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LE PROFEZIA MAYA, I CALENDARI,
LE COINCIDENZE ASTRONOMICHE E GLI EVENTI PREVISTI PER IL 2012
Per ben comprendere la vera valenza catastrofica profetizzata bisogna comprendere la cultura Maya; un pop
olo molto religioso che sapeva prevedere esattamente anche le eclissi, l'eclissi solare dell'11 agosto 1999 si è verificata solo con 33 secondi di ritardo rispetto al tempo previsto dai Maya, avevano misurato perfettamente perfino il periodo di rivoluzione del pianeta Venere; dall’altro lato, pare che avessero ancora una concezione geocentrica dell'universo e si basavano sul periodo sinodico dei pianeti, e non quello di rivoluzione. Anche se probabilmente pare ignorassero la natura dei pianeti, delle stelle, delle comete, che per loro erano divinità, forza di guardare potrebbero aver compreso schemi e dinamiche celesti a noi ancora oggi sconosciute magari proprio quei studi sull’etere di S.V. Smelyakov e Y. Karpenko, o si può ipotizzare che il loro sapere sia giunto da un viaggiatore temporale, proprio quel straniero dalla pelle chiara, molto alto, con la barba, che era venuto dal mare con alcuni compagni, in una zattera che si muoveva da sola, come si riscontra nelle loro leggendarie ed enigmatiche rappresentazioni divine, cosa ben approfondita nel mio testo “l’Invisibile Mistero della Creazione”.
Per capire le previsioni Maya su ciò che accadrà alla Terra e agli uomini per prima cosa bisogna comprendere il calendario Maya / Azteco che appare effettivamente, solo come una pietra con simboli scolpiti in rilievo; tale calendario è chiamato anche “pietra del sole” di cui un esemplare è tuttora visitabile al Museo Nazionale di Antropologia e Storia situato all'interno del Chapultepec Park, nella Città del Messico.
Principalmente i Maya contemplarono tre calendari distinti. Abbiamo il calendario religioso il ciclo Tzolkin che con i suoi 260 giorni completa un intero ciclo religioso. Ci sono 20 settimane formate da 13 giorni ciascuna e ogni settimana ha un suo simbolo associato
Poi abbiamo un calendario civile denominato “il ciclo Haab” che prevedeva 365 giorni, 18 mesi da 20 giorni (18x20=360) e cinque giorni considerati estremamente sfortunati perché non appartenevano a nessun mese. Il terzo calendario è chiamato “del lungo conto” con 5 posizioni, che predirebbe il fatidico giorno del Giudizio.
Una volta che gli archeologi hanno trovato una data fissata nel tempo, è stato possibile determinare quale fosse il primo giorno, l’11 Agosto 3114 a.C. Ed ovviamente è stato anche possibile calcolare la data in cui il calendario sarebbe finito, cioè il 21 Dicembre 2012. Quindi è possibile calcolare la settimana religiosa, il mese, ed i periodi più idonei per alcune decisioni. Tanto è curioso il fatto che tutt’ora esistono alcuni Maya che predicono il futuro con dei calendari in legno ad ingranaggi.
Il computo dei giorni Maya, in questo caso, è molto diverso dal nostro e prevedeva un ciclo di 5125 anni corrispondente ad un’era, ed il passaggio da un'era all'altra corrispondeva sempre con l’avvento di catastrofi e disastri. Constatando che secondo il popolo Maya Il ciclo in corso sarebbe iniziato il 6 settembre o 13 agosto del 3114 avanti Cristo e terminerà Sabato 21 dicembre 2012; si evidenzia tutta la preoccupazione sulle possibilità catastrofiche di tale data.
I Maya hanno scoperto che così come la Terra gira intorno al Sole, tutto il sistema solare nel quale anche la Terra si muove rispetto alla galassia, il calendario Maya contempla questo giro che dura 25625 anni, non solo i 365 giorni del nostro anno solare.
