2.3 -
L’AVIFAUNA.
(a
cura di Giuseppe Ghione)
Le
profonde alterazioni subite dal fiume Po e dall’ambiente che
lo circonda, già ampiamente descritte dall’amico Piero
Strobino, hanno contribuito in modo determinante alla
scomparsa od al declino di specie che un tempo erano assai
diffuse; nonostante ciò sono ancora molti gli uccelli che sul
fiume o nelle immediate vicinanze trovano cibo, riparo e luogo
in cui riprodursi.
Come tipologia di
presenza vi sono uccelli stanziali cioè nidificanti e
presenti tutto l’anno, visitatori estivi che
raggiungono le nostre latitudini in primavera per nidificare e
poi ripartono in autunno, svernanti ossia di presenza
solo invernale e migratori, che sostano per nutrirsi e
riprendere le forze necessarie a proseguire la migrazione.
Nell’elenco che
segue vedremo, indicativamente suddivise in tre gruppi, le
specie che più o meno frequentemente possono essere viste o
sentite, escludendo quelle la cui presenza è rara od
accidentale.
Accostandoci
quindi a questo nostro maltrattato Po, con rispetto ed
attenzione, avremo modo di conoscere tante creature alate che,
con una grande varietà di colori e di voci, ci ricordano la
bellezza del creato ed il nostro preciso dovere di
conservarlo, per noi stessi e per le generazioni future.
UCCELLI ACQUATICI
AIRONE
CENERINO (Ardea cinerea):
presente tutto
l’anno, di colore grigio con la testa bianca ed il becco lungo
ed affilato lo si incontra spesso mentre, immobile nell’acqua,
attende il movimento di un incauto pesce oppure mentre sorvola
il fiume col suo battito d’ali lento e pesante ed il collo
retratto tra le spalle lanciando un richiamo, kraik ;
cerca spesso il cibo anche nei prati.
GARZETTA (Egretta
garzetta):
airone di piccole
dimensioni dal piumaggio candido, il becco e le zampe neri,
ha intensificato la sua presenza negli ultimi anni e di sera,
dopo la giornata trascorsa a caccia di pesci, si riunisce in
gruppi di parecchi individui sugli alberi, dove trascorre la
notte.
NITTICORA (Nycticorax
nycticorax):
altro Ardeide dal
corpo meno slanciato con livrea nera, grigia e bianca, è
attiva prevalentemente di notte e passa il giorno appollaiata
sugli alberi.
GERMANO REALE
(Anas platyrynchos):
è l’anatra più
diffusa ed adattabile con il maschio dal bellissimo capo verde
bottiglia e collarino bianco, mentre la femmina, di un anonimo
colore bruno macchiettato, conduce l’esuberante nidiata di
anatroccoli che appena nati già sono a loro agio nell’acqua.
ALZAVOLA (Anas
crecca):
piccola anatra
dal volo molto veloce, migratrice autunnale.
MARZAIOLA (Anas
querquedula):
altra piccola
anatra migratrice primaverile.
MESTOLONE (Spatula
clypeata):
anatra
inconfondibile per il caratteristico lungo becco a spatola,
migratrice.
TUFFETTO (Tachybaptus
ruficollis):
il più piccolo e
il più comune degli svassi, con gola e guance castane, si
tuffa frequentemente sott’acqua alla ricerca di insetti,
vegetali ed altri organismi acquatici, con immersioni che
possono durare anche mezzo minuto.
GALLINELLA
D’ACQUA (Gallinula chloropus):
stazionaria,
ottima nuotatrice dal colore scuro su cui spicca la placca
frontale del becco rossa con la punta gialla ed il sottocoda
bianco; se viene fatta spaventare alza e abbassa continuamente
la coda.
PORCIGLIONE (Rallus
aquaticus):
come la specie
precedente appartiene alla famiglia dei Rallidi, raro ed
elusivo emette un verso simile ad un grugnito dal folto della
vegetazione in cui si nasconde.
BECCACCINO (Gallinago
gallinago):
appartenente alla
famiglia degli Scolopacidi, in inverno lo si trova, sempre più
raramente, in qualche ansa del fiume a cercare con il suo
lungo becco invertebrati nel limo; se disturbato si leva in un
tipico volo a zig-zag emettendo un verso raschiante, sciep.
