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Descrizione della Penisola |
by Salvo
Maccarrone
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Situata nel cuore dell’ampio Golfo naturale di Augusta
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La penisola di Magnisi, anticamente denominata Thapsos, è situata sulla costa
ionica nel cuore dell’ampio golfo naturale di Augusta (cartina a
sinistra). E’unita alla
terraferma da una bassa e sottile lingua di terra (un’istmo volgarmente
indicato come collo dell’isola), che forma due ben riparate insenature portuali. Nel
suo asse centrale,la penisola è larga 800 metri, e si allunga, da nord verso
sud-est, per oltre due chilometri. Ad eccezione di un’area quasi pianeggiante
che si estende subito dopo l’istmo, morfologicamente si presenta come una
formazione di rocce appena affioranti che creano lievi ondulazioni
superficiali. La sua massima elevazione,16,3 metri sul livello del mare, si
registra nell’area in cui sorge la cilindrica e massiccia Torre di Magnisi.
Vegetazione
Il terreno, incolto, è coperto da un mantello vegetale discontinuo ove in più
punti affiora la roccia: una rada vegetazione costituita da cespugli ed arbusti
spinosi, da asfodeli (foto), da qualche albero di fico contorto, da carnosi e spinosi
fichidindia, da qualche leccio e da verdi chiazze di capperi spioventi qua e
la da alcune fenditure delle rocce. |
Caratteristiche costiere
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La linea costiera, lievemente frastagliata, alterna tratti scoscesi alti e
poco alti. La costa orientale, per la continua ed implacabile erosione delle
onde marine, presenta capricciose e suggestive forme. |
Fortificazioni militari risalenti all'ultimo conflitto mondiale
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A metri 5,24 s.l.m.,sulla punta
nord-est,si erge il basso Faro di Magnisi;nei pressi è ancora attiva una
masseria e sono visibili i ruderi delle fortificazioni militari a difesa della
costa ionica,risalenti all’ultima guerra mondiale (nella foto). In altri luoghi della
penisola si notano tracce di vecchie masserie e di opifici più
recenti, fortunatamente mai innalzati, ma di cui furono gettate le fondamenta. |
Pontile Somicem
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A sud ovest della penisola si protende in mare il pontile industriale
Somicem-Agip (foto), oggetto di decennali polemiche per la sua irrazionale ubicazione
in una località a valenze archeologica-paesaggistica-naturalistica-balneare. In
questa zona, denominata un tempo Capo del Tuono, esisteva una tonnara che ebbe
però vita breve. I suoi impianti, infatti, vennero abbandonati alla fine del
Settecento. |
Fondo marino dei litorali: basso e arenoso
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Lo Jonio,il mare che bagna le coste della penisola di Magnisi,ha una
profondità variabile dai 5 ai 50 metri; basso e arenoso è il fondo marino
degli adiacenti litorali uno dei quali, quello meridionale, durante la
stagione balneare si vivacizza di vacanzieri. Il grado di salinità delle acque
è molto elevato, calcolato intorno al 38 per cento, e non è un caso se in tempi
passati lungo i due litorali si impiantassero delle Saline (che assunsero il
nome di Saline di Magnisi, nella foto),dotate di bacini salanti molto estesi e che furono
molto attive fino alla metà del Novecento. |
Durante la Media Età del Bronzo la Penisola era destinata, per la maggior
parte della sua estensione, a necropoli
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La penisola, durante la Media Età del Bronzo, per la maggior parte della sua
estensione era destinata a necropoli con agglomerati di tombe apparentemente
disposte qua e la in maniera disordinata, in cui si avverte però un preciso
piano urbanistico quasi mirato a voler formare un multiforme blocco da
contrapporre alla città dei vivi. |
La città di Thapsos sorgeva lungo la vasta area pianeggiante che domina
l’istmo
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La città sorgeva ad occidente lungo la vasta area quasi pianeggiante che
domina l’istmo,oggi occupata per buona parte dai ruderi dell’ex stabilimento
Espesi (nella foto).Un luogo ideale e ben protetto,dai venti e dai marosi quì
particolarmente forti in inverno,da una falesia. |
Thapsos : Posto sicuro
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Da questa particolare
conformazione naturale della costa scaturì probabilmente il toponimo della
località : Thapsos, che significa ”posto sicuro”.
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