Gruppo Palermo III
Aggiorna Indietro Avanti Stampa

Il Sentiero

HOME GIORNALE

Il Sentiero n°8 - 9 - Giu 2001
ARTICOLI

La Copertina

ARCHIVIO

N°1 Gen 1999

N°2 Feb 1999

N°3 Apr 1999

N°4 Giu 1999

N°5 Set-Ott 1999 - PDF

N°6 Giu 2000 - PDF

N°7 Feb-Mar 2001 - PDF

N°8-9 Giu 2001 - PDF

N°10 Nov 2001 - PDF

 

San Giorgio 2001: avete domande da porci?

Sq. Orsi vs Sq. Marvuglia

Alla ricerca dell'Hyke perduto

Avviso della redazione

Perchè chiamiamo Maria Sempre Vergine

Il Campo è alle porte

Volo di primavera 2001

Un Hyke davvero speciale



 

Alla ricerca dell'Hyke (di Prima Classe) perduto

Giorno 18 Giugno alle 5.45 iniziò per il Csq. Samuele Maniscalco e per il Csq. Luciano Lavecchia, un’avventura indimenticabile (quanto lo può essere il passaggio di una vipera davanti i nostri occhi!): l’Hyke di Prima Classe. Preso il primo pullman per Isnello delle autolinee SAIS alle 6.00 (il bello è stato svegliarsi alle 4.00 del mattino modello Fantocci, con doccia-gelida alle 4.30, sempre modello Fantocci), i due intrepidi agenti dell’F.B.I. (Federazione Barbieri Italiani) arrivarono dopo un viaggio piuttosto tranquillo ad Isnello alle 7.30. Solo allora i nostri intrepidi eroi si resero conto della serietà e soprattutto della lunghezza della loro missione: trovare le tracce (disseminate su circa 36km tra mulattiere, strade provinciali e sentieri montani) del precedente Hyke di Prima Classe del loro Capo Riparto (che guarda caso fece l’Hyke proprio da Isnello a Cefalù!), recuperare ogni indizio utile, entrare nella base segreta degli alieni (L’Osservatorio Geofisico per intenderci) e alla fine, suicidarsi. Dopo i primi 6 km i due agenti Laveggett e Maniskully (Pronunciare questi nomi mi ricordano un po’ due certi Doggett e Skully) si accorsero che avevano lasciato un importante sito alieno alle loro spalle e così tornarono di corsa a cercarlo. Il Castello Bonvicino (vedetevi la puntata di x-files in cui Molder è sulla stazione petrolifera per capire cos’è) o Malvicino domina una vasta depressione chiamata per l'appunto, Contrada Malvicino. I due agenti, dopo aver preso le rilevazioni di rito, furono costretti ad una rapida ritirata strategica causata principalmente da due fattori: l’assalto delle biscie di Davidino (specie mutata velenosissima) ma soprattutto a causa di un raro evento atmosferico denominato “malutempus te stroncus”. Chiusa la prima parentesi drammatica (perché non sono finite qui), gli agenti continuarono nella loro marcia lungo sentieri e sentierini (voci non comprovate affermano che un csq. aspirante alla specialità di topografo abbia scambiato una direttrice per una mulattiera) fino ad arrivare al bivio per Gibilmanna, tre ore, ventisette minuti, cinquantasette secondi e novantasette zuccherini dopo. Gibilamanna è una graziosa località montana con un bellissimo antico monastero che però funge da copertura per una base di alieni (la volevano usare come testa di ponte per l’invasione quando capirono che Mike Buongiorno aveva fatto un buon lavoro per demoralizzare gli animi). L’Osservatorio, situato a circa 5Km dal Santuario, era immerso nella nebbia e i due agenti dell’F.B.I. stavano per rinunciare quando ecco che dalla nebbia apparse una torre di comunicazioni aliena (da notare che a causa delle radiazioni, Samuele sta perdendo i peli delle braccia e Luciano si sta rimpicciolendo fino a diventare basso come Paolo). L’entrata della base segreta era protetta da numerose file di recinzioni e una fila di recensioni sui libri “Le ragazzine” che spaventarono molto l’agente Lavaggett. La situazione sembrava in fase di stallo ma grazie ad un po’ di buona volontà e qualche zuccherino, i due eroi si svestirono dei panni di agenti F.B.I. e indossarono quelli de agenti segreti (nella fattispecie, Lavaggett quelli di James Bond e Maniskully quelli di Miss MoneyPenny). Penetrati così alle 17.00 nell’istallazione nemica, gli agenti andarono in perlustrazione, facendo schizzi, foto e prendendo tutti i rilevamenti necessari. La base abbandonata serviva agli alieni per misurare determinati livelli di radiazioni nella ionosfera terrestre (non chiedeteci cosa significhi perché noi siamo ancora dell’idea che la Terra sia piatta!) ma fu abbandonata agli inizi del ’99 causa mancanza di picciolarum (anche gli alieni hanno di questi problemi). Finita l’esplorazione gli agenti tornarono al loro accampamento nei pressi del Santuario, dove trascorsero la notte (dopo una cena frugale a base di tortellini, terra e bisce al sugo) tra grandinate, pioggia, vento e chi più ne ha, più ne metta! Ad un così forte richiamo della natura i due agenti risposero nel migliore dei modi: “Prendiamo gli zaini e scappiamo” “Mii che pauuraaaa!” “Sono il conte Draculaaaa, mi..CENSURA!!” e così via. Dopo due ore di marcia sotto la pioggia, la grandine, in mezzo alla nebbia e sballottati dal vento (va beh, ora si esagera!) i due agenti arrivarono a Cefalù, grazioso paese costiero dove si consolarono imitanto una famosa pubblicità (two is meglio che one vi ricorda qualcosa?) e facendo un “piccolo” tour del paese con trentacinque chili di zaino sulle spalle (“Mamma, mamma, cosa fanno i boy-scouts?” Risposta: “La guerra, amore!!!”). Arrivati alla stazione un agente segreto delle FF.SS. li contattò per comunicargli che il loro mezzo per tornare alla “civiltà”, il treno, avrebbe avuto un leggero ritardo: due ore! E così alle 16.05 l’avventura dei due intrepidi agenti speciali ebbe termine dopo 36 km percorsi e 34 ore di patimenti vari; ma alucnin interrogativi rimangono ancora aperti: cosa ci fa una base aliena in disuso a Gibilmanna? Daniele l’aveva già vista? Daniele è un alieno? Perché non ci hanno spedito allo Zingaro? Scopritelo con noi su Rieducational Channel…. ma questa è un’altra storia…

Lupo Ribelle
Csq. Luciano Lavecchia


Home
- Il Gruppo - Tecniche - Chiacchierate
Il Sentiero - Foto - Video - Chat