia.
Può darsi che avanzi un pò di tempo per fare un
salto anche al terzo piano nella biblioteca dell'Istituto, dove
dalle grandi finestre si può godere di una bella vista
sull'Arno.
Siete il visitatore numero a partire dal 26-2-2003