La lista seguente contiene solo una selezione di sonde che riguardano l'esplorazione planetaria. È ben lungi dall'essere completa (cfr. sotto per ulteriori dettagli). Gran parte di quanto segue è stato adattato da sci.space FAQ.
(altre informazioni dal NASA Spacelink)
La scorta di energia del Pioneer 11 è terminata. La sua ultima comunicazione con la Terra fu nel novembre 1995. Il Pioneer 10 è ancora funzionante (debolmente), ma non è più seguito con regolarità a causa dei tagli di bilancio. Gli ultimi dati ricevuti sono del 31 marzo 1997. Essi, primi tra le sonde, si stanno tuffando nello spazio interstellare.
In qualità di prime sonde a lasciare il nostro sistema solare, i Pioneer 10 & 11 portano un messaggio grafico nella forma di una placca d'oro anodizzato di 15 x 23 cm, imbullonata sulla struttura principale di ciascuna sonda.
(cfr. la Pioneer Project Home Page e altre notizie sul Pioneer 10 e sul Pioneer 11 dal NASA Spacelink; stato attuale dal NASA Ames)
(altre informazioni dal JPL e dal JPL)
(altre informazioni dal NASA Spacelink e dal NSSDC; un corso dall'UCLA)
L'ultima trasmissione di dati alla Terra dal Viking Lander 1 avvenne l'11 novembre 1982. I responsabili della missione al JPL tentarono senza successo di riprendere il contatto con il Viking Lander 1 per altri sei mesi e mezzo. L'intera missione terminò il 21 marzo 1983.
Una notazione curiosa: il lander del Viking 1 è stato denominato Thomas A. Mutch Memorial Station in onore dell'ultimo capo del gruppo preposto alla raccolta delle immagini. Il National Air and Space Museum di Washington è responsabile della custodia della Mutch Station Plaque, finché non sarà attaccata al lander da una spedizione umana.
(altre informazioni e una pagina web dal JPL)
Grazie a queste due sonde, la nostra conoscenza dei quattro pianeti giganti, dei loro satelliti e dei loro anelli, è diventata immensa. I Voyager scoprirono che Giove ha una complicata dinamica atmosferica, fulmini e aurore. Furono scoperti tre nuovi satelliti. Due delle sorprese più grandi furono che Giove ha degli anelli e che su Io ci sono vulcani solforosi in attività, con grossi effetti sulla magnetosfera di Giove.
Quando le due sonde raggiunsero Saturno, scoprirono più di 1000 anelli e 7 satelliti, compresi i previsti satelliti "pastori" che mantengono stabili gli anelli. Le condizioni meteorologiche erano tranquille al confronto di quelle di Giove: una serie di correnti molto poco variabili (è noto un ciclo di 33 anni di una grande macchia bianca). L'atmosfera di Titano apparve nuvolosa. L'aspetto di Mimas fu davvero sorprendente: un grande cratere da impatto lo faceva apparire come la Stella Morta. Ma la vera sorpresa fu l'aspetto degli anelli: trecce, occhielli e raggi erano tanto inaspettati quanto difficili da spiegare
Al contrario di Urano, Nettuno apparve più attivo dal punto di vista meteorologico, presentando numerose formazioni nuvolose. Gli archi negli anelli si rivelarono essere chiazze luminose di un anello. Vennero scoperti due altri anelli e sei ulteriori satelliti. Si scoprì che anche l'asse magnetico di Nettuno è obliquo. Tritone sembrò simile ad un melone con geysers (che cosa c'è di liquido a 38 K)
Se non succedono incidenti imprevisti, dovremmo essere in grado di mantenere i contatti con entrambi i Voyager almeno fino all'anno 2030. Tutte e due le sonde hanno una scorta di idrazina: si calcola che il Voyager 1 ne avrà abbastanza fino al 2040 e il Voyager 2 fino al 2034. Il fattore limitativo è rappresentato dai RTG (generatori termici a radioisotopi), giacché l'energia di tali generatori sta lentamente diminuendo ogni anno. Entro il 2000 non ci sarà abbastanza energia per gli strumenti UVS (spettrometri ultravioletti). Entro il 2010 l'energia sarà diminuita al punto che non tutti gli strumenti potranno essere accesi nello stesso istante. Allora entrerà in azione un progetto di risparmio energetico, che alternerà l'accensione dei vari strumenti. Con questo sistema le sonde potranno durare per altri 10 anni, poi l'energia sarà insufficiente per mantenerle in vita.