Quindi si può benissimo presumere che le descrizioni Maya sono ciò che realmente sta avvenendo e non di ciò che probabilmente avverrà; perché ciò è solo il semplice complesso dell'evoluzione dell'uomo, attraverso un ciclo osservato che inizia, poi finisce initerrotamente. Questo ultimo tempo di 20 anni viene definito dai Maya "il tempo del non tempo", perché è il periodo in cui siamo nel momento in cui non è giorno ma nemmeno notte: é prima dell'alba. Questo periodo loro lo indicano negli ultimi 13 anni perché lo fanno partire dal 1999, altri dal 1987. In questo periodo dicono che apparirà una cometa o un asteroide che recherà danno al nostro pianeta, la nostra terra sarà invasa dalle acque e diventerà buia, e guarda caso c’è chi sostiene che un asteroide di 100 km di diametro di schianterà a 3000 km dal Giappone proprio nell'oceano pacifico con conseguenti tsunami. Altri ancora parlano di mutazioni gravitazionali, comunque pare concordato che ci saranno dei mutamenti. Anticamente le decisioni dei Re Maya dovevano essere concordanti con i ritmi del cosmo in quanto vi doveva essere un appropriato equilibrio che doveva essere preso tenendo conto del loro calendario. Ecco perché alcuni studiosi e ricercatori hanno illuminato quegli archeologi e scienziati, che scavando si sono trovati di fronte a dei monumenti che erano stati costruiti nel II° secolo dopo Cristo, due monumenti uguali, soltanto che uno riportava tutti gli avvenimenti di 3.000 anni prima e uno gli avvenimenti di 90.000 anni dopo. E non si riusciva a spiegare perché costruivano quei calendari che non servono per le datazioni. I Maya affermavano che nella metà di questo percorso, circa 12.800 anni, il pianeta sia più vicino al centro della galassia, come avviene per noi con le stagioni; avevano scoperto che quando il sistema solare andava agli estremi della galassia era la notte, lontano dal Sole; quando si riavvicinava era il giorno. Questo mezzo giro dura 12.800 anni e corrisponde al giorno e l’altro mezzo giro di 12.800 anni corrisponde alla notte, come sono le nostre 12 ore di giorno e le 12 ore della notte, ci sono le 12 ore dell'alba e le 12 ore del tramonto. Inoltre tenendo conto che alcuni astronomi sostengono di aver scoperto al centro della Via Lattea un immenso "buco nero" capace di ingoiare stelle e pare che proprio in alcuni disegni Maya il buco nero sia raffigurato al centro della nostra galassia; e se teniamo conto della teoria sui buchi neri, di Roger Penrose che suggerisce l'ipotesi da lui chiamata "Censura Cosmica"; teoria in cui le singolarità prodotte dal collasso gravitazionale si verificherebbero solo in luoghi nascosti da osservatori esterni ai buchi neri, chiamati anche azzardatamene e non a caso: "tunnel Spazio-temporali, un po’ di preoccupazione nasce spontanea. Pertanto, per una serie di molteplici interpretazioni date alla loro profezia, pare che nel 2012 ci saranno dei cambiamenti gravitazionali con una sorta di equilibrio, una certa situazione armonica dell'universo, che sta partendo verso un nuovo giorno: ci sarà una nuova energia che investirà la terra. Ecco perché alcuni temono che il 22 Dicembre 2012, la data-clou della profezia, completato il giro del sistema solare intorno alla galassia durato 25.625 anni; ci saranno dei sconvolgimenti, alcuni pensano che non si tratti della fine del mondo, ma la fine di molte vite che non meritano di passare il 5° ciclo evolutivo, altri prevedono per questa fase conclusiva, enormi cambiamenti, climatici e spirituali; ma sembra che il mondo non cessi di esistere, anche se alcuni pessimisti affermano che ogni 26.000 avvenga una glaciazione, un inversione dei poli magnetici della terra, terremoti, inondazioni, eruzioni, e così via.
ESEMPIO:
I cicli annuali erano di due tipi: il ciclo Tzolkin (che durava 260 giorni) e il ciclo Haab (che durava 365 giorni). Ma gli anni poi, non si contavano accumulandoli uno sull'altro. 1,2,3 ecc. Si utilizzava invece il Lungo computo: una numerazione progressiva dei giorni in un sistema di numerazione posizionale misto in base 13, 18 e 20 molto complicato.
