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Già identificata come toro dai Caldei, oltre 5000 anni fa, questa costellazione rappresenta la parte anteriore di un toro che emerge tra le onde.
Nell’epoca classica, infatti, si racconta come Zeus (Giove), vista la straordinaria bellezza di Europa, figlia di Agenore re di Fenicia, si fosse invaghito di lei. Un giorno, per avvicinarla e rapirla assunse l'aspetto di un toro e si mescolò alle mandrie di Agenore. La ragazza, che giocava ignara sulla riva, venne attratta dal maestoso toro bianco che pascolava mansueto.
Al suo avvicinarsi, il toro le si inginocchiò, davanti e la fanciulla gli salì sulla sua schiena per intrecciargli una ghirlanda di fiori intorno alle corna.
Non appena si fu sistemata sul suo dorso l'animale balzò in piedi e corse verso il mare nuotando verso Creta, dove Zeus riprese il suo aspetto e le dichiarò il suo amore facendo di Europa la sua amante. Uno dei loro figli, Minosse, divenne poi re dell'isola e fece costruire il palazzo di Cnosso dove si tenevano giochi di abilità con i tori. Fin dall'antichità il toro è stato venerato come simbolo di forza e fertilità, e come tale permea con la sua presenza numerose culture.
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