PIRO-PIRO
PICCOLO (Actitis hipoleucos):
piccolo uccello
acquatico, generalmente solitario, di colore bruno oliva con
una evidente barra alare bianca, che vola sul pelo dell’acqua
lanciando una nota stridula, hidididi.
PIRO-PIRO
CULBIANCO (Tringa ochropus):
altro uccello
acquatico dal dorso scuro e parti inferiori bianche che quando
si invola emette un trillo melodioso di tre note
tluitt-tluitt-tluitt.
CORMORANO (Phalacrocorax
carbo):
grande uccello
scuro col mento e guance bianchi, vero specialista delle
immersioni a caccia di pesci, negli ultimi anni, nei mesi
invernali, quando arrivano grossi stormi dall’Europa centrale,
la sua presenza sul Po è andata progressivamente aumentando e
poiché il suo consumo giornaliero di pesce si aggira sui
300/400 g. la sua presenza viene guardata con una certa
apprensione dai pescatori.
MARTIN
PESCATORE (Alcedo atthis):
rappresentativo
abitante del fiume dal dorso azzurro-verde e petto arancione,
cattura piccoli pesci lanciandosi come una freccia da un ramo
sospeso sull’acqua e quando è in volo emette un verso
sibilante; il nido è un tunnel profondo fino a 50 cm. scavato
nella riva.
BALLERINA
BIANCA (Motacilla alba):
piccolo uccello
bianco e nero dalla lunga coda che ondeggia continuamente
mentre cerca insetti sulla sponda.
BALLERINA
GIALLA (Motacilla cinerea):
uguale per forma
alla specie precedente si differenzia per il piumaggio che è
giallo e grigio.
MERLO
ACQUAIOLO (Cinclus cinclus):
abitante dei
corsi d’acqua ossigenati di montagna, in inverno quando questi
gelano, scende in pianura dove lo si può vedere, su un masso
in mezzo al fiume, con il suo corpo tozzo e scuro su cui
spicca un’inconfondibile pettorina bianca.
RAPACI DIURNI E NOTTURNI
POIANA (Buteo
buteo):
il rapace più
diffuso con la corporatura massiccia, dorso bruno uniforme e
parti inferiori chiare macchiettate, emette un verso
lamentevole; in inverno specialmente la si vede spesso
appollaiata su un ramo in paziente attesa di qualche topo che
è la sua preda principale.
SPARVIERO (Accipiter
nisus):
predatore di
taglia media di colore grigio, con le sue ali corte e
arrotondate e la lunga coda vola molto velocemente tra gli
alberi, dove insegue e cattura piccoli uccelli.
LODOLAIO(Falco
subbuteo):
piccolo falco scuro dai calzoni castani, visitatore
estivo, si è adattato bene al bosco artificiale cioè al
pioppeto, dove costruisce il nido; è uno spettacolo vederlo
mentre, con le sue lunghe ali a falce, perlustra il fiume a
caccia di libellule e rondini.
GHEPPIO (Falco
tinnunculus):
falco di colore
rossiccio, un tempo comune oggi raro a causa dell’uso
massiccio di insetticidi che hanno ridotto le sue prede
abituali, in caccia sorvola i campi dove può capitare di
vederlo mentre, immobile nel cielo, effettua la figura detta
“spirito santo”.
CIVETTA (Athene
noctua):
piccolo rapace
notturno dagli occhi gialli ed il corpo bruno scuro
macchiettato, quando ha i piccoli caccia anche di giorno;
animale sacro per gli antichi Greci, nelle nostre zone,
secondo una falsa credenza popolare, ha dovuto subire
persecuzioni poiché si credeva che il suo verso fosse presagio
di morte.
ALLOCCO (Strix
aluco):
rapace notturno
dalla forma massiccia ha un piumaggio striato di
bruno-grigio, occhi neri con due grossi dischi facciali;
costruisce il nido nelle cavità di grandi alberi ed il suo
verso hu-hu-hu tremolato che precede la caccia notturna
si sente a grande distanza.
GUFO COMUNE (Asio
otus):
altro rapace
notturno di colore grigio-bruno macchiettato, occhi gialli e
due caratteristici ciuffi auricolari che, quando sono eretti,
sembrano due cornetti; costruisce il nido nei vecchi nidi
delle cornacchie.
