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(1969) |
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Su
re toppu |
Durante
i vari giochi era anche lecito prendersi gioco dell'immancabile
sprovveduto, ma bisognava stare anche attenti alle altrettante
lecitereazioni.
Nunmero dei partecipanti al gioco: 3 ( il cavallo, la staffa,
il re ), più un numero imprecisato di spettatori o curiosi.
Una persona con la schiena ricurva e con le mani appoggiate
contro le ginocchia, fungeva da cavallo.
Un altro partecipante, il solito sprovveduto, intrecciando le
dita di entrambe le mani, doveva fare da staffa per aiutare
il re zoppo a montare il sella al cavallo.
A questo punto entrava in scena, appunto su re toppu. Questi
(dopo essersi sporcato in precedenza e di nascosto una scarpa
con dello sterco) poggiava il piede sulle mani della persona
che fungeva da "staffa", che vedendosi presa in giro
e dileggiata dai numerosi spettatori, reagiva , talvolta, in
maniera esagerata.
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