Storia: Medio Persia

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Grecia

 Alessandro Magno
 
figlio di Filippo II di Macedonia e di sua moglie Olimpiade, nato a Pella nel 356 a.E.V.

Poco più che 20enne, due anni dopo essere asceso al trono in seguito all’assassinio del padre, Alessandro si accinse a conquistare il mondo.  Questo giovane ma audace stratega impiegava un esercito relativamente piccolo, la falange, schierandolo in formazione serrata, tattica introdotta da suo padre e che Alessandro rese efficientissima. Invece di inseguire i persiani in rotta dopo due vittorie decisive riportate in Asia Minore (la prima presso il fiume Granico e la seconda nella pianura di Isso, dove il grande esercito persiano, ritenuto forte di mezzo milione di uomini, venne sbaragliato), Alessandro rivolse l’attenzione alla città insulare di Tiro.  Alessandro si servì dei detriti dell’antica città continentale, distrutta anni prima da Nabucodonosor, per costruire una strada rialzata lunga 800 m e raggiungere così la città insulare. Nel luglio del 332 a.E.V. gli attacchi della sua flotta e delle sue macchine da guerra ridussero in rovina quell’orgogliosa signora dei mari. Gerusalemme invece gli aprì le porte arrendendosi e, secondo Giuseppe Flavio (Antichità giudaiche, XI, 337 [viii, 5]). In Egitto,  fu accolto come un liberatore. Là fondò la città di Alessandria, il centro culturale dove fu prodotta la Settanta greca. Lasciato l’Egitto, Alessandro tornò in oriente attraverso la Palestina e, con 47.000 uomini, sgominò presso Gaugamela il riorganizzato esercito persiano forte di 1.000.000 di uomini. In poco tempo Dario III venne assassinato da ex alleati, Babilonia si arrese e Alessandro si impadronì di Susa e Persepoli. Di là proseguì la sua campagna in India prima di ritornare in occidente.

Dopo le conquiste. Alessandro aveva grandiosi progetti per la ricostruzione di Babilonia, volendo farne la sua capitale, ma non li realizzò mai.  L’ambizione di Alessandro di ricostruire Babilonia non si concretò, non soltanto perché nel 323 a.E.V., a soli 32 anni, morì improvvisamente di malaria, aggravata dalla sua vita dissoluta. Durante la sua breve carriera Alessandro sposò Rossane, figlia di uno sconfitto principe della Battriana, e anche Statira, figlia di Dario III re di Persia. Da Rossane ebbe un figlio chiamato Alessandro (IV). E da una certa Barsine ebbe un figlio illegittimo, Eracle. Il suo impero venne  diviso fra i quattro generali di Alessandro: Seleuco Nicatore prese la Mesopotamia e la Siria; Cassandro la Macedonia e la Grecia; Tolomeo (figlio di Lago) l’Egitto e la Palestina; e Lisimaco la Tracia e l’Asia Minore. Le vittorie di Alessandro lasciarono il loro massimo segno nella storia diffondendo ovunque la lingua e la cultura greca. La lingua comune greca (koinè) divenne la lingua internazionale.

 
 
 

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