Precisamente si trattava di un numero di cinque "cifre": la prima (quella delle "unità") in base 20, la seconda (le "decine") in base 18, la terza e la quarta di nuovo in base 20, la quinta in base 13. Queste "cifre" si scrivono da sinistra a destra, come per i numeri arabi (quelli che usiamo normalmente); nella notazione moderna, si scrivono i numeri corrispondenti separati da punti, ad esempio 12.19.13.7.19 (corrispondente al 5 luglio 2006).
Il ciclo completo del Lungo computo era quindi di 13*20*20*18*20 = 1872000 giorni (circa 5125 anni), ed era multiplo del ciclo Tzolkin di 260 giorni. Le prime quattro cifre si contavano a partire da 0 (quindi la seconda andava da 0 a 17, le altre da 0 a 19), la quinta invece andava da 1 a 13. Il primo giorno era il 13.0.0.0.0 (4 Ahau nel ciclo Tzolkin). I periodi dopo i quali si ripeteva ciascuna cifra avevano i seguenti nomi:
20 giorni (prima cifra): uinal
360 giorni (seconda cifra, 18*20 = 360): tun
7200 giorni (terza cifra, 20*360 = 7200): k'tun
144000 giorni (quarta cifra, 20*7200 = 144000): b'ak'tun
la quinta cifra si ripete dopo il ciclo completo di 1872000 giorni (13*144000 = 1872000).
Per comprendere fisicamente la situazione bisogna capire alcune basilari leggi fisiche, ad esempio il “baricentro” che è il centro di tutta la materia di un oggetto, il punto di gravità, infatti se si lancia un oggetto esso inizierà a ruotare attorno a quel punto.
Nel caso della Terra e del sole, entrambi i corpi in realtà ruotano attorno al proprio centro di massa tra di loro. Questo punto è chiamato “baricentro”. Poi teniamo conto che la Terra e il sole sono connessi dalla forza di gravità che li tiene insieme ad una certa distanza; infatti tutti i pianeti aderiscono ad un piano stretto, chiamato eclittica che ricorda un sottile piatto che si estende dall'equatore del sole. I pianeti rimangono appesi fuori nella zona dove la gravitazione del sistema è più forte. Ciò valle per tutti i pianeti; il pianeta Giove ad esempio, ruota attorno al sole, il sole stesso sta ruotando attorno al suo punto di gravità leggermente decentrato, posizionato appena fuori dal suo centro. Quindi appare un po' “tremolante”. Giove compie esattamente un giro completo attorno al sole ogni 11.861773 anni. Il Dr. Rollin Gillespie ha elaborato una teoria che mostra come Giove, e ad un grado inferiore anche gli altri pianeti più piccoli, possano attivare il ciclo di 11 anni delle macchie solari e dei flare solari; spiega come il baricentro non è un singolo punto nel Sole. Dato che il Sole è una sfera gassosa ruotante, il baricentro forma un cilindro verticale che è parzialmente dentro e parzialmente fuori dal corpo solare principale. Tutti i pianeti hanno questa sorta di “cilindri”, uno dentro l'altro, in base alla massa relativa e alla posizione dei loro baricentri. Quello di Giove in particolare interseca la superficie solare a 35.9 gradi Nord e Sud. Qui è dove precisamente l'attività delle macchie solari e dei flare inizia e finisce durante ciascun ciclo di 11 anni e guarda caso, l'ultimo ciclo solare è avvenuto nel 2001, il prossimo massimo solare coinciderà con il 21 Dicembre 2012. La natura non è mai perfetta. Il sole ruota ad un angolo (7.25 gradi), similmente a quello che fa la nostra Terra. Man mano che dondola, sposta i cilindri, causandone lo scontro l'uno con l'altro ed eventualmente distruggendone la superficie. Questo disturbo, per metterla semplicemente, si fa strada verso la superficie ed erutta in macchie solari e flare solari. I flare solari non sono altro che parti del sole proiettate nello spazio, che liberano radiazioni e correnti elettriche che viaggiano nello spazio e a volte raggiungono i pianeti vicini come un proiettile come accade nel 1989 quando un flare colpì il Nordamerica bruciando le linee elettriche, fece saltare le power grid negli Stati Uniti e in Canada, e creò gravi blackout di corrente.
