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Poi è evidente che Cristiano, che era stato aggredito di recente durante gli scontri, ha scritto sotto la pressione di qualche minaccia, il che può sempre accadere a chi opera in una zona che si può definire zona di guerra. Se davvero, come ha sostenuto, ha scritto solo ad uso interno, diciamo per motivi diplomatici, ha commesso una grave ingenuità. Di fronte alla reazione di Mediaset (anche se un po' in malafede),
forse la decisione di Celli era inevitabile, anche sono assai rari
i casi nei quali la Rai si è mossa con altrettanta prontezza e severità
per sanzionare l'errore di un collega. Resta la spiacevole (per la Rai)
coincidenza con la pronta reazione del governo e dell'ambasciatore israeliano,
che forse non vedevano l'ora di liberarsi di un cronista serio e preparato,
ma tra i meno comprensivi verso le mitiche "esigenze di sicurezza" che
spingono i soldati di quel paese a fare decine di morti in pochi giorni
per difendersi dai lanci di sassi e bottiglie molotov e che giustificano
l'uso di carri armati ed elicotteri contro la popolazione civile.
E, no! Questa storia di Cristiano Mediaset è molto brutta. E dire che i tre (Cristiano, Mentana e il capo della Rai a Gerusalemme, Claudio Accardi) erano tutti giovani socialisti craxiani rampanti! Dispiace vede che una storia così grave sia utilizzata per fini di propria bottega. Mentana ha evitato di dire che le immagini erano del TG4 e invece ha insistito su quel Mediaset appropiandosi della comproprietà. Poi ha detto richiamiamo i nostri inviati. Ma come! Lui che non ha sentito il bisogno di mandare nessuno a Gerusalemme! E poi, come il BDS ha scritto, vi ricordate di quell'inviato del TG5 che è andato in Eritrea pagato dagli eritrei, senza telefono, senza assicurazione... Cari direttori siate più saggi perchè se Cristiano deve vergognarsi di quella lettera voi dovete spesso vergognarvi di pubblicare leccate ai politici di turno e di evitare a tutti i costi di <disturbare il manovratore>. Ciao Occhio di lince
1) Simonetta della Seta e' una libera professionista corrispondente del Tg5 da Gerusalemme. 2) In Israele e Territori occupati il Tg5 ha inviato anche il collega Toni Capuozzo: "Ditemi tutto ma non che Capuozzo non sia un ottimo professionista", ha dichiarato Mentana al Barbiere. 3) "Il Tg5 e' l'unico telegiornale che non accetta viaggi premio, passaggi, rapporti men che chiari con imprenditori, forze politiche o chicchessia. Sfido chiunque, con nome e cognome", ha detto Mentana al Barbiere, "a tirar fuori casi in cui il Tg5 ha contravvenuto a questa regola di buon comportamento".
Anna ha lavorato bene. Ha inviato delle immagini in esclusiva mondiale. Fede se ne è subito vantato. La tv israeliana le ha mandate in onda con la scritta RTI-Mediaset. Fede si è, giustamente, vantato dello scoop. Riccardo Cristiano non è stato il...delatore. Il primo "delatore", giustamente, è stato il direttore del tg4. Mediaset ha battuto la Rai e l'ha detto anche tramite la tv israeliana. Cristiano ha sottolineato, in modo vergognoso che lo scoop ...non lo aveva fatto lui! Allora: perchè Anna Migotto non è stata fatta rientrare immediatamente, sette giorni fa? Era chiaro che essendo lei l'autrice dello scoop sarebbe finita in una storia più grande di lei: gli israeliani hanno riconosciuto gli assassini tramite lei, gli amici degli stessi -da giorni- cercano i giornalisti colpevoli. Cristiano, tutt'altro che gentleman dice"non sono stato io"(ma dov'era Cristiano quel giorno, nessuno se lo chiede: era a Ramallah a non "vedere" o comodamente in ufficio a Gerusalemme?). La verità è che se non fosse per Cristiano Anna
Migotto sarebbe ancora in Israele. Altro che delazione, altro che preoccupazione
per la sua sorte. Altro che scorta, come annuncia Fede...abbiamo evitato
un nuovo caso Ilaria Alpi, per un soffio? e perchè siamo
quasi sempre noi donne a rischiare? me lo dite?
