V Ciclo: La creazione della tridimensionalità. Estrusioni, Rotazioni, Operazioni booleane 

Quattordicesima  Lezione                    prof:A.Saggio            Mercoledi   8/05/2002

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 Liquefare
Come vediamo questo tipo dellArchitettura?
Come si fa a dare delle sostanze e o delle apparenze?
Le sostanze sono i motori formali, logici che muovono una azione, i meccanismi fondamentali che muovono la progettazione. I principi fondamentali di fare Architettura attraverso Gerhy passano tramite 5 parole chiave.

Questi cinque azioni caratterizzano alcuni fasi che non sempre sono cosi distaccate nel modo di fare Architettura di Gerhy.
Gerhy negli suoi inizi appartieneva  a una sottocultura facilmente fotografato. Nasce nel 1929 e si laurea nei anni 50. Nasce a Toronto da una famiglia ebrea e il suo secondo nome  sarà owen, proprio come suo nonno.
La sua formazione iniziale ruoto tutto sulla figura del nonno cheiamto owen e che aveva un negozio di ferramenta. Una possibilità questo per Gerhy per conoscersi con diversi materiali, acquistando la domestichezza e il piacere di giocare con materiali diversi.
Un altro aspetto della vita di Gerhy è che come un ebreo povero e marginato, era nominato fish (in quanto puzza).
Gerhy si muove a California subito dopo guerra e va a vivere nel centro della città,li dove vivono i poveri, acquistando cosi una eperiena unbana violenta della città.
Si iscrive incerto in Architettura, spinto da un interesse artistico.
Si sposa  e ha una moglie che lo sostiene negli suoi studi. Lavora nello studio di Vittor Grain con un filo grosso che partva da Austria-Los Angeles.
Fa in frattempo una specializzazione in urbanistica come molti architetti degli anni 50, come una missione base dell'architetto.
Prosegue i suoi studi con un Master in Harward che lo mette in cassetto.
Si ritrova sui suoi 30anni, un giovane progettista in un grosso studio.
Si trasferisce a Parigi con la sua moglie e i suoi due figli  a Parigi e lavora da un Architetto no molto famoso, ma che li da l'opportunità di viaggiare e di conoscere tante cose. Comincia cosi una fase di annalisi di Gerhy.
Gerhy si riccorda del Le Champ di Le Corbusier, delle cattedrali e delle chiese romane.
Nel 1962 torna a Los Angeles (età 32-33anni) e apre uno studio a suo nome.
Tutto il lavoro d Gerhy 95%, per circa 15anni è assimabile di un professionista serio attento e non accesso dell'ambiente americano.
Tutta questa produzione si basa sul rimuove la sfera del proprio io in base delle vocazioni artistiche per prendere l'altro lobo.

1. Gehry: Assemblare/ 

*La prima opera di Gerhy è una casa studio.
Casa Studio Danziger, Hollywood 1964-1965
La pianta è risolta in due fasce parallele che contengono le diverse funzioni del programma; i volumi echeggiano il Minimalismo (che da Louis Kahn si è travasato nelle sculture di Morris, Judd, LeWitt); la strategia di chiusura difensiva rispetto alla città, negli anni a seguire sarà ribaltata. 

 

*Casa-Studio Davis, Malibu 1968-1972 
Accanto al realismo professionale di numerosi e vincolanti progetti, il 40enne Gehry sperimenta nuove forme nelle case di amici artisti. Qui cerca deformazioni trapezoidali dello spazio: il Minimalismo esterno si stira diagonalmente, gli interni moltiplicano, alla Pirenesi, le fughe prospettiche. 
In fondo da un livello chiuso, ma lavora su distorsione della forma. Questo tipo di gioco delle proiezioni, gioca sull'idea delle percezioni e sfalsamento.