(cfr. la Voyager Project Home Page dal JPL; un'altra bella "home page" al NSSDC; giornale degli eventi e pagina web dal JPL; Informazioni generali dal NASA/ARC)
Nell'aprile 1990 Giotto venne riattivata. Tre dei suoi strumenti erano perfettamente funzionanti, quattro erano in parte danneggiati ma utilizzabili, i rimanenti, compresa la telecamera, erano fuori uso. Il 2 luglio 1990 la sonda passò vicino alla Terra e fu inviata con successo verso la cometa Grigg-Skjellerup, che incontrò il 10 luglio 1992.
(altre informazioni dal NSSDC)
I responsabili della missione hanno tuttavia ripreso il controllo della sonda. Si sta pensando cosa potrà fare in futuro.
(per altre informazioni, vedi la Clementine Mission Home page dall'USGS e la Clementine page dal NASA PDS o The Clementine Mission dal LPI)
(altre informazioni, una pagina web e un'altra pagina web dal JPL; giornale degli eventi dal NSSDC)
Entrambi i Voyager stanno utilizzano i loro spettrometri ultravioletti per mappare l'eliosfera e studiare il vento interstellare. I rilevatori di raggi cosmici stanno osservando gli spettri dei raggi nella zona esterna dell'eliosfera.
Voyager 1 ha superato il Pioneer 10 e ora è l'oggetto creato dall'uomo più lontano nello spazio.
(altre informazioni dal JPL)
Durante il suo viaggio verso Giove, Galileo ha già inviato a Terra le prime immagini di due asteroidi, 951 Gaspra e 243 Ida. Dal suo punto di osservazione privilegiato, ha inoltre raccolto le immagini dell'impatto della Cometa SL9 su Giove.
Gli sforzi per aprire la High Gain Antenna, che si è inceppata, sono essenzialmente cessati. Con la sua Low Gain Antenna, Galileo trasmette i dati a circa 10 bit al secondo. Il JPL ha sviluppato un piano di rinforzo usando le possibilità offerte dalle antenne riceventi del Deep Space Network e sfruttando la compressione di dati sulla sonda (una sorta di JPEG per le immagini, compressioni senza perdite di dati per gli altri strumenti). Ciò dovrebbe permettere a Galileo di raggiungere con la Low Gain Antenna all'incirca il 70% dei suoi originari obiettivi scientifici. Il monitoraggio della meteorologia gioviana, che richiede grandi immagini, sarà l'attività che soffrirà di più a causa di questo intoppo.
Programma Galileo (tempo UTC) ---------------- 18/10/89 - Lancio dallo Space Shuttle 09/02/90 - Passaggio vicino a Venere **/10/90 - Trasmissione dati raccolti su Venere 08/12/90 - Primo passaggio vicino alla Terra 01/05/91 - Apertura della High Gain Antenna (se avesse funzionato) 07/91 - 06/92 - Primo passaggio della Cintura degli Asteroidi 29/10/91 - Passaggio vicino all'asteroide Gaspra 08/12/92 - Secondo passaggio vicino alla Terra 05/93 - 11/93 - Secondo passaggio della Cintura degli Asteroidi 28/08/93 - Passaggio vicino all'asteroide Ida 13/07/95 - Separazione della sonda atmosferica 20/07/95 - Manovra di deviazione della sonda orbitante 07/12/95 - Incontro con Giove 27/06/96 06:30 - Ganimede-1 06/09/96 19:01 - Ganimede-2 04/11/96 13:30 - Callisto-3 06/11/96 18:42 - Europa-3A (volo "non designato" @32,000 km sull'orbita di Callisto-3) 19/12/96 06:56 - Europa-4 20/01/97 01:13 - Europa-5A (volo @27,400 km durante una congiunzione solare counta per la gravità, non per la scienza) 20/02/97 17:03 - Europa-6 04/04/97 06:00 - Europa-7A ("non designato" @23,200 km sull'orbita di Ganimede-7) 05/04/97 07:11 - Ganimede-7 06/05/97 12:12 - Callisto-8A ("non designato" @33,500 km sull'orbita di Ganimede-8) 07/05/97 15:57 - Ganimede-8 25/06/97 13:48 - Callisto-9 26/06/97 17:20 - Ganimede-9A ("non designato" @80,000 km sull'orbita di Callisto-9) 17/09/97 00:21 - Callisto-10 09/11/97 21:47 - Europa-11 (altri dettagli)La prosecuzione della missione Galileo è stata approvata. Se tutto va bene, passerà altri due anni concentrando la sua attenzione soprattutto su Europa.