comportamento di Riccardo Cristiano. 1) l'aver accettato - anche se sotto insopportabile pressione
- di scrivere quella lettera "ai cari amici palestinesi". Richiesto di
una simile "Canossa", Cristiano avrebbe dovuto (ammesso che
non l'abbia fatto) avvertire i suoi referenti Rai a Roma della minaccia
che gli stava arrivando addosso. Passo
2) la complicità che traspare da quella lettera furbetta ("Scrivicela, la teniamo per noi per tacitare i duri dell'organizzazione") è molto inquietante. Come può un giornalista serio affermare che la sua testata si è sempre attenuta alle disposizioni dell'Autorità Palestinese? Se si fosse trovato davanti alla scena del linciaggio, su disposizione dell'Autorità Palestinese, Cristiano avrebbe ordinato al suo operatore di spegnere la telecamera? 3) Il costume RAI che emerge dirompente da quella
missiva. Che risponde alla solita logica della spartizione: nella zona
più calda del Medioriente la Rai ha due corrispondenti. Uno (Accardi)
per seguire gli israeliani e l'altro (Cristiano) per seguire
i Palestinesi. Una forma di lottizzazione anche questa? Cerchiamo
di non essere ipocriti: la doppia e ben
Quando un inviato o un corrispondente che si muovono in zone di
guerra indossano una divisa, una qualsivoglia divisa, hanno già
gettato alle ortiche l'unica che dovrebbero indossare: quella del giornalista.
Stavano per firmare la pace quando sono insorti. Che significhi che non la vogliono la pace? E non tiratemi fuori la stupidaggine della passeggiata di Sharon. Sharon e' andato legittimamente sulla spianata del Tempio, passeggiata concordata con i palestinesi. La sua era una provocazione politica a Barak che stava per dare quel luogo Sacro ANCHE agli ebrei ai palestinesi. E guerra fu. Gli israeliani non hanno mai smesso di trattare nemmeno quando hanno ammazzato 7 bambine in gita scolastica, nemmeno quando saltavano gli autobus con centinaia di morti, nemmeno quando i kamikaze si facevano saltare in aria nei bar o nelle strade di Israele. Se non capite la situazione e continuate a difendere chi da sempre provoca e ammazza gli israeliani (vogliamo fare la conta dei morti?) significa che non avete capito niente. E secondo voi, cosa dovrebbe fare un esercito di fronte a una guerra vera e propria organizzata metodicamente da Arafat che manda il suo popolo a farsi ammazzare apposta, visto che non gliene frega niente di quelli che muoiono? Conoscete un esercito che andrebbe a portare garofani mentre si
becca in faccia le bombe molotov, le taniche di olio bollente (che brucia)
e le pallottole? Stavano per avere tutto e hanno fatto scoppiare la guerra,
a Parigi il terrorista ha mollato tutti e se ne e' andato via, a Sharm
el Sheik hanno firmato non si sa cosa visto che stanno continuando
come prima. Quello che vogliono e che continuano a dire, e lo dice il popolo
disarmato che voi difendete, e' distruggere Israele per l'eternita'.
Non bastava la Gad-novela e quelle storie da gossip da giornalismo di serie D (amatori). A proposito che fine ha fatto tutto il polverone sollevato dalla bustarella (finta) agitata in diretta da Gad? Che fine hanno fatto quelle accuse? Già nel dimenticatoio come sempre? Speriamo di no.. Tornando all'ultima polemica. Perché Mentana attacca sempre la Rai, senza la quale non sarebbe diventato nessuno... vero Chicco? Forse perché lui continua a perdere la battaglia dell'audience e non trova altri mezzi per attaccare il Tg di Mamma Rai (io guardo il Tg5, figurati lo sfogo caro Bds)? Forse perchè dopo nove anni di vita nel privato sente tanta nostalgia di tornare a guadagnare soldi e audience nel pubblico, ma invece che riprenderselo la Rai gli soffia il caro Sposini (salvo poi "rivenderlo" a Mediaset,,, peggio della Legge Bosman del calcio mercato). Ci spieghi Mentana tutto questo tourbillon che ha provocato. Per il resto, credo che Cristiano abbia sbagliato. Sarà pure un inviato con tanto di gradi conquistati sul campo ma non è certo il Giornalista, quello che può (chi può farlo se non Lui, Cristo) prendere in mano una categoria e difenderla da un'altra appartente... Credo poi che Mentana abbia ri-sbagliato a tirar sempre fuori la
solita guerra. Credo che Celli continui ripetutamente a sbagliare come
sta facendo da qualche mese a questa parte: il capo-padrone della Rai da
vero boss che fa? Richiama a se' il figliol prodigo reo di aver parlato
a nome della comunità dei giornalisti tutti. Chissà che fine
farà 'sto Cristiano d'un uomo, pardon giornalista. Chissà
che non fondi un nuovo quotidiano con Gad?
