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Frattali in natura | |||||||||||||||||||||||||||
Le
spirali sono alla base del mondo vivente. Il nucleo cellulare è costituito
da una lunga catena a spirale, il DNA, riportante l’intero codice genetico.
Anche la forma di certi organismi può essere a spirale come quella dell’ammonite,
vissuto 300.000.000 di anni fa. Archimede ne scrisse un trattato ("Sulle
Spirali"). Scopriamo spirali anche nella natura inanimata, come ad esempio
la galassia a spirale. Un quadrato ha un lato in comune con un triangolo rettangolo isoscele, che a sua volta ha gli altri due lati in comune con altri due quadrati e così via. La somma delle aree dei due quadrati più piccoli, per il teorema di Pitagora, è uguale all’area del quadrato iniziale e così anche le aree dei quadrati che si formano nei passaggi successivi, sommate, daranno l’area del primo quadrato. Si può avere un albero asimmetrico semplicemente costruendo un triangolo rettangolo qualsiasi sul lato del primo quadrato. La forma avvolta non è altro che una spirale logaritmica. Si possono creare infinite spirali partendo dai quadrati. L’albero di Pitagora è un buon esempio di frattale matematico. Vi sono anche frattali a forma di stella, costruiti per esempio con una linea chiusa e successivi segmenti che si incrociano tutti con lo stesso angolo. Si può comparare la curva di von Koch con una costa della Bretagna, ma la natura è creata con casualità. Se si considera la somiglianza statisticamente si creano frattali più realistici. Per far ciò occorre che ogni parte del frattale abbia le stesse proprietà statistiche. Si è sviluppata, inoltre, una branca della geometria frattale che studia i cosiddetti frattali biomorfi, cioè simili ad oggetti presenti in natura. I risultati a volte sono stati stupefacenti. Uno dei frattali biomorfi infatti più riusciti è la foglia di felce i cui dettagli, detti autosimili, riproducono sempre la stessa figura. E'
interessante notare, parlando in termini informatici, che, se si potesse riuscire
ad aumentare il livello di realismo, la quantità di informazioni (quindi
la dimensione di un file) da fornire al computer per visualizzare una felce su
schermo sarebbe minore. Questo uso della geometria frattale è studiato
da diversi anni e viene chiamato IFS (Iterated Function System).
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