(Education and Public Outreach (immagini!); Galileo Home Page; Galileo Probe Home Page e altre informazioni dal JPL; newsletter; pagina web; NSSDC page; primi risultati della Sonda Galileo dal JPL, dall'ARC e dal LANL)
È stato denominato così in onore dell'astronomo americano Edwin Hubble.
Moltissime altre informazioni sull'HST e immagini sono disponibili allo Space Telescope Science Institute. Le ultime immagini dell'HST sono messe in rete regolarmente. (Qui c'è una breve storia del progetto HST. E ci sono anche alcune altre informazioni sull'HST al JPL.)
(Home Pages di Ulysses dal JPL e dall'ESA; un giornale degli eventi dal JPL; altre informazioni dal JPL)
Il principale obiettivo scientifico della missione è misurare la massa, la velocità e l'energia del vento solare che entra nella zona di spazio della Terra. Sebbene molto sia già stato appreso sulla natura generale di questo enorme flusso grazie alle precedenti missioni spaziali, è tuttavia necessario avere una grande quantità di informazioni dettagliate da vari punti strategici dello spazio attorno alla Terra, prima che gli scienziati possano comprendere i modi in cui l'atmosfera del nostro pianeta risponde ai cambiamenti nel vento solare.
Il lancio si contraddistingue anche perché è la prima volta che uno strumento russo vola su una sonda americana. Lo spettrometro a raggi gamma della Konus, fornito dallo Ioffe Institute, Russia, è uno dei due strumenti sulla Wind che studieranno le emissioni di raggi gamma cosmici, piuttosto che il vento solare. A bordo c'è anche uno strumento francese.
All'inizio, il satellite avrà un'orbita a forma di otto intorno alla Terra, con l'assistenza del campo gravitazionale della Luna. Il suo punto più lontano dalla Terra sarà a 1.600.000 km e quello più vicino a 29.000 km.
Più tardi, la sonda Wind sarà immessa su una speciale orbita nella controcorrente di vento solare che si riflette dalla Terra, giungendo a quella particolare distanza che permetterà al satellite di rimanere sempre tra la Terra e il Sole (a circa 1.500.000 - 1.690.000 chilometri dalla Terra).
Lanciato il 17 febbraio 1996 a bordo di un razzo Delta 2, la sonda NEAR dovrebbe arrivare in orbita attorno all'asteroide 433 Eros nel gennaio 1999. Quindi sorvolerà questo corpo roccioso per almeno un anno, da un'altezza di 24 chilometri. Eros è uno dei più grandi e meglio osservati asteroidi la cui orbita attraversa quella terrestre. Questi asteroidi sono strettamente connessi con quelli, più numerosi, della "Cintura Principale", i quali orbitano intorno al Sole su un'ampia 'ciambella' tra Marte e Giove.
(NEAR Home Page; altre informazioni dal NSSDC; altre informazioni dalla John Hopkins University; Curriculum materials; altro dal JPL)
Il Mars Global Surveyor sarà una sonda in orbita polare intorno a Marte, disegnata per ottenere mappe globali della topografia superficiale, per rilevare la distribuzione dei minerali e per monitorare le condizioni meteorologiche.