ALTRI UCCELLI
FAGIANO (Phasianus
colchicus):
oggetto di
particolari attenzioni da parte dei cacciatori, il maschio si
fa ammirare per la bellezza dei suoi colori ed una lunga coda;
se disturbato si leva in volo con un gran fragore di ali
lanciando un roco richiamo.
COLOMBACCIO (Columba
palumbus):
struttura
massiccia, grigio con macchia bianca sui lati del collo,
emette il suo tubare composto da cinque sillabe, dagli alberi
delle sponde o dei pioppeti dove costruisce il nido.
TORTORA (Streptopelia
turtur):
cugina della
Tortora dal collare, che vive nei centri abitati, arriva in
primavera e dal nido, composto da pochi rami secchi, riempie
l’aria col suo profondo e rombante richiamo, turr-turr.
CUCULO (Cuculus
canorus):
noto per deporre
le uova nei nidi di altri uccelli, la femmina usa per tutta la
vita nidi appartenenti alla specie da cui era stata allevata;
maschio grigio, femmina rossiccia, si caratterizza per le ali
appuntite e la lunga coda che quando è in volo ad un primo
sguardo possono farlo scambiare per un falco. Col suo
inconfondibile cu-cu annuncia l’arrivo della primavera.
GRUCCIONE (Merops
apiaster):
dotato di un
piumaggio dai colori vivacissimi che vanno dal giallo al
cannella all’azzurro, scava un cunicolo profondo, in cui
allevare i piccoli, nelle sponde sabbiose, purtroppo sempre
più rare a causa delle prismate in cemento; la sua dieta è
costituita prevalentemente di Imenotteri cioè vespe, api,
calabroni, ecc.
PICCHIO VERDE
(Picus viridis):
tambureggia sui
tronchi dove cerca larve e scava il foro per il nido, si nutre
spesso a terra dove mangia larve di formiche; il richiamo
echeggia nel bosco simile ad una risata.
PICCHIO ROSSO
MAGGIORE (Picus major):
più piccolo del
precedente tambureggia ad una velocità incredibile ed emette
un richiamo breve ed acuto.
RIGOGOLO (Oriolus
oriolus):
il maschio è di
un bellissimo colore giallo brillante e nero; difficile da
vedere segnala la sua presenza tra le chiome degli alberi con
un bel canto flautato.
STORNO (Sturnus
vulgaris):
noto nelle città
per le stupende evoluzioni dei grandi stormi al rientro
serale, nell’ambiente fluviale nidifica nelle cavità degli
alberi.
GHIANDAIA (Garrulus
glandarius):
Corvide di colore
rosato con ali bianche e azzurre è rumorosa ed irrequieta,
emette una serie di svariati versi poco aggraziati; un tempo
era assai più numerosa.
GAZZA (Pica
pica):
inconfondibile
per il piumaggio bianco e nero e la lunga coda, costruisce un
nido di ramoscelli chiuso superiormente con una tettoia che
gli conferisce la forma di globo.
CORNACCHIA
GRIGIA (Corvus corone cornix):
favorita dalla
diffusione del mais, dei pioppeti, dei rifiuti abbandonati,
ecc. ha avuto una vera esplosione demografica; molto eclettica
nella scelta del cibo preda spesso i nidi di altri uccelli
contribuendo così ad incrementare lo squilibrio
dell’ecosistema.
SCRICCIOLO (Troglodytes
troglodytes):
minuscolo
uccelletto di colore nocciola con la coda eretta che, a
dispetto delle sue piccole dimensioni, emette un canto forte e
vario, anche in inverno, dalla bassa vegetazione ripariale.
PASSERA
SCOPAIOLA (Prunella modularis):
svernante, cerca
piccoli insetti nei cespugli dove, con il suo colore marrone e
grigio, passa inosservata.
CANNAIOLA
VERDOGNOLA (Acrocephalus palustris):
arriva in
primavera per nidificare nella vegetazione erbacea, dove
costruisce il nido sospeso ed ancorato a steli d’erba e da
cui diffonde il suo canto che è come un chiacchericcio, con
molte imitazioni di altri uccelli.
CAPINERA
(Sylvia atricapilla):
maschio grigio
con la testa nera mentre nella femmina è marrone rossiccia; è
una tipica specie canora con un canto ricco di gorgheggi,
vagamente malinconico.