Un’altra coincidenza è inerente il nostro sistema solare che, come sappiano, è solo una piccola parte di una miriade di stelle raccolte in una forma discoidale chiamata Via Lattea. Noi siamo posizionati in un punto sul bordo di questo disco, leggermente verso l'alto sullo stretto del disco. Ma molto presto sembra che ci sposteremo verso il fondo del disco. Questo cambiamento, dall'alto al basso, inizia anch’esso proprio il 21 Dicembre 2012. Infatti in questa data, l'eclittica del nostro sistema solare intersecherà il piano Galattico, chiamato anche “Equatore Galattico della Via Lattea”. In altre parole saremo esattamente a livello su un punto dove la gravità galattica è al sua massima potenza.
Quindi non solo intersecheremo l'Equatore Galattico, ma lo faremo mentre siamo precisamnte allineati con il centro della Galassia dove, per l’appunto, c'è il massimo della massa; e più massa significa logicamente più gravità. Più gravità significa più influenza da parte dei baricentri nel nostro Sole. Questo significa aumenti esponenziali nelle eruzioni solari, e tutto coincide proprio nello stesso giorno
In un articolo su Nexus New Time Magazine, edizione italiana n. 43 si affronta ancora una volta l’argomento dei tradizionali e leggendari calendari dei Maya, accennando addirittura al esistenza di 17 calendari Maya di cui alcuni calcolano con particolare precisione il tempo, addirittura su un periodo di 10 milioni di anni; il calendario sacro sui cui basa la profezia sarebbe per l’appunto l’antico il calendario Tzolk’in o Cholq’ij che, a detta di Barrios, si baserebbe sul ciclo delle Pleiadi,“ quel agglomerato stellare ritenuto “guida” dagli esoterici e che, secondo alcuni astronomi, si muove nella galassia assieme al nostro sistema planetario, esistendo una certa correlazione anche con la nostra terra. Carlos Barrios che ne divulgò la tradizione dal Guatemala fino alle montagne rocciose del New Messico, venne in contatto con tribù Maya, i “Mam,” che come altre tribù sono i veri custodi della tradizione indigena; ci informa che già dal 1987ci troviamo in un periodo di cambiamento che porterà all'apice di un'era nella quale la gente vivrà pacificamente in armonia con la Madre Terra; non ci troviamo più nella materialità del Mondo del Quarto Sole, ma non siamo ancora nel Mondo del Quinto Sole, non è avvenuta la “fusione” con la semplicità e la sincerità che lo caraterizano: questo è il periodo di mezzo, quello della transizione. Barrios sostiene che In concomitanza con tale transizione si verificherà una colossale e globale convergenza di distruzione ambientale, caos sociale, guerre e cambiamenti terrestri. Tutto questo, dice Barrios, fu previsto con l'ausilio della semplice matematica spiroidale dei calendari Maya. Egli ha detto che i Custodi del Tempo Maya considerano la data del 21 dicembre 2012 come una rinascita, l'inizio del Mondo del Quinto Sole. Sarà l'avvio di una nuova era, derivante e contraddistinta dal meridiano solare che intersecherà l'equatore galattico e dalla Terra che si allineerà con il centro della galassia. All'alba del 21 dicembre 2012 - per la prima volta dopo 26.000 anni - il Sole nascente coinciderà con l'intersezione della Via Lattea e del piano dell'eclittica; questa intersezione cosmica viene considerata l'espressione del Sacro Albero, l'Albero della Vita che è presente in tutte le tradizioni spirituali del mondo. Alcuni osservatori sostengono che nel 2012 questo allineamento con il centro della galassia aprirà un canale che farà fluire energia cosmica attraverso la Terra, purificando il pianeta e tutti i suoi abitanti, portando tutto ad un più elevato livello di vibrazione. Barrios sostiene che le cose cambieranno, ma la difficoltà o la facilità di tali cambiamenti dipenderà dalle persone, in quest'epoca molte anime potenti si sono reincarnate e dispongono