Per
creare questo gioco d'interruzione e continuità del filo
è stato creato l'interruttore
che ha proprio il compito di spezzarlo e riunirlo. |
Per una
maggiore sicurezza dobbiamo interrompere la fase così
avremo, almeno a circuito
aperto, solo il neutro che va alla lampadina mentre la fase
è ferma all'interruttore.
Nel caso contrario, in cui interrompessimo il neutro, a circuito aperto
avremmo il neutro fermo all'interruttore e la fase che parte, passa
dalla lampadina
e ci ritorna all'interruttore e quindi la lampadina sarebbe in tensione
benché
spenta.
Di seguito vedete come collegare i fili:
Ora vediamo gli esempi più comuni di come si può collegare l'interruttore a casa nostra.
In
questo primo caso, scatola da cui prendiamo corrente, interruttore e
lampadina
sono uno di seguito all'altro. E' il caso più semplice,
perché con un tubo che unisce
tutti e tre raggiungiamo il nostro scopo.
Mentre
neutro e terra sono passanti all'interno della scatola frutto, la fase
viene interrotta.
Nei miei esempi ho messo una lampada a muro ma può essere benissimo il centro volta
In questo secondo caso, la lampadina è posta su da un'altra parte e, quindi, non abbiamo più bisogno di portare neutro e terra alla scatola frutto ma andranno diretti alla lampada mentre la fase dovrà: partire dalla scatola derivazione, andare alla scatola frutto dove verrà interrotta, ed infine alla lampada.
Per una
maggiore comprensione dell'impianto
dobbiamo differenziare il colori della
fase entrante da quella uscente. Utilizzeremo il filo nero, sezione
1,5, per
il tratto scatola derivazione - interruttore, il filo rosso per il
tratto interruttore
- lampada: così facendo in qualsiasi momento noi dovessimo
aprire una scatola
di derivazione, sapremo distinguere, solo dal colore, su che filo
dobbiamo
lavorare; quindi azzurro per il neutro e giallo-verde per la terra. La
terra
portatela anche se la lampada è tutta in plastica potrebbe
servire per un
domani.
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I DIVERSI TIPI DI INTERRUTTORI
Oltre
al classico interruttore da abitazione ne esistono altri; è
bene sapere che esiste l'interruttore
bipolare, l'interruttore
a chiave e l'interruttore con dimmer (varialuce); inoltre,
l'interruttore classico e quello bipolare possono essere illuminabili
L'interruttore
bipolare
ha la caratteristica di interrompere sia fase che neutro; col simbolo 0
e I ci fa chiaramente capire lo stato dell'interruttore (acceso o
spento); ha una maggiore capacità di interruzione .... mi
spiego: l'interruttore normale deve essere solo impiegato per lampadine
o simili, non deve essere impiegato per togliere la luce ad apparecchi
affamati di corrente; l'interruttore bipolare, invece, supporta anche
carichi leggermente superiori ed è quindi adatto per
togliere
corrente a forni, boiler, ecc.; è bene, però,
ricordarsi
di spegnere sempre gli utilizzatori prima di agire sull'interruttore
bipolare.
L'interruttore a chiave
ha la
caratteristica che il suo funzionamento è legato ad una
chiave
(tipo serratura); agendo sulla chiave si agisce sull'interruttore. E'
il caso di ricordare, però, che l'assenza della chiave non
impedisce a malintenzionati ad agire sull'interruttore.
L'interruttore con dimmer altro non è che un deviatore adattato ad interruttore; vi rimando alla pagina che tratta i deviatori per conoscerne i collegamenti
I principali motivi che ci
spingono ad illuminare un interruttore sono due: