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LE ORIGINI

Conoscenze storiche sicure sulle origini della città di Bari risalgono all’epoca in cui ebbe inizio la fondazione delle colonie della MagnaGrecia. Anche se alcuni ritrovamenti archeologici, come frammenti di vasi, armi di bronzo, utensili per la caccia e la pesca e portafortuna, fanno supporre che la vita umana incominciò nell’età del bronzo. Alcuni scrittori antichi baresi riferirono che Bari fosse stata fondata da Japige, figlio di Dedalo, venuto da Creta, che avrebbe dato il proprio nome alla città, in seguito trasformato in BARI da Barione, condottiero illiro, proveniente dalla penisola balcanica. Altre scoperte archeologiche hanno dimostrato che prima della venuta dei greci, la città fosse costituita da famiglie abitanti in un nucleo di case raggruppate intorno ad una rocca, dove si rifugiavano in caso di pericolo. I primi dati sicuri e documentati circa la storia della città, si riferiscono alla conquista romana, avvenuta dopo il IV secolo. Bari si affermò come porto peschereccio, ed ottenne da Roma la dignità di municipium cum suffagio, cioè la possibilità di avere proprie leggi e istituzioni, pur dipendendo da Roma. Il Municipio era retto da un corpo di Magistrati e di Senatori, questi eletti dai primi, che a loro volta erano eletti dal popolo tramite comizi. I Magistrati e i Senatori costituivano il primo ceto della popolazione, mentre il popolo era il ceto più basso. In seguito, con l’età imperiale, si delineò un ceto intermedio, costituito dalla nobiltà del censo. La città era situata lungo il percorso della via Traiana, una grande via di comunicazione, della quale sono rimaste alcune colonne miliari. Bari possedette una Zecca ed ebbe un Pantheon, dedicato alle sue divinità pagane. Con la caduta dell’Impero romano d’occidente (476 d. C.) fu invasa dai barbari e occupata dai goti.

ROSA IACOBELLIS

BARI 01/01/2000 - I Parte
LE ORIGINI

La muraglia
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