Dal Corso all'Universita'

L'antica Ruga o Platha de Cotinas (oggi Corso Vittorio Emanuele II) era, già ai tempi della Repubblica sassarese, la principale via della città e il centro del movimento commerciale. 

Il nome significava "strada di pietra", poiché appunto era formata ed aperta sulla viva roccia.

Questa strada si estendeva da Porta di Capu de Villa (Porta Castello) fino alla Porta Sanctu Flasiu (Porta Sant'Antonio). 

Verso la metà del XIII secolo le case che fiancheggiavano il Corso erano munite di porticales, sotto i quali erano le botteghe di merci e anche i barbieri. 

corso Vittorio Emanuele II

All'imbocco di via dei Corsi vedesi tuttora un arco murato ed una colonna con capitello gotico, che appartenevano certamente ad uno di quei porticales. 

Dove ora si trova il teatro civico vi era il palazzo del comune, la cui costruzione risaliva ai secoli XIII-XIV, dopo una serie di restauri questa venne demolita nel 1823.  

Il nome attuale di Corso  gli deriva dalle corse dei cavalli che vi si svolgevano il giorno dei Candelieri fino al 1844, anno in cui vennero trasferite fuori città. 

Dal corso ci si può addentrare all'interno attraverso la via Santa Caterina, sede della chiesa omonima  chiamata anche di Gesù Maria.

Questa chiesa, costruita nel 1580  e convertita in parrocchia  per sostituzione della vecchia  chiesa Santa Caterina (situata in piazza Azuni e demolita tra il 1853 e il 1865) costituisce un esempio armonico di architettura religiosa rinascimentale. 

L'ingresso della torre tonda

Per la stessa strada si giunge alla accogliente piazza del Duca dove sorge Palazzo Ducale. Un azzeccato restauro alla facciata e alla zona antistante ha restituito dignità e un certo fascino a questo antico palazzo, dalla raffinata architettura settecentesca, sede oggi del comune.  

Dietro Palazzo Ducale si stende la lunghissima via Turritana, una della più importanti vie del centro storico.

Alcuni studiosi ritengono che si chiami Turritana  perchè le prime famiglie che si trasferirono da Porto Torres abitarono in questa zona; altri ancora pensano che per questa via si andasse a Porto Torres.

Secondo il Costa la via prendeva nome dalla Chiesa Turritana, la Cattedrale, trasferita definitivamente a Sassari nel 1441, alla quale essa conduceva direttamente.

Fra le vie che tagliano in senso orizzontale la lunga "Carrera Turritana" bisogna menzionare la vivace via Università che si snoda da Largo Ittiri fino alla omonima piazza, sede attuale dell’Ateneo turritano, un tempo occupata dal Collegio Nazionale dei Gesuiti. Questi, perchè potessero comodamente uscire dalla città senza fare un lungo giro, fecero aprire lungo le mura una quinta porta chiamata appunto "Porta Nuova". 

Nella zona sono rimaste ancora tracce delle antiche mura ed in particolare della "Torre Turondola" nella via esistente Torre Tonda; questa era l’unica torre esistente in città a pianta circolare, tutte le altre avevano una forma quadrangolare.

La stretta via Arborea scorre parallela alla via Torre Tonda e continua fino alla piazza del Rosario, interrotta da vie, come quella via Munizione Vecchia, il cui nome ci incuriosisce. Forse qui si trovavano i locali un tempo destinati per deposito di vettovaglie, vestiario ed armi per le milizie di stanza in Sassari e forse vi erano i magazzini in cui si cuoceva e manipolava il pane detto"di munizione" che si dava ai soldati del presidio e anche ai prigionieri. Nessun documento però ci dice dove fosse esattamente questa munizione, di cui oggi e rimasto appunto il nome.

Più sicuri sono invece i dati che si riferiscono alla via Insinuazione qui si trovava l'Ufficio della Insinuazione e delle Ipoteche.

 

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