Sta di fatto che con la rimozione di Riccardo CristianoIsraele
si è liberata di un cronista scomodo. E sta di fatto che secondo
il rapporto di una associazione americana presentato proprio in questi
giorni, il governo israeliano e le autorità militari occupanti condizionano
pesantemente il lavoro dei giornalisti, non meno dell'Autorità
Palestinese.
E non a caso, purtroppo, non spiega perche' ha scritto quelle fregnacce incredibili per chiunque (non solo per un giornalista): noi della rai siamo onesti, non come gli altri (...), noi della Rai ci atteniamo alle regole dell'Autorita' palestinese e via bestemmiando. Avesse detto: mi hanno minacciato, ho avuto paura, avrebbe tutta la solidarieta' mia e, penso, della maggioranza della gente di buon senso. Ma su quelle fregnacce non ha fornito una sola spiegazione. Che delusione. Ginettaccio
E ancora di più rimango di sasso qando leggo il contenuto di una lettera delatoria e infame, scritta ai giornali arabi per giustificarsi da uno che per ironia del destino si chiama anche Cristiano, che rischia di provocare la morte dei coraggiosi giornalisti del TG4, cioè la concorrenza, veri eredi della tradizione da corrispondenti di guerra del povero Antonio Russo. E soprattutto, a monte di queste polemiche, lo vogliamo dire, sì o no, che Israele è l'unico stato democratico nel Medio Oriente, circondato da paesi con dittatori a carico che ospitano e incoraggiano il terrorismo internazionale? Mi si dia anche dello sporco sionista (sarebbe una medaglia e non un insulto), ma è veramente imbarazzante seguire gli inviati Rai nei loro ragionamenti da Remondinovich del Medio Oriente. La vulgata è che la colpa di tutto l'attuale casino sarebbe di Sharon che si è fatto una passeggiata sulla spianata delle moschee. Per non parlare di quei tre soldati israeliani che, avendo sbagliato
strada, sono stati fatti, "logicamente", a pezzi dai palestinesi,
senza trovare ostacoli da parte della polizia di Arafat che pure
li aveva arrestati. Ma se un palestinese si fosse andato a fare una passeggiata
vicino al Muro del Pianto o se qualche soldato di Arafat si fosse perso
a Gerusalemme Ovest, sarebbero successe le stesse cose?
Anzi diciamola tutta: l'antisionismo è il grimaldello "politically
correct" attraverso cui la sinistra può estrinsecare il proprio
antisemitismo. E anche la "jena" del "Manifesto" rischia
di essere un esemplare "ridens" con le proprie lacrime da coccodrillo.
Giovanni "Dagli all'ebreo. Il linciaggio continua sui media di sinistra di Francesca Mambro e Valerio Fioravanti Giovedì mattina guardavamo su Libero le foto da Israele. Avevano messo affiancate le due versioni di una stessa identica foto: una pubblicata dal Corsera, l'altra dal Manifesto. Da quella del Manifesto era sparito un palestinese che tirava sassi agli israeliani, e sembrava che gli israeliani rispondessero belluinamente nei confronti di gente inerme. Sembrava proprio quella cosa strana che faceva Stalin: man mano che faceva ammazzare gli oppositori ordinava anche che venissero cancellati dalle foto delle cerimonie pubbliche in cui comparivano accanto a lui. E siccome il mondo è piccolo e pieno di coincidenze, tutti adesso parlano del Grande Fratello, ma quasi nessuno ricorda alle giovani generazioni di teleutenti impiccioni che in origine "il Grande Fratello" era il meccanismo staliniano descritto da Orwell in "1984", dove un ufficio apposito riscriveva continuamente i libri di storia per adattarli alle esigenze del potere. Che al Manifesto cancellino i lanciatori di sassi palestinesi per far sembrare più cattivi gli israeliani è tutto sommato normale, così come era stato normale nei giorni precedenti che l'improvvido Remondino dai tre giornali Rai ci dicesse che Milosevic smetterà di fare il presidente della Serbia e si accontenterà di fare politica con il partito Yol... già, il partito Yol di Milosevic, partito di maggioranza relativa... ma quando ce lo dicono quelli della Rai che il partito Yol è il Partito comunista serbo? No, non si può dire che Milosevic è un comunista. Venerdì sera appena finito di mandare l'ultima e-mail della giornata alla sede radicale di New York siamo passati davanti