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TRATTO
DA IL SISTEMA LETTERARIO |
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Autori: |
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Guglielmino-Grosser |
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ADALGISA
L'Adalgisa contiene, oltre a due
frammenti che confluiranno nella
Cognizione del dolore alcuni racconti
che complessivamente costituiscono un
affresco satirico della società milanese
di primo Novecento (il progetto iniziale
prevedeva di fonderli in un romanzo). Da
un Iato egli rappresenta impietosamente
una borghesia ignorante, gretta e
bigotta, persa dietro a piccoli-grandi
problemi, come il fallimento della
"Confidenza" (una ditta dì pulizie) o
trasloco o il cambio della domestica, o
impegnata nell'elogio del "poster
Politèknik" o vari istituti
filantropici. Dall'altro sta il popolo,
rappresentato forse con maggiore
simpatia ma mai idealizzato: garzoni di
bottega, serve, lavandaie, pollivendole,
facchini, ladruncoli ecc. Il racconto
che dà il titolo alla raccolta narra la
storia di Adalgisa, vedova del
ragioniere Carlo Biandronni, una
popolana che è riuscita a compiere la
sua piccola scalata sociale, diventando
cantante lirica: tramite la rievocazione
di Adalgisa entrano episodi della vita
passata dei due coniugi, dalle
esibizioni di lei al Teatro Fossati,
alla passione del marito, il "povero
Carlo", per l'entomologia.
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