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13 Marzo: Annulla il trattato per ridurre le emissioni di CO2.

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13 Marzo: Annulla il trattato per ridurre le emissioni di CO2.

Bush straccia l’accordo sui gas nocivi
Schiaffo a Europa e Giappone: il Protocollo di Kyoto è defunto

Maurizio Molinari
corrispondente da NEW YORK -La Casa Bianca non si considera più vincolata dal Protocollo di Kyoto sulla difesa dell’ambiente dalle emissioni di gas nocivi ed ha dato mandato al Dipartimento di Stato di «studiare soluzioni alternative» da illustrare alla prossima riunione del Gruppo di Kyoto prevista a luglio a Bonn.
«Kyoto è defunto, se europei e giapponesi vogliono raggiungere un’intesa con noi devono abbandonare il Protocollo e pensare ad un approccio diverso»: con queste parole Christie Todd Whitman, capo dell’Agenzia per la Protezione dell’Ambiente, ha annunciato la decisione di Bush. Con questo passo la Whitman tenta di sopravvivere alla sua sconfitta politica.  Fu lei infatti a recarsi alla riunione del G8 a Trieste per rassicurare i partner sull’adesione ai principi di

13 Marzo: Annulla il trattato per ridurre le emissioni di CO2.

20 Marzo: Ritarda l'abbassamento dei livelli di arsenico tollerabili per l'acqua potabile.

26 Marzo: Annulla il "Diritto di sapere" a riguardo degli impianti chimici.

28 Marzo: Fa ritirare gli Stati Uniti dal trattato di Kyoto contro il surriscaldamento del pianeta.

9 Aprile: Taglia i fondi per la ricerca sulle fonti di energia rinnovabili.

9 Aprile: Taglia i fondi per il programma di riserva naturale delle Wetlands.

9 Aprile: Finanzia la ricerca di petrolio nel parco-naturale Artico.

9 Aprile: Preme affinchè venga eliminato il fondo per le specie in via d'estinzione.

12 Aprile: Sospende il rapporto-diossina.

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Kyoto e fu sempre lei, il 6 marzo, a scrivere a Bush una nota per fargli presente che il rispetto del Protocollo era una «questione di credibilità internazionale e grande interesse interno» per gli Usa.

Ma nell’Amministrazione si è trovata isolata: il Segretario al Tesoro, Paul O’Neill, è stato l’unico che l’ha sostenuta. In meno di trenta giorni il vicepresidente Dick Cheney, capo della task force sull’energia, affiancato dal ministro dell’Energia, Spencer Abraham e dal Segretario al Commercio Don Evan, hanno spinto il presidente Bush prima a fare marcia indietro dall’impegno assunto in campagna elettorale a ridurre l’emissione di diossido di carbonio ed ora a dichiarare lettera morto l’accordo di Kyoto del 1997. I giganti dell’industria del carbone e del petrolio cantano vittoria. Entro i primi cento giorni di presidente Bush hanno centrato il loro obiettivo.

http://www.axiaonline.it/2001/Rassegna_stampa/marzo_2001/rassegna_stampa0329.htm

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