al televisore che è giù nel salone delle conferenze stampa, e due vecchi militanti appassionati di letteratura stavano armeggiando con il videoregistratore, tutti contenti di aver catturato dal Tg1 un bel servizio sul nuovo premio nobel cinese. Francesca voleva sapere se per caso era Acheng, quello della trilogia dei re, il re degli scacchi, il re degli alberi, il re dei bambini. No, il servizio diceva che era tal Gao Xinjian, e spiegava che era un "dissidente del regime di Pechino", e dopo una trentina di secondi ripeteva che viveva da non so quando in esilio a Parigi essendo stato perseguitato dal "regime di Pechino". Buffi quelli del Tg1, tre giorni prima non si ricordavano che il regime di Belgrado era comunista, e adesso non si ricordavano che anche a Pechino il regime si chiama comunista. Povero dissidente, lo facevano quasi sembrare scemo a voler essere in dissenso con un governo tanto dolce e democratico come quello di Pechino. Ma non facevamo in tempo a trovare delizioso il giovane scrittore che concedeva la sua prima intervista ancora vestito con le pantofole, che il videoregistratore armeggiato maldestramente trasmetteva il servizio precedente, quello sul linciaggio di due soldati ebrei, che poi si scoprirà erano tre. Cavolo, ma come è possibile che mandino in onda una cosa tanto orribile all'ora di cena dopo che dieci giorni fa per mezza immagine sfocata di un pedofilo volevano fucilare mezza Rai? Come è possibile che questi poveri ebrei possano essere massacrati quasi in diretta davanti a mezzo mondo e nessuno trovi qualcosa da ridire? Ma eccoli i tigiunisti, eccoli che continuano, un servizio sul padre di un ragazzo palestinese ammazzato durante gli scontri, un ragazzo di dodici anni che se il padre gli avesse voluto bene davvero se lo sarebbe tenuto a casa, e invece eccolo lì a minacciare, che lui ha altri sei figli, ed è disposto ad "immolarli" tutti per la guerra contro Israele... pensate forse che la giornalista (che credevo sapesse fare solo "Uno Mattina", stesse lì tranquilla? Oh no, aveva la sua bella kefiah palestinese al collo, un magnifico e vistoso segno di solidarietà verso il popolo palestinese, che incidentalmente aveva appena trucidato davanti alle telecamere tre poveri soldati... uno dei vecchietti che era lì con noi ha suggerito che forse la kefiah se l'era messa per passare inosservata durante gli scontri... ma figuriamoci se i giornalisti della Rai partecipano agli scontri! Quelli stanno belli che rintanati, e mettono il naso fuori solo quando è tutto finito. E poi che c'entra, con lo stesso principio allora quando uno va a intervistare i naziskin dovrebbe mettersi una svastica al collo così è "meglio accettato"? Brava inviata speciale, intervista il parente della vittima palestinese, mostragli la tua solidarietà militante con la sciarpa a quadri bianchi e neri, e dimenticati di parlarci dei parenti delle vittime israeliane. A notte guardando la Cnn ho scoperto che uno dei soldati è stato ucciso in diretta telefonica, con la moglie dall'altra parte del cellulare che si è sentita dire da un eroico palestinese "Signora, stiamo massacrando tuo marito"... chissà forse la nostra inviata Rai non aveva la mise giusta per andare a intervistare anche la signora. La Cnn mi ha spiegato anche un'altra cosa: che il bombardamento israeliano è avvenuto dopo aver dato un'ora di preavviso perché il commissariato di polizia dove erano stati massacrati i soldati venisse sgombrato, e difatti dentro non c'era nessuno, solo qualche comparsa nascosta dietro la prima porta, gente che è uscita di corsa per fare la scena davanti alle telecamere, che chissà com'è stavano proprio lì pronte a riprendere il bombardamento. Forse ho capito male, a notte fonda forse mi è sfuggita una frase in inglese... abbiamo controllato la mattina dopo sui giornali, e solo da un paio di parti abbiamo trovato evidenziato che in effetti è consuetudine degli israeliani fare questo tipo di azioni ritorsive, ma ogni volta danno congruo anticipo perché non ci siano vittime. Secondo la maggior parte dei giornali se uno non stava più che attento sembrava quasi che prima avessero cominciato gli israeliani a