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A seconda dei popoli che studiavano il cielo, nei secoli a questa pallida costellazione è stata attribuita l'immagine di un solo pesce oppure di due. Con il fiume Eufrate come scenario, il mito degli antichi Babilonesi passò in eredità agli antichi Greci ed in seguito venne acquisito dai Romani.
La leggenda è legata ai nomi di Afrodite (Venere) e del figlio Eros (Cupido), che furono inseguiti dal mostro Tifone durante la lotta per la supremazia tra Dei e Titani. Tifone, figlio di Gea (la madre terra) e Tartaro (il dio dell'oltretomba destinato ai malvagi), era un mostro dalle 100 teste, dalle cui bocche e occhi uscivano fiamme devastanti.
Seguendo il volere della madre Gea, egli volle far guerra agli dei dell'Olimpo, ma Pan (Fauno) avvisò gli dei e poi si trasformò, gettandosi nel fiume, in pesce-capra. come rappresentato nella costellazione del Capricorno. Anche Afrodite e suo figlio cercarono di salvarsi e, per sfuggirgli, si tramutarono in pesci e nuotarono lontano dopo essersi legati per la coda in modo da non separarsi.
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