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Numero 6

 

 

Intervista ad Antonio De Iaco

 

1.Visto che lei è Assessore al Bilancio, iniziamo chiedendo della situazione finanziaria della nostra città.

In questi anni il Conto Consuntivo non ha mai registrato disavanzo e questo  ha dimostrato la capacità dell’Amministrazione di assicurare servizi e investimenti e di pagare debiti fuori bilancio pregressi con le esigue risorse finanziarie a disposizione rivenienti dalle tasse e imposte locali e dai trasferimenti erariali, senza creare situazioni debitorie; i continui tagli ai trasferimenti erariali dei Comuni rendono però sempre più difficoltoso il mantenimento qualitativo e quantitativo dei servizi resi alla collettività.

Le preoccupazioni sono date da procedimenti giudiziari risalenti a prima del 1995  che potranno procurare seri danni dal punto di vista finanziario: la vertenza “Oronzo De Donno” per i danni al fabbricato sito in Via Tagliamento, la vertenza “Maggiulli Gilda” per l’espropriazione del terreno su cui è stata costruita la Scuola Media, la vertenza “geom. Passaby” per progetti di manutenzione di strade di campagna non realizzati e non pagati, la vertenza “Impresa Nicolì” relativa a lavori nel Palazzo del Principe, la vertenza “A.T.I. Erroi-Patella-Verardi” per interessi su lavori finanziati dalla Regione Puglia.

 

2.Il Comune di Muro Leccese è stato condannato in ultima istanza a risarcire una cifra considerevole al sig. De Donno Oronzo. Quali sono esattamente i termini della questione e come pensa l’Amministrazione di far fronte a questa ingente spesa?

La causa De Donno Oronzo c/ Comune di Muro Leccese per danni al fabbricato sito in Via Tagliamento è iniziata nel 1983; nel 2001 il lungo iter processuale si è concluso con la definitiva sentenza della Corte Suprema di Cassazione che ha confermato la condanna del Comune al risarcimento dei danni in favore del sig. De Donno per circa un miliardo delle vecchie lire.

Copia della predetta sentenza è stata acquisita dal Comune tramite il proprio legale.

Dal momento in cui la suddetta spesa sarà dichiarata “debito fuori bilancio” l’Amministrazione Comunale dovrà far fronte nei modi previsti dal T.U. sulla finanza locale e cioè utilizzando risorse del bilancio, l’avanzo di amministrazione, la contrazione di mutui, modi questi che purtroppo significheranno minori servizi e maggiori costi per i cittadini muresi.

 

3.Sono previsti, sul nostro territorio comunale, nuovi insediamenti produttivi?

A maggio u.s. l’Amministrazione Comunale ha trasmesso alla Regione Puglia, per il finanziamento, un Piano per l’ampliamento dell’attuale Area Insediamenti Produttivi verso la strada per Maglie con una specifica previsione di aree per insediamenti commerciali.

Quest’estate ha poi indetto la “Conferenza dei Servizi” necessaria per consentire la costruzione di un opificio industriale in Via E. Fermi (di fronte alla zona artigianale), per la costruzione di una struttura turistico-ricettiva sulla strada provinciale “Muro alla Maglie-Otranto” (superato il ponte sulla 497, sul lato destro) e per la costruzione di due opifici industriali nella zona “Fraganite”.

Vi è da dire che le iniziative e le attività degli ultimi anni hanno fatto crescere l’interesse degli investitori per il nostro territorio; questo è sicuramente di buon auspicio per futuri insediamenti.

 

4.Tutti sappiamo che di norma, nelle spese comunali, sono previsti anche aiuti per i cittadini meno fortunati. In alcuni paesi si fa di più: a Melpignano, per esempio, nelle spese di bilancio sono previsti fondi da destinare ad Emergency.  A Muro si fa già qualcosa del genere?

Per dire che si fa di più o che si fa di meno occorre verificare le cifre iscritte nei bilanci in rapporto alle spese complessive che, comunque, da sole non consentono di misurare in quantità e qualità l’azione di una Amministrazione in un determinato settore.

