Dedalus. Ritratto dell'artista da
giovane
Il romanzo è diviso in cinque parti.
All'inizio «Il reale viene mostrato
attraverso la sensibilità del bambino
(il futuro artista) le cui prime
frammentarie impressioni sono di piacere
sensuale» (Carla Marengo Vaglio).
L'universo domestico e poi l'esperienza
scolastica appaiono come memoria di un
passato favoloso, recepito dalla
fantasia del fanciullo Stephen, che ne
isola alcuni momenti significativi. II
secondo capitolo opera il distacco tra
l'io infantile e il mondo. Famiglia e
scuola non soddisfano più Stephen, che
dà inizio ai suoi vagabondaggi per
Dublino e alle fantasticherie
letterarie. L'iniziazione alla
sessualità avviene mediante l'incontro
con una prostituta, mentre altre figure
femminili appaiono appena all'orizzonte.
Il terzo capitolo è pervaso dal senso
del peccato e dal tentativo di Stephen
di trovare nella religione cattolica una
risposta alla sua inquietudine. Viene
indagato il rapporto travagliato ma
profondo che lega Stephen
all'insegnamento della Chiesa, impartito
anche attraverso l'orazione terrificante
di un predicatore, che spinge Stephen al
pentimento e all'auto-umiliazione. Nel
quarto capitolo, il più breve, Stephen
rifiuta la soluzione religiosa e scopre
vicino al mare, osservando una fanciulla
somigliante a un uccello meraviglioso,
la sua missione dedalea di creatore di
nuovi miti e di servitore dell'arte.
Il quinto capitolo, il più lungo e
frammentario, segue Stephen
all'Università. Acquistano rilievo le
riflessioni estetiche, sviluppate anche
in contraddittorio con amici e
insegnanti, dal giovane intellettuale,
come fondamento della sua arte.
L'isolamento e il progressivo distacco
dagli amici è condizione dolorosa ma
necessaria per dedicarsi all'ideale
estetico. Le annotazioni dì diario,
vergate da Stephen, costituiscono
l'epilogo dell'opera. Dopo la Chiesa,
anche la madre e la patria vengono
abbandonate. Con esaltazione ancora
romantica l'artista dedaleo si prepara a
un lungo esilio.
In termini autobiografici, Joyce
descrive:
1) l'infanzia a Bray (vicino a Dublino)
e la fanciullezza nel collegio gesuita
di Clongovves;
2) i traslochi entro Dublino della
famiglia Joyce, in difficoltà economica,
i primi anni al Belvedere College, il
viaggio a Cork con il padre, la visita a
un bordello;
3) la fase adolescenziale piena di dubbi
e pentimenti;
4) il rifiuto della fede religiosa e la
scoperta della missione estetica;
5) gli anni dell'università e i
preparativi per la partenza..
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