Compagnia dei Cangurotti

 

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Rockhampton-Winton (854  km)

 

Prima tappa veramente dura (quasi mille chilometri) oggi, e molto temuta dai nostri eroi! 

La partenza è ritardata da uno spiacevole inconveniente che capitata al camper dei cagaminchia...all'uscita del campeggio i 3 eroi scoprono che il loro camper è....ehm...come dire....pieno di m...... Si, dopo più di dieci giorni di scarico delle acque del camper chiuso indeFESSAMENTE le "acque nere" straripano nel bagnetto del camper...Da questo momento i "cagaminchia" saranno noti anche come quello che hanno il camper pieno di m.... ;-)

Le operazioni di pulizia e svuotamento della m.... portano via una mezz'oretta dopo di che si parte finalmente per quella lunga strada che ci porterà,si spera, al centro del continente!

In marcia! 

Facciamo grande scorte di bibite (tra tutte l’amata Fanta lime), anche perché - dopo vari tentativi di capirci qualcosa - sembra che nel camper dei cagaminchia non vada effettivamente l’aria condizionata… pensate che sofferenza…D'ora in poi i craniolesi spenderanno più soldi per fare il pieno dato che usano molto l'aria condizionata e i cagaminchia spenderanno molto di più in beveraggi perchè POVERINI non hanno l'aria condizionata!

La ferrovia ci accompagna in questo tratto della nostra avventura sulla Capricorn Highway (ma abbiamo mai visto un treno passare? Mah…), e il paesaggio comincia a cambiare, prima impercettibilmente, poi sempre più passando dalla costa al bush all'outback. Il verde rigoglioso lascia spazio prima ad arbusti di varie altezze, poi a distese d’erba sempre più secca e rada, costellate da migliaia e migliaia di termitai appena oltre il ciglio della strada. Qui ci siamo veramente solo noi e qualche altro automezzo che talvolta incrociamo: le guide dicono che nell’Outback è consuetudine il saluto tra i viandanti, e noi cominciamo a sperimentarlo, prima con timidezza e poi con maggior entusiasmo quando notiamo che una buona parte ci risponde.(Mailpaga e Roby svilupperano poi una ricerca e una sperimentazione approfondita sul saluto con impercettibile movimento del dito della mano che tiene il volante!) Effettivamente in questo paesaggio irreale, i pochi attimi in cui ci si incrocia sono sufficienti per stabilire un contatto tra coloro che ovunque sono i dominatori del pianeta, ma che qui sembrano così piccoli e sperduti… è una sensazione strana ma molto affascinante!

Incontriamo pochi paesi lungo il cammino, e Cecco propone una piccola sosta a Barcaldine, davanti a The Tree of Knowledge: in questo luogo uno sciopero di tosatori di pecore ha dato il via al processo storico che ha poi visto la nascita del Partito Laburista Australiano, episodio storico molto gradito a Cecco (Cecco...la fotooo!) e ben poco a tutti gli altri…: le foto comunque si sprecano, soprattutto al caratteristico windmill.

Sulla strada cominciamo a renderci conto di un fenomeno molto triste, di cui comunque avevamo letto… il percorso è costellato di tantissimi canguri morti, un pò come sulle nostre strade le pantegane: nonostante le reti posate lungo la strada, questi stupidotteri le saltano (del resto sono canguri…), e vanno incontro alla morte, abbagliati dai fari degli automezzi in corsa. Fine della nota di tristezza.

La tappa finisce in un campeggio semi deserto con una minuscola piscina, in cui ci tuffiamo per un bagnetto sotto un fantastico cielo stellato… (a questa latitudine, alle sette è già notte fonda…) sotto la luce della luna quasi piena; ci manca già l’oceano e questo almeno mitiga, oltre al caldo, anche la lontananza dallo sciabordio delle onde…