Il formato MARC (Machine Readable Catalog) fu sviluppato nel 1965 dalla Library of Congress come mezzo per l'interscambio di informazioni catalografiche tra biblioteche con l'utilizzo della tecnologia informatica.
Nonostante la sua diffusione a livello internazionale, si è assistito allo sviluppo di differenti versioni in cui ogni paese ha adattato il formato originale alle proprie esigenze linguistiche: USMARC (United States MARC), UKMARC (United Kingdom MARC), INTERMARC (MARC francese), ANNAMARC (MARC italiano avviato nel 1973 dalla Biblioteca Nazionale di Firenze, ora non più in uso), etc. Per questo motivo, negli ultimi dieci anni, grazie ad una cooperazione internazionale, è stato sviluppato UNIMARC (Universal MARC), un formato standard che mira all'unificazione bibliotecaria attraverso specifiche utilizzabili in ogni Paese.
All'inizio MARC si è affiancato agli standard presenti nella descrizione bibliografica su supporto cartaceo, per poi superarla; infatti, la sua struttura a campo mobile ha consentito al formato stesso, da un lato, di evolversi incrementando il numero delle informazioni memorizzabili e, dall'altro, di adattarsi ai mutamenti tecnologici avvenuti in 30 anni sopravvivendo fino ai nostri giorni.
Un record MARC è sostanzialmente una sequenza di campi individuati da codici numerici compresi tra 0 e 999, ognuno dei quali contiene le informazioni descrittive disponibili su una determinata opera. All'interno di ogni campo, inoltre, l'informazione viene strutturata in sottocampi che permettono di manipolare con sicurezza e affidabilità la registrazione. Questo tipo di struttura molto elastica ha consentito l'inclusione di nuovi tipi di informazione senza problemi: ad esempio, è stato recentemente aggiunto il nuovo campo MARC 856 (Electronic location and access) destinato a contenere le informazioni per accedere alle risorse remote.