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GIUSTIZIA E LIBERTA'

La pena di morte.Torture fisiche e psicologiche. I detenuti come forza lavoro a costo zero.

CARCERI USA

Tutto il business del sistema penitenziario USA- qualità e prezzo

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In questo nuovo sistema penitenziario, tolta la funzione che istituzionalmente e moralmente spetterebbe allo stato, ciò che rimane è l'efficienza. Com'è possibile lasciare ai privati la gestione della pena, senza che venga
sacrificato il fine della privazione della libertà, che è (o dovrebbe essere) il recupero e la reintegrazione sociale del recluso? E quali strumenti esistono per verificare se gli interessi collettivi sono nei fatti sacrificati a quelli delle compagnie private che gestiscono il sistema carcerario?
Al di là della propaganda sul "più efficienza, miglior qualità del servizio, minor costo", tanto utilizzata per convincere che"privato è bello", anche negli States ci si sta accorgendo che i gestori privati dell'industria penitenziaria non solo non garantiscono i taanto sbandierati
risparmi, ma soprattutto svolgono un lavoro sacrificando la "qualità" dello stesso: se la pena è pura e semplice detenzione, ingabbiamento associato più alla violenza repressiva che alla fomitura di beni sociali e materiali,
allora la soluzione può apparire economicamente conveniente. Ma se, come dovrebbe essere in una moderna civiltà fondata sul diritto, alla detenzione deve accompagnarsi anche il recupero parziale o totale del carcerato, le sue eventuali cure, il sistema privato entra in contraddizione con 

 

Tutto il business del sistema penitenziario USA

...quasi sei milioni di cittadini della più ricca potenza mondiale sono sotto tutela penale.

- statistiche 

- meno reati..più carcerati

- dei profitti e delle pene

- qualità e prezzo

- nuove tecnologie per il controllo sociale

- l'industria delle sbarre 


http://www.informationguerrilla.org/carceri_usa.htm

mirror:  http://spazioinwind.libero.it/

usacrimes

http://usacrimes.cjb.net/ 

 


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se stesso, poiché "rieducare " significherebbe perdere dei potenziali futuri "clienti". Questo sistema non è interessato a persone che escono per sempre dal giro del crimine, ma a potenziali utenti che ci devono cascare di nuovo per pagare, con una pena ancora più dura della precedente, il nuovo debito contratto. Un solo esempio: i funzionari di una della due maggiori società private americane, la Wackenhut Corporation, sono stati accusati di essersi appropriati indebitamente di più di 700mila dollari dei fondi pubblici del Texas. 

Fondi statali, destinati a programmi di riabilitazione dalla tossicodipendenza, usati invece per acquistare telefoni cellulari e per viaggi privati in Inghilterra. La Correction Corporation ha costruito e gestito il primo carcere femminile privato al mondo, situato nel bel mezzo del deserto del New Mexico. In questa prigione, le donne soffrono discriminazioni e deprivazione sensoriale a causa del regime di isolamento a cui sono soggette. La compagnia si è rifiutata di provvedere ai programmi educativi, ricreativi e lavorativi, così come al servizio postale. Se risparmio ci dev'essere, va fatto allora, come in qualsiasi altro comparto produttivo, soprattutto sugli stipendi del personale, sul loro regime sanitario e pensionistico, sulla loro "professionalità". 

E' quasi inevitabile dunque che una guardia pagata male non solo faccia male il suo lavoro (come ogni lavoratore dipendente), ma cerchi anche di arrotondare lo stipendio con qualche extra: ad esempio spacciando droga tra i detenuti, o favorendo fughe. Inoltre, mentre nel settore pubblico c'è sempre il rischio di scioperi che possono coinvolgere il personale di sorveglianza, in quello privato è più facile che tra le clausole poste dal governo per concedere l'appalto della gestione di una prigione, ci sia il divieto di esercitare tale diritto; in caso contrario, il contratto potrebbe essere scisso unilateralmente o il secondino scioperante licenziato.

http://www.informationguerrilla.org/carceri_usa.htm

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