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La Nave senza nome 

Jonas sembrava non ascoltare.

Era perso in un qualche suo pensiero, e guardava ora il fratello ora Thea.

Non disse una sola parola.

Ora che anche la voce di Jon taceva, un masso pesante di silenzio li accolse.

Thea si sorprese a pensare a che tipo di navigatore sarebbe stato Jonas.

Cosa nascondeva il suo mutismo?

Era davvero solo timidezza?

Il suo rimpianto per il destino di Jon aumentò.

Era un navigatore nato, da tutti i punti di vista.

Aveva autorevolezza, carattere, decisionalità.

Un carisma innato che non si poteva certo costruire a tavolino.

Si, Jon le piaceva molto.

Era un vero peccato.

"ciao, bella.

Sicuramente avrai molti candidati da esaminare, e Jonas per il momento non ha intenzione di collaborare.

Comunque noi siamo qui, se vuoi tornare…"

La salutò Jon.

Era una sua illusione o la sua voce aveva un tono di rimpianto?

Comunque , Thea girò le spalle e uscì.

Il mondo di Jon e Jonas si chiuse dietro di lei.

Guardando dalla vetrata, Thea vide che il gioco tra i due ed i mammiferi era ripreso, e tutto era tornato come prima, quasi lei no fosse mai entrata in quel luogo.

Questo la spaventò, si sentiva rifiutata senza possibilità di appello.

Mentre camminava per il corridoio, ripassava nella mente le caratteristiche del navigatore (anzi della navigatrice) che avrebbe visto.

Le venne in mente che questa sensazione nei riguardi di quella coppia poteva avere qualcosa a che fare con la sua esperienza con il padre.

Poi scrollò la testa.

La sua nave aveva bisogno di un navigatore e di un nome, in quest'ordine.

Non dovette neanche bussare.

Un musetto buffo ed estremamente grazioso la prevenne.

"ti prego entra…"

Disse una voce ansiosa di ragazza.

Thea entrò.