Il Santuario
Il culto popolare |
|||
Home Page Aiutateci Il Santuario Il Santo Religiosità & Spiritualità Gli Itinerari Gallery Archivio |
|||
Feste e tradizioni in onore di S. Antonio abate
Vogliamo segnalare una piccola parte delle tante manifestazioni legate al culto del Santo che hanno luogo in molte delle nostre regioni d'Italia, come a ricordarci la grande devozione di cui godette e gode tutt'ora questo Santo.
ABRUZZO: Villavallelonga (L'Aquila) Il 17 Gennaio per la festa del Santo sfilano i carri con antichi costumi e animali, dai cesti addobbati viene offerta la "panarda" dai bambini, in chiesa vengono distribuite fave e "panetta" mentre a sera suona la banda e esplodono i fuochi artificiali.
BASILICATA: Pignola (Potenza) La festa di S. Antonio a Pignola contiene tutti e due gli elementi del Santo Patrono: il fuoco e gli animali. Il fuoco, nella giornata del 16 Gennaio, viene acceso dando vita alla caratteristica "fanòja", nel piazzale antistante la Chiesa, alimentata da legna raccolta in un giro di questua. E' ancora abitudine dei devoti raccogliere e portare a casa un tizzone ardente o un po' di brace per protezione e devozione.Mentre il giorno 17 Gennaio è dedicata agli animali. Nella piazza del paese, in tempi ormai passati, tutti gli allevatori portavano animali di diverso genere alla benedizione del parroco. La concorrenza tra i mulattieri, presenti con i propri muli alla cerimonia, fece sì che alla benedizione degli "equini" facesse seguito una corsa di pochi chilometri, in tre giri per le vie del centro, su di un percorso accidentato, quasi proibitivo.La sfida ancora oggi è annualmente rinnovata. Dura pochi minuti ma è uno spettacolo folcloristico di generale gradimento.
CALABRIA: Roggiano Gravina (Cosenza) La festa di S. Antonio abate, protettore degli animali e degli agricoltori, risale alla fine del 1800. La statua del Santo ha hai suoi piedi un maialino, questo perchè vuole la tradizione del luogo che il venerato abate fosse " figlio di un massaio che allevava animali e in particolare maialini". I roggianesi tutti gli anni si recavano a Mottafollone, presso la Cappella rurale dedicata a S. Antonio Abate, per partecipare alla festa. Roggianesi e Mottafollonesi si contendevano il privilegio di portare a spalla la statua del Santo in occasione della processione. Un anno, per questo motivo, scoppiarono dei veri e prorpi tumulti tra le due popolazioni. In seguito a questo episodio i Roggianesi comprarono una statua del Santo e organizzarono da soli la festa del Santo che si celebra, ancora oggi, il 17 gennaio. Si teneva all'epoca la fiera degli animali nei pressi della Madonna della Strada. Molta gente ne approfittava per acquistare i maialini che allevavano per poi ucciderli a dicembre. Il 17 gennaio nella ricorrenza di questa festa si tiene una fiera (non di bestiame, abolita da anni ormai) nel centro del paese e si celebra una Santa Messa solenne in onore del Santo.
CAMPANIA: Cicciano (Napoli)
PUGLIA: Giovinazzo (Bari) A Giovinazzo il culto di S. Antonio ha un solido
pilastro popolare. Nella prima domenica successiva alla ricorrenza del Santo, che il
calendario celebra il 17 gennaio, si prepara una grande catasta di legno che, nel primo
pomeriggio, viene incendiata. Accanto ad essa vi si pongono a cuocere, negli originali
contenitori di creta detti "Pegnéte", le fave e i ceci.
LOMBARDIA: Saronno (Varese) Di antichissima data, questa festa ha luogo il 17 gennaio presso la chiesetta di S. Antonio abate (Sant Antoni del porcèll), un tempo Lazzaretto durante il periodo della peste. Quando Saronno era un paese agricolo si usava benedire il bestiame. In tempi più recenti e moderni, si svolge invece la benedizione delle automobili e dei camions. Dellantica tradizione che voleva laccensione del falò è rimasto il "firon di castègn" (filone di castagne cotte al forno) e il battere instancabile a martello delle campane della chiesetta, a far da richiamo allancora impressionante numero di visitatori che, con devozione, baciano la reliquia del Santo.
SICILIA: Misterbianco (Catania) La festa di S. Antonio Abate, Patrono di Misterbianco,
ha luogo il 17 Gennaio di ogni anno, per la celebrazione liturgica, e la prima
Domenica di Agosto, con cadenza triennale, per la festa grande. I preparativi della festa
hanno inizio subito dopo "l'annuncio" che il parroco da, alla fine della messa
serale celebrata per la festa liturgica, e si protraggono sino ai solenni festeggiamenti
d'agosto. Una Commissione Centrale si occupa dell'organizzazione generale dei
festeggiamenti, dopo avere intrapreso accordi con l'Autorità ecclesiastica e
l'Amministrazione Comunale, che stanzia grosse somme per solennizzare degnamente la festa.
Ai Solenni festeggiamenti partecipano anche altre otto commissioni (quattro per i Cerei e
quattro per i Partiti rionali o quartieri) le quali girano per le vie del paese
chiedendo contributi e coinvolgendo tutti i cittadini di ogni ceto sociale. Ogni quartiere
dedica un inno al Santo "a Cantata" e nei giorni della festa, durante il
giro del simulacro, gli inni vengono eseguiti dai cittadini accompagnati dalla banda
musicale.
SARDEGNA: Province di Oristano, Nuoro e Sassari La festa di S. Antonio Abate, detta anche di "Santu Antoni de Su Fogu" (nel sassarese), in Sardegna conserva numerosi riti di origine precristiana e culmina, dopo le cerimonie religiose e la benedizione del fuoco, con l'accensione di giganteschi falò che ardono per tutta la notte. Manifestazioni degne di nota si svolgono in numerosi centri abitati delle province di Oristano, Nuoro e Sassari. |
Il
culto popolare
SantAntonio
Il
culto di Sant'Antonio abate
Il culto
di Sant'Antonio abate
Il culto di
Sant'Antonio abate
La Festa
di S. Antonio abate
|
||
Webmaster |