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Girotondidelleidee

Cari amici, ieri abbiamo scritto una lettera aperta a Piero Fassino e Francesco Rutelli che oggi ha pubblicato l'Unità (la inviamo in allegato per chi non l'avesse letta) nella quale specifichiamo i motivi per i quali non ci sembra opportuna la loro presenza alla presentazione del libro di bruno vespa.

Speriamo che accolgano la nostra richiesta perché noi saremo lì a contestare un servizio pubblico, che eroga un servizio privato, di cui vespa è uno dei più autorevoli rappresentanti.

Per contestare l'italia di vespa (da cogne alla lewinsky) e ribadire che un'altra italia è possibile. e tutti insieme la costruiremo.



La lettera aperta

Cari Piero e Francesco, abbiamo saputo che mercoledì 18 dicembre parteciperete a Roma alla presentazione dell'ultimo libro di Bruno Vespa, in compagnia di Marco Follini e Gianfranco Fini, oltre allo stesso Vespa. Questa scelta ci sconcerta.

Riteniamo infatti non opportuno che esponenti del Centrosinistra ­ e voi siete tra i più autorevoli ­ partecipino a iniziative pubbliche di questo tipo. Il motivo di tale perplessità non è il fatto che voi vi confrontiate con esponenti della coalizione avversaria ­ che anzi è cosa fondamentale in democrazia ­ quanto che tali incontri avvengano al di fuori delle sedi proprie, vale a dire i luoghi istituzionali o i dibattiti organizzati con le necessarie garanzie.

In particolare, contribuire al lancio prenatalizio de "La Grande Muraglia l'Italia di Berlusconi e l'Italia dei Girotondi" (come hanno già fatto Bersani e Franceschini a Milano il 9 dicembre scorso) è una scelta che rischia di confondere e scoraggiare quanti, nella società civile, si stanno battendo per far vincere un progetto politico realmente alternativo al berlusconismo.

Sulla possibilità di comunicare l'urgenza di tale riscatto pesa tuttavia, per come è attualmente gestito, il sistema dell'informazione, e in particolare del servizio pubblico, che oggi vive la sua stagione più buia.

Bruno Vespa è, secondo noi, l'emblema di tale stagione.
Ci chiediamo: lo ritenete un giornalista che fa davvero servizio pubblico?
Credete che sia opportuno accreditare ­ sia pure indirettamente ­ l'immagine che i Vespa di questa Rai danno della società italiana d'oggi?
E ancora: pensate che la gran parte dell'elettorato di Centrosinistra si rallegri all'idea che l'informazione politica del servizio pubblico sia stata di fatto appaltata a Vespa e pochi altri giornalisti schierati col centrodestra?

Nel caso rispondiate di no a queste domande, vi chiediamo di riflettere ancora un istante sulla scelta di partecipare alla presentazione del volume di Vespa, mercoledì 18 dicembre.

Decidere di non andarci sarebbe un gesto di sensibilità e un passo avanti sulla strada della chiarezza. Regalateci, e soprattutto regalatevi, per il 2003, delle regole di comportamento. Comunicatele con strumenti affidabili e convincenti. Rafforzatele con una condotta coerente. Ve lo chiediamo come il più bel dono natalizio.

Molti auguri di buon lavoro.


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