Lo standard Z39.50 è un protocollo inizialmente sviluppato all'interno del WAIS (Wide Area Information Service), software nato contemporaneamente al WWW e al Gopher come risposta al bisogno di organizzare l'informazione presente in rete e di renderla più facilmente reperibile, che in seguito ha continuato ad evolversi singolarmente specializzandosi nello sviluppo di applicazioni di information retrieval distribuite. E' uno standard sviluppato dall'organizzazione statunitense ANSI e diffusamente utilizzato dalla Library of Congress.
La sua peculiarità sta nel fatto che permette di interrogare più archivi, uno alla volta o contemporaneamente, attraverso una singola interfaccia e un singolo linguaggio di interrogazione, ottenendo risultati omogenei e semplificando le procedure di scarico e di stampa dei dati. Nel caso in cui, però, vengano interrogati più archivi, la ricerca risulta appiattita in direzione del minimo comun denominatore tra gli archivi: ciò vuol dire che tra un archivio che ha una struttura più complessa e uno che ha una struttura più semplice, l'interfaccia si conforma a quest'ultima.
Lo scopo dello standard Z39.50 è ad esempio di rendere possibile ad un OPAC la ricerca su basi di dati di una qualsiasi biblioteca, indipendentemente dal sistema utilizzato: questo standard non prescrive in nessun caso un tipo particolare di interfaccia utente, ma si limita ad offrire un modo standardizzato con il quale un'interfaccia deve comunicare con un server.
L'adozione di questo protocollo risolverebbe, quindi, il problema della moltiplicazione delle interfacce, evitando, da un lato, all'utente il senso di smarrimento al momento della ricerca delle informazioni desiderate e, dall'alto, la crescita di mole di lavoro ai bibliotecari, interpellati sempre più frequentemente per illustrare l'esatto funzionamento dei programmi più svariati.
