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Come raggiungere la Penisola di
Magnisi |
by Salvo
Maccarrone
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Partendo da Priolo occorre attraversare il cavalcavia che conduce alla
stazione ferroviaria, superare il passaggio a livello e seguire la comoda
strada rotabile che costeggia il litorale.
Chi proviene da Siracusa può raggiungerla dalla ex statale 114, immettendosi
nell’ex abitato di Marina di Melilli, dopo aver superato il passaggio a
livello custodito,e seguire la strada litoranea alla cui sinistra sorgono lo
stabilimento Sardamag, la Centrale termoelettrica Enel,e a destra si estendono
i due chilometri di litorale balneabile priolese. |
La Penisola sembra un grosso natante attraccato al porto
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I due percorsi ci spalancano la vista sul litorale e già da lontano appare uno
spettacolo che suscita qualche emozione:la penisoletta, distesa nel
mare,sembra un grosso natante attraccato al porto; la sua
superficie,lunga,stretta e quasi appiattita,riflette i raggi del sole e i
luminosi e quasi accecanti riverberi del mare Ionio.
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Il fortino prima dell’ex Espesi
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All’inizio del sottile cordone ombelicale che la unisce alla terraferma, una
austera casamatta, risalente alla seconda guerra mondiale,sembrerà voler
chiedere,come una sentinella, le generalità agli ”intrusi”.E’ il cosiddetto
Fortino in cemento armato,ancora in discreto stato di conservazione,entro cui
venivano sistemati i minacciosi pezzi di artiglieria sporgenti dalle feritorie. |
Ex stabilimento Espesi
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Più avanti,sempre sulla
destra dell’istmo,a cavallo dei due golfi, si erge l’imponente ex stabilimento
Es.Pe.Si (Estrazioni Petrolchimiche Siciliane),sorto negli anni Cinquanta
sopra una fetta del settore centrale dell’antico abitato di Thapsos. Nato per
produrre il bromo dall’acqua di mare,la sua produzione,definita altamente
inquinante,ebbe poca vita.Oggi attende di essere recuperato e rivalorizzato
come una delle aree pilota nelle quali approntare interventi di tipo
ambientale.
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