bombardare, e poi per ritorsione i palestinesi avessero linciato tre esponenti di un tanto sanguinario esercito. Andiamo a controllare i telegiornali dell'ora di pranzo ed eccoli lì i soliti tipi della Rai, e il Tg3 ci spiega proprio che sono stati gli israeliani a cominciare con il loro bombardamento indiscriminato, e i poveri palestinesi esasperati hanno leggermente ecceduto nella ritorsione. Ma che bravi. Ma non sono gli stessi giornalisti che appena un deficiente di naziskin fa mezza svastica con una bomboletta di vernice gridano al ritorno del Terzo Reich e al pericolo polista in Europa? Perché se uno di destra è minorato mentale e fa le svastiche sul muro si vanno a intervistare politologi e rabbini di tutto il mondo, se invece a massacrare qualche ebreo sono i palestinesi progressisti va tutto bene, e anzi hanno pure ragione? Chi era quel mascalzone di ebreo che si è permesso di attraversare una piazza di Gerusalemme che si chiama "Spianata delle moschee", chi era quel tal Ariel Sharon, un provocatore, un reazionario, un falco assetato di sangue! Una volta gli ebrei li volevano chiudere nei ghetti, speravamo che quei tempi fossero finiti, ma evidentemente quando si tratta di israeliani c'è ancora un sacco di gente che pensa che non possano circolare liberamente per le loro città, che certi quartieri debbano essere a loro preclusi, e che abbiano ragione i palestinesi se li prendono a sassate. Questo hanno detto quasi indistintamente tutti i mass-media italiani: seppure con toni diversi, tutti a ripetere il ritornello che la reazione palestinese era comprensibile vista la provocazione della destra israeliana. Incredibile, non solo vogliono rimettere gli ebrei nel ghetto, ma addirittura vogliono farlo nel loro paese, a questo punto gli ebrei dovrebbero sentirsi razza inferiore addirittura dentro Israele. Questa cosa è veramente strana, assurda. Andremo a controllare il videoregistratore, forse è solo uno scherzo, forse sono quei due vecchietti che hanno ingarbugliato i nastri, altrimenti non si spiega".
Il primo sul Corriere e il secondo sul Sole ci dicono:
Io sono sicuro che stare in zona di guerra è pericoloso(ma anche ad Acerra, credetemi), però se tutti gli altri giornalisti del mondo sono rimasti, perchè solo Rai e Mediaset se ne sono andate? Ok la collega del tg4, ma gli altri? Che scoop avevano fatto? Vi pare serio? Diteci se sono stati minacciati tutti quanti: ma vi pare? Pure quello del gr1? Mi sembra un po' strano. Un' ultima questione: leggendo Ferrari e Tramballi
non ho letto il nome dell'inviato del tg5 che Mentana ha ritirato da Israele
e Territori occupati: chi era l'inviato?
Matteo Matzuzzi (telespettatore/navigante di 14 anni) P.S. = Complimenti al BDS e al Direttore del Tg5 Mentana per il suo operato in questi "quasi" nove anni di Tg5.
Se l'inviata fosse stata, per esempio, a Medellin, e avesse contribuito a riconoscere e far arrestare 8 grandi spacciatori il direttore l'avrebbe lasciata a lavorare lì-dopo aver diffuso nome ,cognome E FOTO della collega e magari indirizzo dell'albergo in Colombia? - Enrico Mentana è stato obbligato dalla vergognosa missiva di Cristiano a ritirare un giornalista o più ,che "in Israele e nei Territori Occupati il tg5 ha inviato". Ma il tg5 non mi pare proprio avesse NESSUN INVIATO in Israele e nei Territori Occupati: se non aveva un inviato, e non aveva alcuna corrispondente - l'ha ammesso lui stesso nella replica che avete pubblicato - da cosa è stato danneggiato il tg5? Chi ha "ritirato"? - Zaccaria e Celli: ma al di là delle polemiche provocate dall'incredibile Cristiano, qualcuno si è chiesto come mai a Ramallah, quella maledetta mattina, nessun vostro dipendente (TG3, TG1, TG2,G R,inviati, corrispondenti) fosse lì a lavorare accanto ad Anna Migotto? Erano tutti in ospedale a curare l'occhio...di Cristiano?
E per finire: nella sfortuna di avere male all'occhietto Cristiano è
ancora più sfigato: se a Jaffa glieli avessero colpiti tutti
e due (ma senza far troppi danni ,eh) l'altra sera non avrebbe potuto scrivere
una lettera vergognosa...e la tv italiana potrebbe continuare a lavorare
in Israele e Palestina. Peccato...
Alessandro
Grifo |