Panorama si e' rifatto le tette
30 Ottobre 2000 "No, dai, queste cose mi intristiscono... passiamo oltre". E’ la formula con cui spesso e volentieri il neo direttore di Panorama Carlo Rossella boccia le proposte di servizi in riunione di redazione. Nel mirino di Rossella sono in genere gli argomenti che lui, appunto, considera un po’ tristi e che altri considerano semplicemente seri: scandali, problemi ambientali, roba qualche volta si’, un po’ noiosa, ma che fa parte dei doveri di un grande giornale di informazione qual e’ Panorama. Tanto si intristisce Rossella che una buona parte della redazione ha cominciato a temere la deriva del giornale verso il rossellismo di maniera: levita’, pettegolezzo, vocazione salottiera, tette e cachemere. In una parola, un giornale "trendy". Si mugugna a Segrate. Soprattutto dopo l’ultimo numero uscito venerdi’ scorso che Rossella ha definito un "numero modello". Megan Gale in copertina con due tette da paura, e, sempre in copertina, un’inchiesta sul voyerismo degli italiani, tre pagine all’interno dedicate al clamoroso sbarco di Fabrizio del Noce alla conduzione di Linea Verde e al suo guardaroba di Caraceni. Servizi preceduti, la settimana scorsa, da amabili colloqui con Luca di Montezemolo o con Raffaele Della Valle in occasione della quotazione in borsa delle sue aziende. Quanto alle tette di Megan Gale in copertina, Rossella ha motivato la scelta sostenendo che sia l’Espresso che Sette avrebbero sparato in copertina le tette di Monica Bellucci e che a un simile attacco non si poteva non rispondere con altrettanto vigore. Ne’ Sette ne’ L’Espresso hanno giocato la carta Bellucci, cosiderata "un’arma fine di mondo", da sparare solo in caso di emergenza. Una menzione speciale, nell’ultimo numero, va a un pezzo dedicato alla sentenza con cui la Corte di Cassazione ha confermato la condanna per falso in bilancio al presidente di Rcs e ex amministratore delegato della Fiat Cesare Romiti. Il titolo (Condannate Romiti. E’ innocente), e’ un programma. Il sommario "Il testimone d’accusa e’ morto. Il reato e’ controverso. E la competenza territoriale dell’inchiesta e’ sempre stata dubbia. Insomma, secondo i suoi difensori l’ex numero uno della Fiat e’ stato incastrato") e il pezzo ne sono lo svolgimento. Un articolo che davvero non puo’ essere dispiaciuto a Cesare Romiti, riconosciuto colpevole dopo tre gradi di giudizio di un grave reato, per un manager, il falso in bilancio, appunto. Tra i redattori di Panorama comincia gia’ a circolare un’inquietante battuta. Nel suo discorso della corona Rossella aveva ricordato il celebre motto del giornalsmo americano. "Il direttore ha tanti amici, il giornale non ne ha nessuno". Ora la formula viene rigirata in un amaro: "Il direttore ha tanti amici, il giornale pure". Carlo Rossella, effettivamente, di amici ne ha tanti e giustamente, come ogni direttore, li spreme per trovare buone idee e argomenti per il giornale. Il primo e caro amico e’ proprio il suo editore Silvio Berlusconi, con cui Rossella e’ continuamente in contatto. Le sue telefonate con Arcore spesso inaugurano la giornata di lavoro ed e’ Rossella stesso a lasciar trapelare in redazione gli umori del Cavaliere: "Ho parlato col Cavaliere, il Cavaliere ce l’ha con questo o con quello, secondo il Cavaliere, il Cavaliere e’ preoccupatissimo...". La cosa, in redazione, scoccia un po’. D’accordo, e’ Berlusconi
che paga lo stipendio, ma i giornalisti di Panorama cominciano a
temere un’influenza troppo invadente dell’editore nelle scelte politiche
del giornale. Da questo punto di vista, osservano a Segrate, la gestione
di Roberto Briglia e’ stata piu’ accorta. Briglia ha saputo navigare
con giudizio sulla rotta della politica, valorizzando Panorama come
grande settimanale d’informazione senza creare contrasti insanabili con
quella parte della redazione il cui cuore batte a sinistra e tutelando
con attenzione (e talvolta con astuzia) l’autonomia professionale dei giornalisti. |