L'indissolubile legame
tra l'uomo e il territorio, tra le forme dell'insediamento e
l'ambiente naturale in cui è inserito, trovano nell'abitato e
nell'ambito territoriale del cantone di Siligo una compiuta
simbiosi.
Il centro,
caratterizzato dalla chiesa parrocchiale di S.Vittoria, si svolge
alle pendici occidentali del Monte S.Antonio, propaggine
settentrionale del massiccio del Monte Pelao, che costituisce
insieme alla limitrofa imponente emergenza del Monte Santo una
delle caratteristiche orografiche di maggior rilievo dell'intera
zona. Entrambe le alture si prestano ad escursioni che con sentono
di fondere insieme il fascino di una natura intatta c la
riscoperta di significativi lembi del comune patrimonio culturale.
Tanto sul Monte
S.Antonio quanto sul Morite Santo, infanti, importanti vestigia
archeologiche testimoniano la presenza umana nell'arco dei
millenni. 11 Monte S.Antonio, la cui area è in procinto di essere
reso fruibile, fu sede di un importantissimo santuario nuragico
avente con sicurezza un'ampia valenza territoriale. Le indagini
archeologiche hanno evidenziato la presenza di un pozzo sacro
circondato da un cortile lastricato, edifici templari, due nuraghi
e numerose strutture relative all'insediamento annesso.
Analogamente il Monte
Santo, un brande tavolato dalla caratteristica forma troncoconica,
fu sede della più antica attestazione monastica benedettina in
Sardegna costituita dalla chiesa dedicata ai SS. Elia ed Enoch,
edificata nella seconda metà dell'XI secolo, sui resti di un
edificio religioso preesistente. Essa è considerata la più
antica manifestazione sarda tra quelle a due navate.
Alle pendici del Monte
Santo è ubicata la chiesa di S.Maria di Bubalis, conosciuta anche
con 1'appellativo di Nostra Signora di Mesumundu; si tratta di un
edificio realizzato in filari di piccoli blocchi basaltici
alternati a mattoni di età romana riutilizzati, che consta di un
corpo cilindrico centrale coperto a volta cui sono annesse tre
absidi su tre lati e un vano rettangolare sul quarto. La chiesa
costituisce uno degli esemplari più antichi dell'architettura
religiosa altomedievale nell'Isola e venne edificata nell'area di
un preesistente insediamento di età romana.
A breve distanza
sorge la seicentesca chiesetta campestre dedicata a S.Vincenzo
Ferrer, dalla tipica facciata a capanna e dai robusti
contrafforti, tuttora sede di una forte devozione popolare. |