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L'EVOLUZIONE DELLO SPAZIO SCENICO DAL MEDIOEVO AL RINASCIMENTO

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Ricostruzione del Rose (fase1)                  Ricostruzione del Rose (fase 2)

Indoor playhouses

Per una dimostrazione della scenografia utilizzata in una indoor playhouse scaricate il programma di grafica Florimene. Il file da salvare ed eseguire sul vostro computer mostra lo schema della scenografia del dramma Florimene realizzato da Inigo Jones nel 1629.

Questi teatri erano usati in prevalenza dalle compagnie di ragazzi diretti dai loro insegnanti. I St. Paul’s Boys ebbero tra i loro insegnanti alcuni brillanti drammaturghi come John Redford, l’autore di Wit and Science mentre i Children of the Chapels Royal (che si esibivano a Blackfriars) rappresentarono i drammi di John Lyly.

Esistono molte informazioni sulla playhouse di Blackfriars ma non si sa quasi niente di quella di St. Paul’s Cathedral. Quest’ultima si trovava forse nel chiostro della cattedrale ed era quasi certamente completamente al coperto. A Blackfriars, invece, la playhouse si trovava al piano superiore della prioria dell’ex convento dominicano, entro le mura occidentali della City. Dopo il 1580 vi furono molti problemi per rappresentare drammi in questo luogo a causa della situazione politica tanto che nel 1584 dovettero cessare.

Le private playhouses erano sotto il controllo diretto del Master of the Revels e quindi potevano avere scenografie più elaborate dei teatri pubblici grazie alla maggiore disponibilità economica (soprattutto quando gli spettacoli dovevano essere rappresentati per il sovrano). Dall’analisi dei testi rappresentati a Blackfriars si può ipotizzare che ci fosse un palcoscenico rialzato con due entrate sul fondo ed un inner stage ed una trap-door. A differenza dei teatri all’aperto, i drammi potevano essere rappresentati di sera anziché di pomeriggio ed erano ideali per l’uso durante il periodo invernale. Esistono anche delle informazioni sulla presenza di una scenografia con strutture in legno che rappresentavano delle case. Dai registri del Revels Office risulta che fossero delle strutture abbastanza costose e che valesse la pena di trasportarle fino a Greenwich o a Hampton Court su delle navi per le rappresentazioni in onore della regina. Questo tipo di messa in scena si può identificare con il termine place-and-scaffold in quanto lo spazio tra le due ‘case’ poteva essere utilizzato dagli attori in maniera simbolica sfruttando le convenzioni teatrali esistenti e l’immaginazione degli spettatori (Happé, 1998:15).

 

ELIZABETHAN PLAYHOUSES:I teatri di Londra

Dispense: Dalla scena medievale a quella rinascimentale

Dispensa: Outdoor playhouses: Il Rose, il Globe e lo Swan

Outdoor playhouses

La prima vera outdoor playhouse di Londra fu The Theatre costruito nel 1576 da James Burbage, il cognato di John Brayne. La costruzione era in legno e fu eretta fuori dai limiti della City, a Shoreditch. Il prezzo d'ingresso era di un penny per posti in piedi e due per posti nelle gallerie. Le compagnie che vi recitarono furono i Chamberlain's Men (di cui Shakespeare faceva parte), ma anche gli Admiral’s Men (che vi rappresentarono Tamburlaine The Great part I and II e anche Doctor Faustus). Altre importanti outdoor playhouses erano The Curtain (1577 circa), The Rose (1587), The Swan (1595), The Globe (1599), e infine The Fortune (1600).

Per ricostruire la forma di questi teatri possiamo solo fare riferimento a delle mappe panoramiche di Londra ed al famoso schizzo dello Swan copiato da un originale di De Witt risalente al 1596. Vi è poi il contratto di costruzione del Fortune con le dimensioni specifiche: sappiamo che questo era di forma quadrata e che fu ricostruito in forma circolare dopo un incendio nel 1621.

 

 

 

 

L'interno del Globe ricostruito

 

 

Il famoso schizzo dello Swan fatto da De Witt