Lanciato con un veicolo consumabile Delta II da Cape Canaveral, Florida, il 7 novembre 1996, la sonda si trova ora su un'orbita ellittica intorno a Marte. Durante l'anno, saranno accesi propulsori e sarà usata la tecnica dell'aerofrenatura, al fine di raggiungere un'orbita quasi circolare sopra i poli marziani. L'aerofrenatura, una tecnica provata dalla missione Magellan, usa la forza ostacolante dell'atmosfera per rallentare la sonda e portarla sull'orbita prestabilita: essa sarà un mezzo per ridurre la quantità di combustibile necessaria per raggiungere una orbita marziana bassa. Le operazioni di mappatura dovrebbero cominciare nel marzo 1999.
La sonda compirà un giro intorno a Marte ogni due ore, rimanendo in un'orbita "sincrona solare", che manterrà il Sole ad un certo angolo sopra l'orizzonte in ogni immagine: ciò permetterà alla luce pomeridiana di gettare ombre in modo tale da mettere in evidenza le formazioni della superficie. La sonda porterà inoltre una parte della strumentazione del Mars Observer e la userà per acquisire dati per un intero anno marziano, pari a circa due anni terrestri. Per ulteriori tre anni il Mars Global Surveyor sarà quindi usato come stazione di ripetizione per i segnali tra la Terra e le sonde orbitanti e i lander.
La partecipazione, la collaborazione e il coordinamento a livello internazionale contribuiranno a potenziare tutte le missioni del programma. I landers dei prossimi anni -- 1998, 2001, 2003 e 2005 -- metteranno a frutto l'esperienza del Mars Pathfinder, lanciato nel 1996. Piccole sonde orbitanti lanciate nel 1998 e nel 2003 avranno a bordo altri strumenti analoghi a quelli già portati dal Mars Observer e serviranno poi come stazioni di ripetizione per le missioni future.
La sonda Mars Global Surveyor sarà acquistata dall'industria attraverso un'asta pubblica. Il carico scientifico sarà il duplicato della strumentazione che era a bordo del Mars Observer: esso include una telecamera, uno spettrometro per le emissioni termiche, un oscillatore ultra-stabile, un altimetro laser, un magnetometro/riflettometro elettronico e un sistema di trasmissione.
Il Jet Propulsion Laboratory gestirà il progetto per la Solar System Exploration Division della NASA e stabilirà il piano della missione, guiderà la navigazione e condurrà tutte le operazioni. Per comunicare e ricevere dati sarà utilizzata un'antenna da 34 metri di diametro del Deep Space Network.
I costi stimati per il Mars Global Surveyor durante i 30 giorni successivi al lancio si aggirano sui 155 milioni di dollari.
(MGS Home Page dal JPL; Missioni programmate tra il 1996 e il 2003)
Gli obiettivi scientifici includono la conoscenza dell'entrata nell'atmosfera e la raccolta di immagini più o meno ravvicinate della superficie, con lo scopo generale di tracciare un profilo dell'ambiente marziano in vista di ulteriori esplorazioni. La sonda entrerà nell'atmosfera marziana senza rimanere in orbita intorno al pianeta e vi atterrerà con l'aiuto di paracadute, retrorazzi e airbag, compiendo nel frattempo misurazioni atmosferiche. La sonda sarà racchiusa da tre pannelli solari triangolari (perali), che si apriranno verso il terreno dopo l'arrivo.
Il Mars Pathfinder è stato lanciato il 4 dicembre 1996 ed è giunto con successo su Marte il 4 luglio 1997.
(informazioni e MPF Home Page dal JPL; altre informazioni dal NSSDC; imagini e comunicati stampa dal MSFC; Mars Watch, Linking Amateur and Professional Mars Observing Communities for Observational Support of the Mars Pathfinder Mission)
Inizialmente si era progettato un volo ravvicinato a qualche asteroide durante il viaggio, in maniera simile a quanto ha fatto la sonda Galileo con Ida e Gaspra: ma questo progetto è stato abbandonato al fine di ridurre i costi.
Uno degli aspetti più intriganti di Titano è la possibilità che la sua superficie sia in parte coperta da laghi di idrocarburi allo stato liquido, come risulta dai processi fotochimici registrati nelle zone alte dell'atmosfera. Questi idrocarburi, infatti, si condensano, formano uno strato nuvoloso e quindi dovrebbero precipitare sotto forma di pioggia. La sonda Cassini userà il radar di bordo per scrutare attraverso le nubi e stabilire se c'è del liquido sulla superficie. Alcuni esperimenti, effettuati sia dalla Cassini che dalla Huygens, cercheranno di scoprire i processi chimici che danno vita a questa atmosfera così particolare.