di molto potere; questo vale per entrambe le parti, la luce e le tenebre; I'alta magia è all'opera su entrambi i fronti. Egli considera l'attuale economia è una farsa. Il primo quinquennio della transizione - dall'agosto del 1987 all'agosto del 1992 - ha segnato l'inizio della distruzione del mondo materiale. Ora ci troviamo nella fase da più di un decennio, e molte delle fonti della cosiddetta stabilità finanziaria sono di fatto senza valore. I poli sud e nord si stanno sfaldando, il livello delle acque oceaniche salirà ma, al contempo, lo faranno anche delle terre oceaniche, in particolare nella zona di Cuba. Una cosa che incuriosisce è che Barrios ha affermato che l'emergente era del Quinto Sole richiamerà l'attenzione verso un elemento fin troppo trascurato. Mentre i quattro elementi tradizionali, terra, aria, fuoco ed acqua, hanno dominato le varie epoche del passato, nell'epoca del Quinto Sole vi sarà un quinto elemento da considerare: l'etere, che permea tutto lo spazio e trasmette onde di energia in un'ampia gamma di frequenze, da quelle dei cellulari a quelle delle aure umane. Ciò che è "etereo" è correlato alle regioni aldilà della Terra: i cieli. L'etere I'elemento del Quinto Sole è celestiale e privo di sostanza materiale, ma non meno reale del legno, della roccia o della carne. Queste affermazioni sull’importanza del “Etere”trovano conferma dal lavoro di studiosi come Wilheim Reich, Nikola Tesla, S.V. Smelyakov e Y. Karpenko cui seguirà un interessante approfondimento. Si è manifestata la necessità di prepararci ai cambiamenti già in atto e avranno l’apice nel 2012 dobbiamo prenderci cura della nostra Terra ed impegnare le nostre menti ed i nostri cuori per raggiungere l'unità e la fusione adesso, per affrontare la controparte e preservare la vita." Barrios sottolinea ancora che sta per avverarsi un momento di cruciale importanza per l'umanità e per il pianeta. Ognuno di noi è importante. Se vi siete incarnati in questa epoca, avete del lavoro spirituale da fare per dare equilibrio al pianeta. Egli ha detto che gli anziani hanno aperto le porte in modo che altre razze possano giungere nel mondo Maya ed assorbirne la tradizione; il mondo non finirà ma si trasformerà.
IL SEGRETO DEL CALENDARIO MAYA
David Wilcock in un articolo del 2 Marzo, 2002 intitolato “L’ultimo segreto del calendario Maya riferendosi ad “un ciclo di incremento energetico in implosione che culminerà proprio intorno al 2012-2013 d.c ”, richiamando i lavori di S.V. Smelyakov e Y. Karpenko, sostiene che in questa epoca in tutto il Sistema Solare si sta verificando un fondamentale cambiamento energetico, favorendo un nesso cruciale tra gli effetti locali sul Sole, la Terra e gli altri pianeti e gli effetti sulla coscienza dell’umanità. Questi cambiamenti sono legati al millenario ciclo di “precessione”. L’autore dimostra come il ciclo del Calendario Maya, di 5.125, sia esattamente 1/5 della precessione. Mentre John Major Jenkins ha dimostrato come il 21 Dicembre 2012, sia la data finale di questo ciclo in quanto l’orientamento precessionale a lungo termine dell’asse terrestre sarà perfettamente allineato con il centro della galassia. Ed il dott. Smelyakov ed altri hanno aggiunto una nuova, sconvolgente prova a questa causa nel loro articolo intitolato “La Scala Temporale Aurica ed il Calendario Maya.” La scoperta di Smelyakov si basa sulle sue precedenti indagini sul rapporto noto come “Phi”, o Sezione Aurea, e su come esso unifichi e correli molti fenomeni. l’importanza di Phi è stata conservata come sacra in molte culture antiche. Come rapporto, esso bilancia perfettamente le forze di espansione e contrazione, che possono essere dimostrate geometricamente e matematicamente, e il suo nesso con la musica dimostra che è anche una caratteristica fondamentale nel comportamento della vibrazioni.
