>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>> La sindrome del colon irritabile

(colite, colite spastica)

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 Fisiopatologia spicciola della sindrome, con le scuse per gli addetti ai lavori!

Le malattie funzionali del colon sono il gruppo di affezioni di più frequente riscontro nell’ambito della patologia colica, e, per la loro elevata incidenza, costituiscono un problema estremamente importante dal punto di vista socio-economico, come si rileva tenendo presente che esse costituiscono la causa più diffusa di consultazione presso l’ambulatorio dello specialista in gastroenterologia (50-70% dei casi) è uno dei principali motivi di assenteismo dal lavoro nei Paesi industrializzati. Ne sono colpite soprattutto le persone tra i 20 e i 40 anni, con lieve prevalenza del sesso femminile, ma non è eccezionale la loro comparsa in età infantile. Al contrario, è raro che insorgano dopo i 50 anni. Nel COLON IRRITABILE è alterata la motilità intestinale o c’è un disturbo della funzione di assorbimento e di secrezione del colon. I termini di “colite spastica”, o “colite” sono impropri, perché starebbero a significare la presenza di una infezione o di una infiammazione del colon, che invece è del tutto assente, anche se esistono studi recenti che correlano questa condizione ad uno “stato infiammatorio” del colon, ma sarebbe più corretto parlare di “colite linfocitica”, ma essa è un’entità nosografia di pertinenza dell’anatomopatologo.

Volendo dare una definizione, diremo che l'intestino è dotato di una sua muscolatura che si contrae, cioè esiste un’attività di propulsione a distanza e di segmentazione; la prima spinge il contenuto del ume e l’altra lo rallenta, creando delle concamerazioni. Normalmente nel soggetto sane, questa motilità non è avvertita, è coordinata e si svolge in un tempo che non si protrae dalla bocca al retto oltre le 96 ore in genere. Accade però che alcuni individui, vuoi per un aumento delle onde di propagazione che hanno una grande ampiezza ed energia, vuoi per una particolare ”sensibilità” alla distensione gassosa dei visceri, avvertono dolore, del tipo a colica, cioè che “va e viene”, aumenta e si riduce, e sentono le anse “muoversi”, si applicano ai sintomi viscerali e riferiscono al medico di sentirsi dentro  come se avessero “una sorta di lavatrice (!)”, significando con ciò il movimento dei visceri ed il gonfiore che va da destra verso la fossa iliaca di sinistra, che spesso è dolorante e spastica (segno della corda colica). I sintomi possono essere provocati dalla assunzione di cibo o di bevande fredde e si accompagnano a borborigni, rumori e brontolii addominali. C’è gonfiore addominale esteso a tutto l’ambito del colon o localizzato in una sede.  Se prevale, dunque, l’attività propulsiva, l'alimento è, così, più rapidamente spinto attraverso l'intestino, causando gas, rigonfiamento e diarrea. In altri casi, tuttavia, accade l'opposto e prevale l’attività segmentante, sicchè il contenuto del lume, si disidrata, il passaggio dell'alimento ritarda e le feci diventano dure ed asciutte.     Le turbe del transito del contenuto intestinale assumono perciò aspetti diversi: stitichezza più o meno dolorosa, alternanza di stipsi e diarrea, diarrea mattutina, o dopo i pasti non accompagnata da manifestazioni dolorose, semplice emissione di filamenti e nastri di muco.   Nessuno conosce ancora con esattezza le cause della Sindrome del Colon Irritabile. Sappiamo che l’attività fondamentale del colon, in condizioni di normalità, è rappresentata dall’assorbimento dell’acqua e dalla formazione di feci semisolide. A livello del colon due fenomeni si considerano importanti per la formazione di feci normali: 1) l’assorbimento di acqua, di sodio e di cloro, nonché una modica secrezione di potassio; 2) i processi di fermentazione e di putrefazione, realizzati dai batteri che costituiscono l’abituale flora microbiologica intestinale. Si capisce, perciò, come un’alterazione degli stessi processi determini o un transito accelerato con diarrea o un transito ridotto con stipsi e fatti putrefatti o, infine, l’alternarsi di un alvo stitico e diarroico per il concomitante sviluppo di processi putrefattivi e l’azione irritante di microrganismi. Altri sintomi, infine, sono l’alitosi (odore fecaloide dell’alito specie nella varietà con stipsi), la nausea, il vomito, le eruttazioni, l’anoressia, il meteorismo, la flatulenza, la cefalea, le vertigini, le palpitazioni, l’emicrania.

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Cause eziopatogenetiche della S. da colon irritabile.

 

·         alterazione dei nervi che controllano le contrazioni del muscolo o la sensibilità dell'intestino

·         fattori genetici. Se è S.I.I. in famiglia, per es. nei genitori, i figli possono ammalare, così i gemelli omozigoti

·         aumento delle cellule che producono 5HT. Queste rilasciano mediatori che aumentano la motilità (IL s, NO, istamina, poteasi con stimolo sulle cellule dei plessi nervosi mioenterici).

·         correlazione con gli ormoni sessuali; il progesterone rallenta la motilità: nelle donne è più frequente; esse rappresentano i due terzi delle persone affette da questa patologia, i ricercatori ritengono che i cambiamenti ormonali svolgano un ruolo importante. Per molte donne, infatti, i sintomi aumentano durante i periodi mestruali.

·         eventi stressanti. In ogni caso lo stress può solo aggravare i sintomi ma mai causarli Il profilo psicosomatico di questo tipo di paziente è di vario genere. Il paziente affetto da S.I.I. è un meticoloso ossessivo, maniaco fecale, isterico con tendenza a localizzare vari tipi di dolore, o depresso,  delirante ipocondriaco, spesso fobico nei confronti del cancro. Certo è che se si interrogano questi pazienti si riscontra come caratteristica di base una condizione di stress. Molti pazienti affetti da colon irritabile vengono scambiati (e operati) per individui sofferenti di appendicite..

