:: Serate di lettura sulla Costituzione
20 maggio 1995: Dossetti a Napoli
Il breve testo che proponiamo si riferisce al discorso
tenuto da Dossetti a Napoli il 20 maggio del '95 e costituisce,
a partire da alcune considerazioni di fondo sull'atteggiamento
da avere nei confronti delle regole costituzionali, una valutazione
sintetica, ma penetrante del primo governo Berlusconi. D'altra
parte Dossetti non ha avuto la ventura di sperimentare il
secondo…
… anche il Patriottismo della Costituzione non deriva da un
semplice contratto paritario, ma si fonda, così come risulta
dallo stesso testo, su alcuni principi ultimi non negoziabili:
esso può perciò costruire e garantire uno spazio sottratto
alla negoziazione e al semplice do ut des, e quindi uno spazio
sottratto sia al conflitto politico e sia alla contrattazione1.
Quindi, in definitiva, esso piò riuscire, come dicevo, ad
essere di garanzia per una qualsiasi parte politica, in qualunque
situazione, di maggioranza o di minoranza, si venga essa a
trovare.
4. Ma perché tutto questo possa realmente funzionare,
occorre che le regole costituzionali divengano costume, come
giustamente aggiunge Bobbio; e cioè vengano riconosciute come
superiori ad ogni altra norma, e fondanti tutta la legalità
del Paese, che altrimenti si trova scardinata nelle sue premesse,
e in preda a una deriva continua.
Perciò Alessandro Pace2 , dell'Università di Roma
ha emblematicamente dedicato la sua più recente fatica di
costituzionalista, cioè il suo libro, uscito un mese fa, su
La causa della rigidità costituzionale, l'ha dedicato, dicevo,
"A Giulio e Domitilla, dal loro nonno", volendo significare
la sua fiducia che anche le giovanissime generazioni "possano
condividere, un giorno, le aspirazioni sottese all'idea della
Legge superiore".
Ma fu appunto questo concetto di Legge superiore, pietra angolare
di tutto il sistema della nostra legalità, che cominciarono,
sin dai primi anni '80, a scagliarsi tutti quelli che avevano
interessi, singolari e di gruppo, a farsi una loro legalità.
Fu così che da più parti e ad ogni livello istituzionale si
parlò della Costituzione come di "un ferro vecchio", e si
instaurarono prassi corrosive non solo della moralità, ma
anche di ogni forma di regola stabile della civile convivenza.
Oltre a tutto questo, negli anni del craxismo e della inarrestabile
decadenza democristiana, col pretesto della semplificazione
istituzionale e del decisionismo, venne insinuata sempre più
l'idea che tutti i mali della nostra società derivavano da
un assetto costituzionale dal quale occorreva liberarsi, proprio
come condizione preliminare di ogni risanamento etico e giuridico.
Tanto era divenuto ferreo il circolo vizioso che si imponeva
a un'opinione sempre più acritica e diffusa, e che portò alla
inconsulta ed affrettata ultima legge elettorale, votata senza
la predisposizione di nessuna garanzia che assicurasse una
ordinata e vera transizione verso l'utopico nuovo.
Di fatto, il nuovo si è rivelato subito, dal giorno stesso
delle elezioni, come più vecchio e degradato del vecchio.
Il governo nuovo, uscito dalle elezioni, ha mostrato ad evidenza
una allergia sistematica per ogni regola e per ogni forma
di controllo o di contrappeso sociale o istituzionale, e ha
ripetuto, aggravandoli, i danni e gli esiti negativi già imputati
alla vecchia partitocrazia.
La transizione si è arrestata, ed ora siamo giunti a un delicatissimo
punto morto, che incombe su tutto il sistema italiano, sul
sistema culturale (per la presenza deviante non più delle
vecchie ideologie, ma di altrettanti ideologumena improvvisati,
vuoti di contenuti teorici e storici); e sul sistema, conseguentemente,
morale, sociale, economico, politico e giuridico.
Da. Giuseppe Dossetti, I Valori della Costituzione, Edizioni
S. Lorenzo, Reggio Emilia
1N. BOBBIO, Due domande a G. E. Rusconi, in "Reset",
13 (1995), p. 16 -18
Quanto diciamo nel testo, mi pare che valga per rispondere
allo scritto di E. GALLI DELLA LOGGIA, La morte della Patria,
in Nazione e nazionalità in Italia, Laterza, Bari 1994
2A. PACE, La causa della rigidità costituzionale,
CEDAM, Padova 1995
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