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I LINGUAGGI DI MARKUP: XML |
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XML (eXtensible Markup Language) è un linguaggio di markup realizzato per poter utilizzare in modo semplice i documenti strutturati, studiato per il Web e per superare i limiti di HTML, ma con possibilità di essere utilizzato anche in ambienti diversi. È nello stesso tempo un sottoinsieme semplificato di SGML e un linguaggio più potente di HTML: infatti, include le parti di SGML che sono state usate più frequentemente ma omette tutte quelle caratteristiche facoltative che lo hanno appesantito. È in grado di mantenere la versatilità e la flessibilità di SGML tralasciandone la complessità; in aggiunta a ciò, è estendibile (a differenza di HTML) e quindi permette agli utenti di definire le modifiche e gli attributi dei loro documenti.
È stato sviluppato dal W3C (Worl Wide Web Consortium) in modo tale da soddisfare i seguenti requisiti:
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utilizzo su Internet: gli utenti devono potere visualizzare rapidamente e facilmente i documenti in XML quanto quelli in HTML. Questo sarà possibile soltanto quando i browser di XML saranno potenti ed ampiamente disponibili quanto quelli di HTML;
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sostenere un'ampia varietà di applicazioni: XML dovrebbe essere indipendente dalla piattaforma in modo tale da poter essere usato da browser differenti;
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compatibilità con SGML: dal momento che molti utenti utilizzano documenti in SGML, deve poter esserci la possibilità di visualizzare questi file utilizzando anche i software per XML o, in caso di conversione, deve esserci la sicurezza che nessun dato andrà perso nel passaggio da SGML a XML;
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facilità nello scrivere programmi in XML: è un punto fondamentale per garantire il successo e la curabilità di XML;
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il numero di optional in XML deve essere minimo se non addirittura inesistente: in questo modo si eviteranno difficoltà nella scrittura di programmi, errori e il sorgere inevitabile di problemi di compatibilità;
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leggibilità e chiarezza dei documenti in XML: in questo modo, anche se non si possiede un browser per XML si sarebbe in grado di leggere e capire qualunque documento.
XML ha quindi molti vantaggi. Per prima cosa l'indipendenza dalla piattaforma e dal sistema: ciò vuol dire che funzionerà su qualunque tipo di calcolatore e con qualunque software a prescindere dall'azienda che lo creerà. In secondo luogo XML è essenzialmente chiaro e per questo sono state diminuite al minimo le tag presenti in SGML. In terzo luogo è possibile creare le proprie modifiche senza bisogno del DTD se il documento è ben formato. Infine, XML che ha adottato l'ISO 10646, meglio conosciuto come Unicode: questo standard viene utilizzato per la codifica dei caratteri ed è in grado di supportare la maggior parte delle lingue. Poiché XML segue questo standard, è possibile utilizzare qualunque lingua per il markup e il software per XML è in grado di capirla senza costringere gli utenti ad usare l'inglese come codice per le istruzioni.
XML ha, tuttavia, anche degli svantaggi. In primo luogo il tempo e la spesa necessaria per convertire le informazioni attuali in XML: benché si tratti di un'operazione semplice, sorgeranno indubbiamente dei problemi che causeranno un allungamento dei tempi ed un accrescimento dei costi. In secondo luogo, soltanto i software più recenti saranno in grado di leggere e capire XML e questo causerà un'iniziale difficoltà per gli utenti nel visualizzare documenti XML.
In sintesi, le motivazioni che porteranno XML al successo si possono sintetizzare nei seguenti punti:
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consente di utilizzare documenti strutturati;
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è estensibile, per cui permette di aggiungere sempre nuovi marcatori;
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offre un ottimo formato di scambio di dati, è strutturato, estensibile, non ambiguo e completamente leggibile (non binario) e sarà comunque riutilizzabile se si considera che anche i programmi ad ogni nuova versione cambiano formato;
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la strutturazione e l'utilizzo di un linguaggio estensibile basato su tag consente una più semplice interazione con altri programmi, compresi i database, e quindi un trattamento dei dati più semplice ed efficace;
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è indipendente dalla piattaforma e dal processore;
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permette un semplice utilizzo di metadati, come Dublin Core, etc.;
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consente ricerche più semplici e più efficaci: ad esempio, attraverso il controllo sui tag, sarà possibile effettuare una interrogazione tramite un motore di ricerca assicurandosi una risposta più precisa rispetto a ciò che realmente stiamo cercando;
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offre un buon meccanismo di rappresentazione, una ottima capacità di rappresentare dati complessi (notazioni matematiche, interfacce grafiche);
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offre possibilità di presentazioni superiori a quelle di HTML che, per ottenere risultati simili, deve ricorrere all'utilizzo di Java o altri linguaggi.
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