LUI’ PICCOLO (Phylloscopus
collybita):
piccolo uccello
svernante alla costante ricerca di piccoli insetti tra i rami.
REGOLO (Regulus
regulus):
svernante,
minuscolo uccello dei boschi montani, è il più piccolo uccello
europeo.
PIGLIAMOSCHE (Muscicapa
striata):
migratore che
passa spesso inosservato per il piumaggio poco vistoso, si
posa sui rami da cui compie brevi voli per catturare gli
insetti.
PETTIROSSO (Erithacus
rubecola):
numeroso
d’inverno quando di frequente si vede occhieggiare da un
cespuglio la sua pettorina rossa o si sente il verso che è
come un ticchettio.
USIGNOLO (Luscinia
megarynchos):
con il suo arrivo
dall’Africa, dove sverna, annuncia l’arrivo della primavera
con un gorgheggio melodioso, ricco di variazioni che risuona
anche di notte.
MERLO (Turdus
merula):
nero e con il
becco giallo il maschio, bruna la femmina, possiede un
repertorio musicale molto vasto che va da richiami simili a
schiocchi di lingua ad un canto forte e gradevole, composto da
nitide note flautate.
CINCIALLEGRA (Parus
major):
la più grande
della famiglia delle Cince, il maschio con le guance bianche,
testa nera e la banda nera sul petto giallo, tra gli
innumerevoli richiami ne esegue uno trisillabico ripetuto più
volte; depone le uova nelle cavità degli alberi rivestendole
di muschio.
CINCIARELLA (Parus
caeruleus):
cincia più
piccola, petto giallo e testa azzurra, si sposta con continue
acrobazie tra i rami e le foglie nell'incessante ricerca di
insetti.
CODIBUGNOLO (Aegythalos
caudatus):
piccolo e
grazioso uccello dal piumaggio nero con punte rosate ed una
lunghissima coda, emette un verso di richiamo zip-zip
per mantenere il contatto tra diversi individui durante la
ricerca degli insetti tra i rami degli alberi; costruisce un
magnifico nido ovale rivestito di centinaia di piume dove
deporre le uova, da 8 a 12.
PASSERA
MATTUGIA (Passer montanus):
cugino della più
nota e numerosa Passera d’Italia, si distingue per il
bavaglino nero sul petto meno esteso e per le macchiette nere
sulle guance bianche; è meno legata agli insediamenti umani e
costruisce il nido nelle cavità degli alberi.
AVERLA PICCOLA
(Lanius collurio):
uccello
insettivoro un tempo molto più numeroso a causa della
scomparsa di siepi ed insetti di cui si nutre, infilzandoli su
spine; il maschio ha dorso castano, testa grigio-blu.
FRINGUELLO (Fringilla
coelebs):
maschio col capo
ardesia, petto rosato e spalle bianche, la femmina è verdastra
con le medesime macchie bianche sulle ali; emette spesso un
verso metallico, pink oltre ad una cascata di
gorgheggi.
VERZELLINO (Serinus
serinus):
Fringillide dal
colore giallo striato con un canto simile ad un canarino.
VERDONE (Carduelis
chloris):
anche se
preferisce i giardini e viali urbani lo si trova anche tra la
vegetazione ripariale, dove il maschio di un bel colore
verde-oliva con groppone giallo emette un tipico allarme rauco
ed un forte canto trillato.
CARDELLINO (Carduelis
carduelis):
è uno degli
uccelli che più si fa notare per i suoi colori, dorso bruno
striato di nero, testa nera con mascherina facciale rossa e
ali di un intenso giallo e nero; dagli alberi, dove costruisce
un nido curato a forma di coppetta rivestito di lanugine,
emette un cinguettio liquido con un trillo finale.
RONDINE (Hirundo
rustica):
quando la sua
elegante sagoma compare nei nostri cieli annuncia l’arrivo
della primavera, purtroppo è in notevole calo per una serie di
innumerevoli cause; vola a pelo d’acqua nell’incessante caccia
di insetti.
TOPINO
(Riparia riparia):
piccola rondine
con le parti superiori e pettorina brune su petto bianco,
nidifica in colonie sulle sponde sabbiose, scavando lunghi
tunnel dove depone le uova ed alleva i piccoli; il suo numero
è molto diminuito a causa della cementificazione delle sponde
con conseguente difficoltà nel reperire siti idonei alla
costruzione del nido.
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