Smyelakov ed altri asseriscono che le vibrazioni di Phi in realtà si espandono attraverso le reali “maglie” del tempo e dello spazio stesso, per via delle sue innate caratteristiche armoniche.
Se facessimo vibrare un fluido vedremmo apparire lunghezze d’onda con la semplice relazione Phi che intercorre fra esse. Similmente, si può osservare la relazione Phi nell’Universo, come nei cicli del nostro Sistema Solare. Si può vedere che abbiamo “increspature” di energia nella nostra Galassia attraverso le quali ci muoviamo in determinati intervalli di tempo basati su Phi di cui, come vedremo in questo articolo, i Maya erano ben consapevoli. Smelyakov ha determinato che il nostro intero Sistema Solare opera in modo unificato, armonico, che lui chiama “Il Sincronismo Pianeti-Sole” (SPS), e i suoi valori sono tutti correlati l’uno all’altro dal rapporto Phi. Questo lavoro permette a noi di prevedere l’esatta orbita di un ipotetico pianeta “Proserpina”, oltre Plutone, in circa 510,9 anni di lunghezza
Questi nessi tra i vari cicli celesti e terrestri sono stati scoperti prendendo un’unità di tempo base e poi espandendola o contraendola nelle varie potenze di Phi, dove Phi0 equivale a 1, Phi1 è il classico rapporto di 1,6180339 e Phi-1 è 0,618. In generale, Smelyakov chiama le varie potenze di Phi la “Serie Aurea”, ed assegna a questa serie la lettera F. Così, F è una progressione geometrica così determinata: F={…Phi-2, Phi-1, Phi0, Phi1, Phi2, …}, e questo ciclo può espandersi potenzialmente all’infinito sia in positivo sia in negativo.
Quindi, per vedere in funzione questo Sincronismo Pianeti-Sole, cominciamo prendendo un dato ciclo nel Sistema Solare ed assegniamo ad esso il centro della serie Aurea con Phi0. Un esempio per questo ciclo base potrebbe essere un anno terrestre. Se facessimo ciò, scopriremmo che Phi5 è 11,089, che è molto vicino al valore stabilito di 11,07 anni terrestri del “ciclo solare” di base. Questo esempio ci mostra che il ciclo solare standard di 11 anni è quello che Smelyakov chiamerebbe la “quinta armonica Phi” dell’orbita terrestre. Ovviamente la gran parte delle persone non si aspetta che ci sia alcun nesso tra i due cicli, dato che presumibilmente il Sole ed i pianeti sono “separati”. Nel nuovo modello, essi sono molto ben integrati fra loro dall’ “etere.”
Smelyakov spiega che la maggior parte delle “armoniche Phi” che si possono trovare nel Sistema Solare sono basati o sull’orbita terrestre di un anno o sul ciclo Solare di base di 11,07 anni. L’uno o l’altro di questi cicli può essere usato come punto centrale su cui calcolare le armoniche di Phi. Quando si fa questo, Smelyakov dice che prendendo varie potenze di Phi o varie potenze di 2 x Phi da questi cicli di tempo base, otteniamo “la maggior parte dei periodi conosciuti in Natura e società dalla biologia alla geologia, compresi i cicli economici” .
La scoperta letteralmente sconvolgente del dott. Smelyakov comprendente il Calendario Maya è stata trovata con un processo simile a quello qui sopra, dove un dato ciclo di tempo con una determinata data d’inizio viene poi diviso in “una sequenza di intervalli [al suo interno che hanno] durata decrescente [secondo Phi]”. Qui è importante ricordare che l’intero ciclo decresce fino ad un certo momento finale al termine del ciclo. Anche se la “serie F basata su Phi può teoricamente estendersi all’infinito in entrambe le direzioni, quando si ha a che fare con una serie che sta decrescendo esponenzialmente in durata, il ciclo converge in un punto finale, semplicemente rappresentando intervalli di tempo sempre più piccoli di tempo in quel momento. Questo è come il punto centrale della spirale di una conchiglia marina che teoricamente è infinito nella sua “recursività” implosiva, eppure nondimeno si può stabilire chiaramente dove sia la fine della spirale.
