25 Settembre 2000 - Rutelli ci prova lanciando
i quarantenni |
1. Ecco s’avanza uno strano conflitto. Lo scontro tra leader
sub specie imaginis.
Stefano Zecchi su il Giornale ricorda come in politica
anche l’immagine è democrazia e ci consegna una prima riflessione
sulla battaglia dell’immagine che attraverserà i prossimi mesi.
Non so se Omar Calabrese si mobiliterà questa volta,
come sembrò fare nei mesi di fondazione dell’Ulivo, per Romano
Prodi. Componendo, per differenza, i segmenti dell’identità
del leader da contrapporre a Silvio Berlusconi, sia pure nella nostalgia
che traspare – anche leggendo il suo saggio: Come nella boxe - nel
passaggio dalla bella politica, partecipata, a quella mediatica e personalizzata.
2. 1996: Il ricco e arrogante Paperone contro il serio e solidale
figlio dell’Italia laboriosa.
Non fu difficile allora partire, enfatizzandolo, dallo schema tv
pubblica versus tv commerciale. Caricando il leader dell’Ulivo dell’importante
missione di una comunicazione pubblica così più seria, solida
e impegnata della futilità leggera, della superficialità
e dell’evasione proprie della tv commerciale di Silvio Berlusconi.
La Grande Storia contro Love Boat. La "facile ricchezza"
contro la laboriosa e accademica competenza, la città con
le sue degenerazioni contro il verde salubre della campagna; l’aereo e
la "barca" del ricco contro il pullman della solidarietà e
del sudore. E infine la bicicletta di uno che è proprio come
noi. E che non alza mai la voce (non è un padrone).
3. 2000: Prove di strategia della comunicazione.
Giuliano Ferrara ha subito segato sul nascere il tentativo
di Francesco Rutelli di sostituire l’armamentario dei valori
prodiani – del resto comunque distanti da lui – con un look più
affine alla sua politica di centro e progressivamente avvicinatasi al mondo
delle buone borghesie, soprattutto romane.
L’idea di Rutelli è suggestiva: la contrapposizione di valori
generazionali – il mondo dei 40enni – alla solita Italia gerontocratica
e gerontofila. Anche se, guardandosi intorno, la polemica sarebbe parsa
più efficace nel 1990 o ancora 5 anni fa.
Ferrara comunque altro non fa che spostare l’opposizione giovane-vecchio
dalla dimensione anagrafica a quella "dello spirito" e rimanda al mittente,
"il giovane-vecchio", la polemica contro il vecchio dallo "spirito
giovane". Il tycoon che anche se non ti piace ha cambiato il mondo intorno
a lui.
A chi voglia approfondire queste tematiche suggerisco la lettura
di The Kennedy Obsession /The American Mith of JFK, di John Hellmann,
Columbia University Press (1997).
4. Eros e thanatos.
Ho visto delle immagini meravigliose, di un regista RAI, Adolfo
Conti, entrato nel Gabinetto Archeologico Nazionale di Napoli:
sono immagini vietate che illustrano Eros e thanatos nella prima puntata
de Il filo di Arianna di Lorenza Foschini su RAI2, dedicata a come
cambia la sensibilità delle generazioni. Dal sesso come liberazione
della mia al valore della castità che molti giovani oggi rivendicano.
In onda lunedì 2 ottobre. Ve lo segnalo anche perché, molto
sinceramente, me ne occuperò.
5. Sono americano, ma non vi lascio.
Vi scrivo da New Orleans dalla più grande Fiera dell’aviazione
civile organizzata ogni anno dalla NBAA (National Business Aviation Association).
Portiamo il P180, l’aereo di Piaggio Aero, l’azienda ligure di cui presenteremo
nuova società: Piaggio America e nuovo logo. A proposito del
logo: lo ha disegnato Area, di Antonio Romano, la stessa
società del nuovo logo RAI.
Tonino Bettanini
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