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GUERRE,DITTATURE E 

SEGRETI DI STATO.

Dal Cile all'Italia.La politica estera dei "difensori della democrazia".

CUBA

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Letture disponibili:

Il terrorismo USA contro Cuba

Una lunga serie di attentati terroristici, perfettemante integrati nella strategia del Dipartimento di Stato e della Cia di lotta ‘occulta’ al regime comunista dell’Avana, alle organizzazioni della sinistra popolare e ai movimenti di liberazione latinoamericani.

http://www.zaratustra.it/terrorebush.htm

La storia infinita dell'interesse USA su Cuba

Da "Disneyland del sesso" per gli americani all'introduzione di armi chimiche non letali,destinate a far ammalare gli operai cubani.

Vedi anche: 

L'embargo:una tragedia gradita agli USA

Vittima di una delle politiche di Stato più inumane che nessun popolo abbia mai subito: Cuba è stato oggetto, dal trionfo della Rivoluzione nel 1959, di una crudele e spietata guerra economica. Questa guerra la conduce il Paese più potente della terra, gli Stati Uniti. 

articolo postato sul forum da asteroid.

Libri interessanti sull'ingerenza politica degli USA ai danni di Cuba.

Su www.edizioni-achab.it. Segnalazione postata sul forum da Paolo.

mirror: http://spazioinwind.libero.it/

usacrimes

http://usacrimes.cjb.net/

 


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Bacardi: el alma de CIA

Parte anche in Italia, come è già avvenuto in Spagna e Inghilterra, la campagna di boicottaggio del rum Bacardi. L'occasione coincide con l'uscita, nel nostro Paese, del libro "Cuba: la guerra occulta del rum Bacardi" di Hernando Calvo Ospina, pubblicato dalla Achab Edizioni di Verona. l libro rivela una storia intricatissima di speculazione che vede al centro di trame molto fitte proprio la multinazionale Bacardi. Non solo una semplice speculazione economica condotta su scala mondiale, ma qualcosa di più. Il libro riporta infatti un'altra ipotesi che, se vera, risulta inquietante: i rapporti della multinazionale Bacardi con l'estrema destra cubana residente a Miami, nella veste dell'organizzazione FNCA, la fondazione nazionale cubano-americana, e con la Central Intelligence Agency, meglio conosciuta come CIA. Il testo di Ospina ci fa capire innanzituto

con molta chiarezza e attraverso una fonte smisurata di documenti, anche classificati - che il rum Bacardi non ha una sua patria. Di solito un prodotto ha una sua appartenenza geografica, anche se nell'era della globalizzazione viene prodotto da tutt'altra parte. Non così il Bacardi, un liquore ottenuto mischiando diversi prodotti insieme. Inoltre la multinazionale, che dà il nome al liquore, ha sede alle Bahamas e non è quotata in Borsa. Cosa strana per un'azienda di questa portata. Ospina scrive che la multinazionale è a conduzione familiare, cosicché non è costretta a dare spiegazione dei soldi che vengono fatti confluire in ben altre strutture. L'autore si riferisce all'appoggio economico ai gruppi terroristi che agiscono sul suolo cubano. Inoltre, attraverso la CIA, sarebbero stati finanziati anche i Contras in Nicaragua, addestrata la polizia cilena, appoggiato i mercenari dell'UNITA in Angola e preparato gli squadroni della morte in San Salvador. L'autore getta luce sui rapporti tra i dirigenti della Bacardi e la FNCA, ruoli che spesso si confondono perché gli azionisti della Bacardi o i loro stessi proprietari sono anche dirigenti della FNCA e hanno non solo redatto la legge Helmes-Burton - che rafforza l'embargo economico contro Cuba - ma hanno anche stretto forti alleanze politiche negli Stati Uniti e strette relazioni con i servizi segreti americani. Ma perché questo libro dovrebbe interessare i lettori italiani? I motivi possono essere tanti e nessuno. Per cominciare, si può ricordare che dal 1993 la Bacardi ha acquistato la Martini&Rossi, divenendo così Bacardi-Martini, e si può dire che negli anni i consumatori italiani sono stati ingannati dalla pubblicità del rum Bacardi, venduto come prodotto cubano.Il libro del giornalista colombiano descrive poi altri gravi scenari. Clara Maria Del Valle è non solo azionista della Bacardi ma anche dirigente della FNCA ed inoltre è stata anche una delle principali incaricate del lavoro di lobby nella Commissione per i Diritti Umani delle Nazioni Unite contro il governo cubano. Del Valle, insieme al gruppo della FNCA, in una lettera pubblica si dichiarò a favore dell'utilizzo delle bombe terroristiche poste in molti alberghi cubani. Ricordiamo che proprio uno di quegli ordigni ha ucciso un nostro connazionale in viaggio a Cuba: Fabio Di Celmo. Italiano come la Martini&Rossi. E ancora: dietro la vicenda del piccolo Elian Gonzalez, trattenuto contro qualsiasi legge internazionale, c'erano i gruppi di pressione foraggiati dai soldi della Bacardi. Insomma, il libro di Ospina lascia veramente interdetti. Secondo le ipotesi presentate, tutte suffragate da un'accurata documentazione e arricchite da fotografie, il rum Bacardi rappresenterebbe non soltanto l'oggetto di una guerra commerciale, ma forse anche una copertura per influenzare la politica estera americana. E tutti i soggetti in scena - Bacardi, FNCA, CIA e congressisti americani - avrebbero un loro tornaconto da perseguire.

http://www.clorofilla.it/articolo.asp?articolo=1633 -Dal libro di Hernando Calvo Ospina (Achab Edizioni)

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