Idearono
l'alfabeto, la più mirabile svolta della civiltà; lo donarono ai
Greci e, tramite Cuma, ai Latini.
Per la porpora non ebbero concorrenti: con infinite metrature di
stoffa tinta, un'arte si trasformò in un grande potere economico.
Per rifornirsi di stagno partivano dalle città marinare di Biblo,
Sidone, Tiro e Kition e toccando i più importanti approdi del
Mediterraneo, superando le fatidiche Colonne d'Ercole (lo Stretto
di Gibilterra), raggiungevano la Cornovaglia, e spingendosi più a
nord, in Groenlandia, la mitica Thule, oggi scalo per i voli
transpolari.
Si ritiene che già nel VI se- colo a.C. i Fenici avessero
circumnavigato l'Africa, raggiungendo dalla parte opposta il punto
di partenza.
Nell'816 a.C., poiché i rapporti con i popoli vicini erano
diventati difficili, caricarono tutte le loro ricchezze sulle loro
numerosissime navi e si trasferirono nel nord Africa, dove
fondarono la prestigiosa Cartagine.
L'insediamento a Mozia
I Fenici scelsero Mozia quale loro colonia perché presentava
tutte le caratteristiche tipiche dei loro insediamenti: posizione
vicino alle coste, e, soprattutto, presenza di acque basse, che
consentivano sia un agevole approdo alle navi, che la formazione,
con l'evaporazione delle acque, delle saline, tipiche anch'esse
degli insediamenti cartaginesi.
La storia di Mozia si ferma al 397 a.C. anno in cui venne
distrutta da Dionisio il Siracusano; ma la civiltà e la cultura
fenicia non sono andate distrutte; oggi a distanza di 2400 anni
possiamo, grazie alle mirabili testimonianze presenti nel
territorio lilibetano, parlarne ancora, udire l'eco dei vogare dei
marinai fenici nel nostro mare attraverso i resti della Nave
Punica, vedere l'antica città, l'arte, il vivere fenicio,
attraverso l'isola di Mozia: tutte testimonianze "vive",
di un passato antico ma non dimenticato.
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Mozia:"L'isola
dei fenici"
La riserva naturale dello Stagnone
Eventi e Manifestazioni Le
processioni di pasqua
Manifestazioni "Garibaldine"
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