·         Gastroenteriti, nel 7-32% dei soggetti dopo un episodio acuto di diarrea (gastroenterite) può far sorgere il Colon Irritabile.

·          antibiotici la cui assunzione porta alla distruzione della normale flora batterica

·         lassativi così come di alcuni farmaci antidiarroici possono causare “irritazione” del colon e contribuire al problema.

·         Intolleranze alimentari, consumo di latticini, gomma o caramelle senza zucchero, :  per intolleranza allo zucchero (lattosio) nei latticini o nel sorbitolo del dolcificante artificiale.In questo caso vi consigliamo di sottoporvi al Breath test al lattosio

Chi è affetto dalla S.I.I.?

Per non confondere alcuni segni che sono propri di altre malattie più gravi, nel 1998 un comitato multinazionale di esperti in Roma, ha creato un test idoneo a diagnosticare con precisione la Sindrome del Colon Irritabile.
Test Diagnostico ROMA II:
Il paziente affetto da S.I.I. deve avere avuto:

·         Nei 12 mesi precedenti, per almeno 12 settimane (non necessariamente consecutive) di dolore o fastidio addominale e con almeno 2 delle seguenti caratteristiche:

Sintomi essenziali

  • Regredisce con l'evacuazione
  • Insorge associato ad un cambiamento nella frequenza delle evacuazioni
  • Insorge associato ad un cambiamento della consistenza delle feci

Sintomi aggiuntivi

  • Alterata frequenza delle evacuazioni (meno di tre alla settimana o più di tre al giorno)
  • Alterata consistenza delle feci (dure/caprine, poltacee/liquide)
  • Disturbi dell'evacuazione (sforzo, stimolo impellente, sensazione di evacuazione incompleta)
  • Presenza di muco nelle feci.
  • Gonfiore o sensazione di distensione addominale

E’ chiaro, perciò, che se compaiono dei sintomi più importanti, segni di allarme, essi  NON sono tipici della Sindrome del Colon Irritabile:

  • Dolori che disturbano il sonno
  • Diarrea che sveglia o interferisce con il sonno
  • Sangue nelle feci (visibile o occulto)
  • Perdita di peso
  • Febbre
  • Esame fisico anormale

Indagini da eseguire per escludere altre patologie e porre diagnosi di S.I.I.

  1. Ricerca di anticorpi antigliadina, anti-endomisio, anti transglutaminasi: questo test serve a controllare la presenza (positività) degli anticorpi AGA che segnalano il morbo Celiaco (intolleranza al glutine).
  2. Breath test, per ricercare la presenza di l'Helicobacter Pylori ;
  3. Clisma del tenue esame radiologico per il controllo del piccolo intestino. Può essere considerato un esame fastidioso dato che il liquido di contrasto viene inserito tramite un sondino dal naso.
  4. colonscopia, per escludere cause organiche quali, ad esempio, diverticoli o tumori.
  5. ecografia, metodo per controllare sede, dimensioni e morfologia degli organi interni.
  6. esame delle feci, opportuno per verificare la presenza di parassiti nocivi e/o di miceti
  7. ormoni tiroidei, controllare il livello degli ormoni tiroidei per ecludere cosí eventuali disfunzioni.
  8. test per la ricerca di intolleranze alimentari, opportuno per stabilire la presenza di allergie e/o intolleranze alimentari. E' preferibile sottoporsi ai test I.B.A. (indagini bioematologiche alimentari) piuttosto che al Vega test.

Terapia.

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Nella maggior parte dei casi è possibile controllare con successo i sintomi più leggeri del colon irritabile imparando a controllare lo stress e cambiando la vostra  dieta ed il vostro stile di vita. Ma se i vostri sintomi sono moderati o severi, potreste avere bisogno di un aiuto ulteriore.

Per la S.I.I. con stipsi il vostro medico può suggerirvi di arricchire la vostra alimentazione con dei supplementi di fibra quali lo psyllium o la metilcellulosa, o il lattulosio; cosi come può prescrivervi farmaci antidiarroici (OTC) quali ad esempio la loperamide (oppioidi!) per combattere la diarrea. In alcuni casi, potrebbe consigliarvi degli anticolinergici o modulatori dei canali del calcio che, interessando determinate attività del sistema nervoso, alleviano gli spasmi dolorosi dell'intestino. Se i vostri sintomi includono il dolore e la depressione, invece, il vostro medico può suggerirvi un farmaco antidepressivo triciclico o un inibitore selettivo del reuptake della serotonina (SSRI). Questi farmaci contribuiscono ad alleviare la depressione così come inibiscono l'attività dei neuroni che controllano l'intestino. Per la diarrea e il dolore addominale, sono indicati gli antidepressivi triciclici quali l'imipramina e l'amitriptilina. Gli effetti collaterali di queste sostanze includono, normalmente, insonnia, nausea, bocca asciutta e costipazione (a volte però gli effetti collaterali possono essere ben peggiori). Gli inibitori selettivi del reuptake della serotonina quali la fluoxetina (principio attivo del famoso Prozac) o paroxetina, al contrario, possono aiutare in caso di depressione, dolore addominale e costipazione. Non sempre i farmaci del SSRIs risultano efficaci.

 Inibitori selettivi del reuptake che normalmente vengono prescritti

  • Fluoxetina
  • Sertralina
  • Paroxetina.


da appunti  personali del dott. Claudio Italiano