DA SANTA SCOLASTICA AL CASTELLO: SAN FRANCESCO
DELLA SCARPA, SAN GIOVANNI CRISOSTOMO, SANTA CHIARA
Per proseguire il cammino lungo le mura, bisogna ridiscendere nel piazzale Cristoforo
Colombo attraverso via Porto Nuovo, che costeggia una palazzina di case popolari. Dal
piazzale ha origine il corso Antonio de Tullio, un illustre cittadino barese, che fu
senatore, presidente della camera di commercio, industria ed agricoltura, e promotore di
importanti iniziative, come il nuovo porto e la Fiera del Levante. Durante la seconda
guerra mondiale, il piazzale e il corso furono teatro di scontri a fuoco tra truppe
italiane e tedesche, così come ricordano due lapidi sulla facciata del vicino edificio
della Capitaneria di porto. Il corso porta al castello e corrisponde al tracciato della
vecchia muraglia. Percorrendola si incontrano sulla sinistra, i vicoli santa Teresa delle
donne, Ospedale e san Francesco della Scarpa secondo. Questultimo sbocca su una via
dedicata a Pier leremita, che permette di accedere ad unantichissima chiesa e
ad un convento. Il monastero sarebbe stato fondato da san Francesco dAssisi, accanto
alla chiesa di santa Caterina, appartenente alla nobile famiglia barese dei Dottula e
successivamente consacrata a san Francesco. Il monastero e la chiesa costituirono, quindi,
un unico comprensorio detto di san Francesco della Scarpa, perché la comunità di frati
ad esso preposta abbandonò luso dei sandali per adottare quello delle scarpe. I due
edifici si affacciano su uno spiazzale, che li separa dalla chiesa e dal convento di santa
Chiara, e che oggi è un cortile interno, murato da tutti i lati. La chiesa è il
risultato di un rifacimento settecentesco. Nel chiostro si trova un bellissimo
puteale,
sempre del settecento. Da san Francesco della scarpa imboccando la strada santa Chiara, ci
si imbatte, a sinistra, nella chiesetta di san Giovanni Crisostomo. Dedicata a san
Giovanni Battista, apparteneva alla famiglia Calò Carducci, sorgeva sulle fondamenta
della cappella di san Giovanni a Mare, è oggi affidata alle cure di una comunità di rito
cattolico orientale. Il portale e la finestra riportano elementi decorativi del XIII
secolo. La corte accanto alla chiesa, comprende delle case abitate durante il XVII secolo
dai padri Carmelitani. Proseguendo per la strada di santa Chiara, si giunge al convento e
alla chiesa di santa Chiara. Lex convento delle Clarisse fu fondato verso la fine
del 440 per intercessione di Ludovico il Moro presso il pontefice Innocenzo
VIII, le
suore clarisse furono abolite nel 1809, e nel 1815 lo stabile fu acquistato dalle
Rocchettine di santa Maria del Buon Consiglio, per poi essere adibito a caserma nel 1860.
Il tempio costruito a ridosso delle mura, fu restaurato, insieme al monastero, nella
seconda metà del XVIII secolo, e riconsacrato nel 1764. E interessante per il
campanile, i caratteristici coretti delle monache e perchè possiede diversi dipinti e un
ricco altare. Da santa Chiara parte la strada Ruggiero il Normanno, che conduce al
castello Svevo. |