Date fondamentali della Missione Cassini ------------------------------------------- 15/10/97 - Lancio con un Titan IV/Centaur 26/04/98 - Fionda gravitazionale Venere 1 24/06/99 - Fionda gravitazionale Venere 2 18/08/99 - Fionda gravitazionale Terra 30/12/00 - Fionda gravitazionale Giove 01/07/04 - Arrivo presso Saturno 06/11/04 - Separazione delle sonde 27/11/04 - Huygens scende su Titano 25/06/08 - Fine della Missione Primaria
(Cassini Home Page dal JPL; Huygens Home Page; un'altra Cassini page dal JPL; altre informazioni dal JPL; dal NASA Spacelink; informazioni sul Doppler Wind Experiment di Huygens)
La sonda orbitante arriverà su Marte il 23 settembre 1999, mentre il lander atterrerà il 3 dicembre 1999.
Il lander si troverà vicino alla calotta polare meridionale; esso è equipaggiato con telecamere, braccia automatiche e strumenti per misurare la composizione del suolo marziano. Due piccole microsonde saranno al seguito del lander e penetreranno nel sottosuolo di Marte per rilevare la presenza di acqua ghiacciata.
Il carico scientifico del lander comprende il Mars Volatile and Climate Surveyor (MVACS), il Mars Descent Imager (MARDI) e un lidar atmosferico fornito dall'Istituto per la Scienza Spaziale dell'Agenzia Spaziale Russa. Ci sono poi un collettore di immagini stereografiche (eredità del Pathfinder); un sistema di rilevamento meteorologico; un braccio meccanico per la raccolta e la manipolazione dei campioni di suolo e per effettuare fotografie ravvicinate della superficie; e strumenti per l'analisi dei gas per determinare la natura e la quantità di materiale volatile nel suolo marziano.
Le immagini ottenute durante la discesa del lander verso la superficie serviranno per stabilire l'ambiente geologico e fisico circostante al punto di atterraggio. Il lidar atmosferico determinerà il contenuto di polvere nell'atmosfera marziana sopra il sito di atterraggio.
(Home Page; vedi anche Europa Ocean Explorer)
Pluto-Kuiper Express
Gli obiettivi scientifici comprendono: la definizione della geologia e della geomorfologia globali di Plutone e Caronte; la mappatura di entrambe le facce di ciascun corpo; la definizione dell'atmosfera di Plutone (tale atmosfera si sta congelando man mano che Plutone si allontana dal Sole: perciò partire presto e ridurre i tempi di volo sono i punti cruciali di questa missione). L'insieme della strumentazione, che pesa 7 chilogrammi, dovrebbe includere una fotocamera CCD, uno spettrometro IR, uno spettrometro UV e strumenti radio.
La sonda PFF dovrebbe essere la versione miniaturizzata delle attuali sonde di esplorazione del sistema solare esterno, rompendo in tal modo la tendenza verso le sonde complesse e costose come la Galileo e la Cassini.
C'è un articolo riguardo al PFF, scritto dai suoi progettisti, nel numero di settembre/ottobre 1994 di The Planetary Report, la newsletter bimestrale di The Planetary Society.
Il finanziamento per questo progetto è assai dubbio.
(altre informazioni dalla NASA; Pluto Express home page; Pluto Express Science)
Questa missione userà una nuova tecnologia di volo, compresa la propulsione elettrica, per mandare una sonda verso l'asteroide 4660 Nereus, sulla cui superficie rilascerà un rover costruito dal JPL, che ha le dimensioni di una scatola da scarpe. La sonda Muses-C farà anche esplodere alcune cariche nell'interno dell'asteroide, raccogliendo il materiale che ne fuoriuscirà e portandolo in capsule a Terra per sottoporlo ad analisi. La missione è programmata per il 2002.
Hermes è una missione congiuta di JPL e TRW. Se approvata, sarà lanciata nel 1999.