Un Hyke davvero speciale
Giorno 14 giugno 01 lesploratore
Alessio Cusimano riceve una lettera con su scritto Guide
e scouts San Benedetto. La reazione è: Ma che
vogliono questi zaffoni da me?!? Apre la busta e scopre
che lunedì 18 partirà insieme a Claudio per
lhyke desplorazione. Alessio è indeciso
sul da farsi: andare da Daniele e sopprimerlo nel sonno o
scapparsene in Tibet. Dopo aver optato per la prima possibilità
decide di fregarsene e di partire con Claudio, il quale non
riesce più a fermarsi per via delle crisi epilettiche
causate dalla gioia. Il primo pensiero va, in ogni modo, agli
altri due csq. che devono partire senza il loro grande amico
e maestro. I due avventurieri si sentono per telefono, si
organizzano e sono pronti a partire.
Alle ore 6: 37 di Lunedì, Alessio e Claudio partono
da Via Belgio verso la Riserva naturale orientata dello
Zingaro.
Giunti a Castellammare, osserviamo la bellezza del mare con
frigoriferi galleggianti e divani in mezzo alla spiaggia e
dopo unora ripartiamo per Scopello. Sul pullman lautista
è molto depresso e deve sfogarsi con discorsi sulladolescenza,
il militare, il lavoro. Dopo aver sopportato mezzora
di monologo dellautista, che ha messo a dura prova i
nervi di Alessio che stava per scaraventare il suo scarpone
sulla testa dellautista filosofo, arriviamo a Scopello
e cincamminiamo verso lo Zingaro. Poco prima di entrare
vediamo lelenco dei divieti e ci promettiamo di rispettarli
tutti (non lavessimo mai fatto). Entriamo nella riserva
e la prima domanda che ci fanno è: Dovete dormire
qua? E noi no, no, stiamo andando a San Vito!!
Mai stati così bugiardi!! Proseguiamo il nostro cammino
e arriviamo alla prima caletta, che però non si presenta
molto bene: è un po sporca. Dopo questa caletta
pacco arriviamo alla grotta dellUzzo dove facciamo qualche
foto, subito dopo ci spostiamo nella caletta sottostante.
Ci sentivamo alle Maldive, alla faccia di quei due che vagavano
nei boschi dIsnello alla ricerca di qualche strada.
Dopo un lungo bagno incominciamo a salire verso borgo Cosenza.
Dopo unoretta e mezza di cammino giungiamo al luogo
e notiamo una macchina e alcuni zaini. Nella lettera che ci
aveva dato il nostro c. r., era chiaramente sconsigliato frequentare
luoghi dove si potevano incontrare operai e naturalmente noi
abbiamo seguito questo consiglio. Dieci minuti dopo (come
volevasi dimostrare) arrivano gli operai che chiudono e sigillano
tutte le case. Noi iniziamo a preparare da mangiare ma Alessio
preferisce sfondare una porta e cucinare dentro le patatine
di Claudio. Dopo mangiato svolgiamo la nostra missione. Finite
le nostre attività ci divertiamo a fotografare una
crozza grattata agli operai. La sera recitiamo i vespri, mangiamo
e infine svolgiamo la nostra veglia. Il giorno dopo ci svegliamo
alle sette, per paura di incontrare gli operai, e naturalmente
dieci minuti dopo, loro arrivano, però non ci fanno
problemi. Sono così tranquilli che mentre noi ci prepariamo
mangiano tonno. Ripartiamo sul nostro sentiero ma iniziamo
ad avere qualche problema: siamo assaliti dalle zecche. Le
troviamo sulle mani, sugli scarponi, sulle calze; siamo quasi
terrorizzati, vediamo in lontananza un casolare che pare la
nostra oasi di salvezza che in verità è un covo
di zecche. Ne abbiamo viste almeno una trentina: su di me
una decina.Cinque su un calzettone e cinque sullaltro;
Alessio non è da meno. Vedendo una tale proliferazione
di zecche, decidiamo di catturarne qualcuna: sette. Dopo la
lotta con le zecche scendiamo verso il mare, purtroppo perdiamo
il sentiero e siamo dovuti arrivare al mare senza sentiero.
Giunti sul sentiero principale decidiamo di rinfrescarci in
una caletta. Il mare non è più tanto calmo,
ma nonostante ciò, decidiamo di farci lo stesso il
bagno. La prima caletta che incontriamo, è completamente
ricoperta dalle onde del mare in burrasca ma questo non ci
fa paura. Ci ha fatto paura quellonda gigantesca che
ci ha sommerso e scaraventato sulle rocce. Fuggiti da questa
caletta, ci dirigiamo verso unaltra più grande
e un po più calma dove ci riposiamo e mangiamo;
qui troviamo anche un riccio di mare di cui facciamo anche
la scheda natura. Verso le 15 decidiamo di muoverci verso
luscita della riserva. Alle sedici arriviamo a Scopello
dove ci lasciamo andare alle tentazioni di un bar e alle 16:
30 prendiamo il pullman per la stazione di Castellammare.
Alla stazione abbiamo unora di attesa durante il quale
lunico episodio interessante è un attacco di
tendinite di Alessio. Alle 18:12 prendiamo il treno e alle
19: 15 siamo a Palermo dove Alessio e Claudio si lasciano
con lappuntamento al Giovedì successivo per iniziare
e magari completare la missione di questo hyke così
speciale.
Leopardo Scherzoso
Csq. Claudio Accardi
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