LA
LEZIONE AUSTRO-TEDESCA
Dalle
ultime consultazioni politiche, tenutesi in Germania e in Austria,
si possono trarre alcune importanti considerazioni.
La
prima considerazione è il crollo nelle elezioni austriache del
partito di estrema destra nazional-popolare di Haider, grande amico
del nostrano Umberto Bossi e un tempo anche di Gianfranco Fini. La
riflessione che va fatta è che tali partiti sono molto bravi quando
sono all’opposizione del Governo, dove raccolgono un ampio
consenso amplificando le paure e le angosce dei cittadini della
società moderna. Arrivati al Governo si dimostrano per quello che
effettivamente sono, dei demagoghi senza nemmeno uno straccio di
idea per risolvere i problemi da loro stessi amplificati
quand’erano all’opposizione.
La
vittoria dei socialdemocratici insieme ai verdi in Germania e il
trionfo dei popolari in Austria con l’avanzata degli stessi
socialdemocratici dimostra che le grandi nazioni moderne strutturate
con un certo grado di complessità sociale in un’economia sempre
più mondializzata, o se preferite globalizzata per usare un termine
oggi tanto in voga, ci porta alla seconda considerazione: queste
società possono essere governate solo dalle forze della sinistra
riformista, erede della grande tradizione di Brandt, Mitterand ecc.,
e dalle forze di autentica ispirazione popolare grandi eredi
culturali di Don Luigi Sturzo, De Gasperi, Adenauer, Schumann, Kohl.
Non
certo da forze politiche nate dal nulla culturale o da
tradizioni illiberali o addirittura folkloristiche come avviene nel
nostro Paese.
Donato Rossetti
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