L’Amministrazione Comunale di Muro Leccese, compatibilmente con le risorse a disposizione, contribuisce ai costi dei viaggi e soggiorni dei cittadini che, con o senza accompagnatore, devono recarsi in strutture sanitarie lontane dalla residenza per motivi di cura; inoltre, cerca di fronteggiare le emergenze di ogni tipo che dovessero interessare cittadini in stato di bisogno.

 

5.Abbiamo sentito tanto parlare dell’Unione dei Comuni. Ci potrebbe spiegare a quale stadio siamo per la realizzazione completa dell’Unione, quali saranno i servizi interessati e quali saranno i vantaggi per la cittadinanza di Muro?

Il Consiglio Comunale di Muro Leccese ha da tempo deliberato l’adesione all’Unione ma non si è ancora arrivati alla costituzione perché in attesa del perfezionamento dell’iter da parte di altri Comuni aderenti.

La formula associativa  può portare al miglioramento dei servizi erogati quali servizi di polizia locale, servizi anagrafici, servizi sociali, servizi tributari se parallelamente si eliminano i corrispondenti  servizi svolti singolarmente dai comuni uniti.

Il cammino è difficoltoso anche perché le risorse finanziarie messe a disposizione dallo Stato  per le costituzioni e il funzionamento sono sempre di meno.

 

6.Nella nostra città esiste l’URP (ufficio relazioni con il pubblico) ?

Se per U.R.P. si intende un ufficio che si occupa solo ed esclusivamente di relazioni con il pubblico e che dà quindi informazioni di ogni genere e riguardanti tutte le attività del Comune,  la risposta é NO.

In un Comune delle dimensioni del nostro gli Uffici svolgono più attività, “dialogano” tra loro e tutti hanno relazioni con i cittadini.

La qualità delle “relazioni” non dipende dall’esistenza o meno di un ufficio specifico ma dall’Amministrazione e, in misura considerevole, dai soggetti attori e cioè il cittadino che rappresenta il pubblico e l’operatore che rappresenta l’Ente.

 

7.Con la prossima finanziaria verranno ridotti i finanziamenti agli Enti Locali. Quali saranno gli effetti per i cittadini di Muro?

L’Amministrazione Comunale, pur in presenza di pesanti tagli ai trasferimenti erariali, cercherà in tutti i modi possibili di garantire il livello qualitativo e quantitativo dei servizi resi ma, per avere ciò, è necessario l’apporto di ogni cittadino dal più piccolo al più grande per risparmiare quelle spese che potrebbero essere evitate.

Se tutti avessero coscienza civica si potrebbero per esempio evitare le spese per la pulizia periodica di discariche abusive lungo le strade di campagna, determinate dall’abbandono incosciente di rifiuti di ogni genere.

Se tutti avessero coscienza civica si potrebbero per esempio evitare le spese per riparare i danni continuamente arrecati al patrimonio pubblico comunale come la villa, il parco, le scuole.

Considerato che è arduo prevedere un aumento delle entrate, la qualità e quantità dei servizi  possono essere garantite solo diminuendo i costi.

 

8.Cosa pensa del federalismo fiscale?

Il federalismo fiscale è una gran bella cosa se tutte le Regioni, tutte le Province, tutti i Comuni partono dallo stesso punto e se le realtà territoriali sono in equilibrio tra loro.

Oggi, siamo invece in presenza di un imponibile IRPEF per abitante intorno a 10.000 Euro nel centro nord e intorno a 5.000 Euro nel mezzogiorno, di un valore dell’addizionale regionale IRPEF per abitante che è di circa 50 Euro per il centro nord e di 25 Euro per il mezzogiorno, di un livello di aliquota IRPEF regionale necessaria a compensare la diminuzione dei trasferimenti erariali pari al 5% per il centro nord e al 20% per il mezzogiorno, di una dipendenza erariale del 40% circa per il centro nord e del 65% circa per il mezzogiorno.

Se il Parlamento non interviene immediatamente approvando un sistema di riequilibrio, le attuali misure di federalismo fiscale rischiano di allargare la forbice tra le diverse realtà e di minare l’unità dello Stato.

 

 

 

 

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