GRANDI SCRITTORI STRANIERI DEL 900
JAMES JOYCE


 

Luigi De Bellis

 


 

  Dall'Irlanda all'Europa  
Un ignoto e splendido uccello marino
Il multiverso urbano La narrativa  
Ulisse 
Gente di Dublino
Dedalus
Un caso pietoso

E si dissi si voglio si
 
 

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Autori:


 

GENTE DI DUBLINO

Guida alla comprensione della struttura narrativa, formata da quindici racconti, una dichiarazione che lo stesso Joyce fece all'editore Grant Richards: «Ho inteso scrivere un capitolo della storia morale del mio paese ed ho scelto Dublino come ambientazione perché quella città mi sembrava costituire il centro della paralisi. Ho cercato di presentarla ad un pubblico indifferente sotto quattro aspetti: infanzia, adolescenza, maturità e vita pubblica. I racconti sono disposti in tale ordine». Lo schema suggerito da Joyce è il seguente:

Infanzia: «Le sorelle», « Un incontro», «Arabia».

Adolescenza: «Evelìne», «Dopo la corsa», «Due galanti», «Pensione di famiglia». Maturità: «Una piccola nube», «Rivalsa», «Polvere», «Un caso pietoso».

Vita pubblica: «Il giorno dell'edera», «Una madre», «La grazia», «I morti».

Nei racconti dell'Infanzia la narrazione in prima persona coglie un momento di inquietudine e dì delusione nella vita di un ragazzo, che assiste alle esequie di un prete morto misteriosamente («Le sorelle»), marina la scuola con un amico e incontra un vecchio pervertito («Un incontro»), raggiunge solo all'ora di chiusura un meraviglioso Bazaar e non riesce a comprare un regalo per l'amica («Arabia»). In seguito (Adolescenza), il passaggio alla terza persona "oggettiva" situazioni di frustazione e impotenza: I'Eveline del racconto omonimo non riesce ad abbandonare l'Irlanda e a seguire l'amato, un giovane marinaio, in partenza per il Sud-America. In «Pensione di famiglia», il protagonista si trova imprigionato in un matrimonio mediocre, abilmente organizzato dalla proprietaria della squallida pensione dove vive. Figure di intellettuali delusi e incapaci di adattarsi alle incombenze della vita quotidiana, in casa e al lavoro, dominano il quartetto dei racconti della Maturità, mentre nell'ultima parte (Vita pubblica) di Gente di Dublino vengono passate in rassegna con ironia la scena politica irlandese («Il giorno dell'edera»), l'oppressiva presenza materna («Una madre»), le ambigue e pervasive istituzioni ecclesiastiche («La grazia»). Ne «I morti» culminano tutti i motivi dei libro e balza in primo piano la figura del giovane intellettuale Gabriel Conroy, già consapevole della "paralisi" spirituale di Dublino e pronto all'esilio, ma assillato da rimorsi e da dubbi sulle sue scelte pubbliche e private.

2000 © Luigi De Bellis - letteratura@tin.it