Quello che Smelyakov ha poi fatto è stato di applicare la “Serie Aurea” F al ciclo del Calendario Maya. Facendo così, quel punto finale infinitamente convergente si colloca intorno al 21 Dicembre 2012 [6]. Una volta fatto questo, vediamo che questo implosivo ciclo “Phi” ha chiari effetti sugli oggetti celesti nello spazio interplanetario e nel contempo sul comportamento delle forme di vita; e questo potrebbe spiegare perché i Maya affermavano che “il tempo dovrebbe collassare” al termine del ciclo del loro Calendario. Questi collegamenti in precedenza sono stati suggeriti ed esplorati intiutivamente dal tardo Terence McKenna nel modello “Timewave Zero”, ma c’è ancora controversia sull’effettiva solidità scientifica delle sue scoperte. Con le aggiunte di Smelyakov, ogni mistero rimasto è spazzato via e viene introdotto un modello molto più discreto, verificabile, per supportare la premessa base di un “ciclo implosivo” incentrato intorno al 2012-2013.
Come abbiamo detto, Smelyakov tipicamente prenderebbe il valore di un anno dell’orbita terrestre o il valore del ciclo solare di 11,07 anni e lo inserirebbe al centro della Serie Aurea [Phi0] per localizzare gli altri cicli. Con il Clendario Maya, è stato seguito lo stesso procedimento, eccetto che è stata usata la lunghezza totale di 5.125,2661 anni del Calendario Maya come unità centrale per la Serie Aurea, e sono state poi calcolate le varie “armoniche” di Phi, in anni. Per l’inizio del ciclo è stata usata la data comunemente accettata del 6-13 Agosto 3113 a.C. Ed effettivamente, Smelyakov ha trovato “cambiamenti globali inattesi” in ognuno dei punti culmine dei cicli che sono stati determinati con questo sistema.
Questo poi appare come il compimento letterale delle varie profezie di Ascensione di svariate tradizioni spirituali, non esclusa quella Cristiana.
aree di vibrazione eterica in progressivo aumento nella nostra Galassia. Ogni volta che ci spostiamo in uno strato dove la vibrazione della materia spaziale di “energia di punto-zero” aumenta, ci sono diretti, drammatici, effetti fisici.
Questo ciclo ha direttamente causato le ultime tre inversioni dei poli magnetici della Terra, una considerevole sequenza di terremoti estremamente potenti ed innescato l’esplosione di stelle “supernova” in aree vicine della nostra stessa Galassia. Praticamente tutti gli insegnamenti religiosi del mondo sono nati durante uno di questi punti del ciclo, compresi Krishna, Vyasa, Zaratustra, Gautama Buddha, Fu-Si, Lao-Tzu, Confucio, Pitagora, Platone ed altri, ed il Cristianesimo. Praticamente tutte le civiltà antiche conosciute hanno anche creato calendari durante questi periodi, compresi Cina, India, Babilonia, Egitto, Maya eccetera. E ora grazie al lavoro del dott. Aleskey Dmitriev, abbiamo anche visto come l’intero Sistema Solare stia mostrando segni di un cambiamento energetico in continuo aumento.
Combinando gli effetti di cambiamento geo-cosmico con il generale fiorire dell’umanità nel senso culturale e spirituale, vediamo che mentre il ciclo continua ad accelerare esponenzialmente la sua velocità di vibrazione energetica fino alla “singolarità” del 2012-2013, ci possiamo aspettare crescite sempre più rapide nella consapevolezza umana, giungendo ad un discontinuo mega-evento dove “lo spazio ed il tempo - per come li conosciamo – collasseranno”. Crediamo che non ci sia ragione di aver paura di questo cambiamento, dato che quello verso cui ci stiamo muovendo è una trasformazione letterale nelle caratteristiche basilari della materia, energia e coscienza.
Il lavoro dei dott. Vladimir Poponin, Glen Rein ed altri, ci mostra che il nostro DNA è ora, in realtà, un “effetto di campo” energetico che sembra essere una caratteristica innata delle “vibrazioni” dello spazio-tempo intorno a noi
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