BIBBIA E UNITA' |
F.F.
Bruce, famoso studioso dei testi biblici, ha scritto che la Bibbia non è
semplicemente un'antologia compilata da qualcuno, e la sua stessa diffusione
nel mondo nelle numerosissime traduzioni la qualifica come un libro
decisamente unico. Scritta in un arco di tempo di circa 1600 anni (dal
1500 a.C. al 100 d.C.), attraverso 40 generazioni, da più di 40 autori
diversissimi tra loro, in posti diversi, in tre lingue - Ebraico, Aramaico
(la lingua comune del Vicino Oriente fino al tempo di Alessandro Magno,
VI-IV sec. a.C.) e Greco (la lingua internazionale del tempo di Cristo),
ha una sua unità così evidente che sorprende.
Gli autori dei 66 libri contenuti nel testo sacro (39 nell'Antico Testamento e 27 nel Nuovo) differivano per cultura e formazione e la loro opera compiuta in un così lungo periodo di tempo varia nello stile letterario. Alcuni di questi autori erano molto colti, altre persone molto semplici, alcuni erano stati educati per essere re, altri si guadagnavano il pane lavorando duramente. Per esempio: Mosè era stato educato alla corte del Faraone d'Egitto; potremmo dire oggi che aveva una formazione di livello universitario. Salomone, figlio del re Davide, fu il più ricco e il più sapiente degli antichi re. Geremia ed Ezechiele erano sacerdoti. Amos, uno dei profeti minori, era mandriano. Daniele e Giuseppe occuparono posti di grande prestigio nelle nazioni in cui erano stati deportati: furono primi ministri rispettivamente nei regni di Babilonia ed Egitto. Matteo era un pubblicano (esattore delle tasse per conto dell'invasore romano). Luca era un medico. Pietro, Andrea, Giacomo e Giovanni erano pescatori. Saulo da Tarso, divenuto poi molto noto come "l'apostolo Paolo", era un coltissimo fariseo. Tenendo conto di tali diversità di educazione e cultura e dei sedici secoli che ci vollero per completare la redazione delle SS. Scritture, è veramente stupefacente constatare come la Bibbia sia esente da contraddizioni di sorta nel suo messaggio salvifico! E' una cosa umanamente impossibile a meno che non si ammetta la presenza dell'ispirazione divina nei testi sacri.
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Mosè L'apostolo Paolo |
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