*Casa Gehry, Santa Monica 1978
Gehry avvolge la vecchia casa con un fabbricato a forma di "U". Un lato rimane intatto (è occupato sui due piani da camere da letto sui fronti opposti con bagno al centro) ma sugli altri tre scatta la novità. Nasce un sentire informale, disadorno, povero, planare. Lo chiamerà cheapscape.
Tramite questo interventi si avviene un azzeramneto della fase precedentemente di Gerhy che si puo leggere a tanti livelli.
In questo momento Gerhy entra in crisi.
Nell'inizio degli anni '70, fa un progetto per i mobili precompressi. Entra in annalisi con la psicologia degli artisti americani. Questa crisi viene combattuta da un grosso crisi dell'azzeramento del suo modo di fare Architettura.
Inizia in questo periodo una sua vita nuova personale con una nuova casa e una nuova famiglia.
Questa casa è la prima prova di una nuova fase.
Si compra una casa danese e l'operazione che fa Gerhy è concettualmente impensante.
Tecnicamente avvolge la casa originale con una struttura a L. La casa completamente  nuova è i meccanismo su cui veramente si può usare.
Troviamo insieme il nuovo e l'antico che vivono per le loro coerenze e no per le loro integrazioni.
Troviamo un linguaggio sintattico, quelo dell'assemblagio. Si inventa tramite questo meccanismo una serie di materiali inusuali che determinano queta Architettura.

Pop Art è un filone che in maniera più corretta è l'espresionismo astratto americano.
Pop Art ha un'anima che gioca sulla società del consumo. Gerhy appartiene a questo ambiente culturale. Il concetto di assemblare è legato a questo filone.
La pop Art è l'apertura dello sguardo al mondo contemporaneo con un rapporto più forte di Venturi.
 

Gli interni sono continui, drammatici, teatrali; i materiali, grezzi e industriali, si insinuano dai fronti agli spazi interni: addirittura l'asfalto stradale diventa il pavimento della cucina.

Questi interni danno idea di un certo immaginario scenografico.
Nel meccanismo dell'assemblaggio, troviamo una maggiore libertà dei desideri primari e darli una forma spaziale e assemblarli con libertà. Ma è un assemblare con una sensibilità non trascurabile.

*Casa Wagner, Malibu 1978 
Il nuovo Gehry ricomincia a progettare sviluppando quanto trovato nella propria casa. Nella Wagner quadrilateri deformati ospitano funzioni distinte. La tensione al movimento non è più contenuta in un volume unitario e i corpi appoggiati su pali sembrano voler slittare lungo il pendio. 

*Casa Familian, Los Angeles 1978 
Nella Familian un blocco a rettangolo allungato per la zona notte e uno quadrato per la zona giorno vengono accostati con una rotazione di 15 gradi. 

Ritorna la tensione degli spazi trapezoidali, una schema organizzativa tutt'altro che folle.
Gli schemi di Gerhy fanno capire che appartiene alla sua professione e conosce bene la sua mestiere. I suoi spazi funzionano, sono delle belle piante.
Uno spazio è lineare e abbastanza compatto e altri spazi li danno tensione.

*Casa Spiller, Venice 1978-1979 
Il programma è diviso in due parti: una casa più grande per il proprietario e una più piccola per un inquilino. Tra le due, la separazione-unione del sistema di distribuzione lungo il patio. Ciascuna apertura (la finestra a nastro, l'asola verticale che rigira sulla copertura, lo skylight) gode di autonomia, come una nota o un suono a se stante. Della poetica dell'elenco fanno anche parte tutto un mondo di passerelle, ponti, recinzioni, finestre, pannelli solari, tettoie che attaccano in un vortice di informalità la scabra scatola di base. 

Gerhy commincia ad usare delle retti. L'usanza della rette è molto importante anche alle tipologie residenziali. Commincia a rimuovere un valore del professionista.
Gerhy fa una parte della casa primaria per il proprietario e una parte della casa secondaria per l'inquilino che serve per pagare la mutua della casa.
I suoi disegni sono espressivi, ideativi in quanto esagerano degli aspetti. ed è proprio dalll'immaginario che si prende la forma.
I suoi disegni sono delle "caricatture".

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