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GUERRE,DITTATURE E 

SEGRETI DI STATO.

Dal Cile all'Italia.La politica estera dei "difensori della democrazia".

IRAQ

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Letture disponibili:

Iraq: foto di iracheni torturati dai soldati USA

Powell ammette: notizie false dalla Cia

Ex ministro di Bush accusa: «La guerra all'Iraq fu decisa tre anni fa»

Il nuovo Iraq: privatizzato e senza sindacati

Iraq: i marines umiliano i contadini 

Iraq: sull'atomica prove gonfiate

Iraq: gli USA impiegarono il napalm

La CIA ammette:  false le prove sull'Iraq!

Sapevano che non c'erano le armi di sterminio di massa in Iraq.

Prigionieri iracheni nudi e in manette. Ecco le foto della vergogna

Iraq, i marines protagonisti di saccheggi

Iraq: Usa bloccano aiuti umanitari

Ahmed Chalabi: un mafioso sponsorizzato CIA

Blix: "Il nostro lavoro irritava gli americani"

Censura USA sulle immagini di guerra [le foto]

La finta opposizione irachena made in USA

Gli USA spiano il Consiglio di Sicurezza dell'ONU per conquistare i voti dei Paesi ancora indecisi in favore di un attacco contro l'Iraq.

All' Occidente piaceva. Saddam Hussein

Migliaia di civili uccisi: unico risultato dell'embargo

Von Sponeck e Scott Ritter. Due interviste a chi lavorava in Iraq.

L'elenco delle società statunitensi che hanno fornito armi all'Iraq

 

 

Gli Stati Uniti, e in particolare l’amministrazione di Ronald Reagan, sapevano che Saddam Hussein stava utilizzando armi chimiche nella sua guerra contro l’Iran, e lo aiutarono economicamente. Lo scandalo è stato sollevato dal “New York Times”, scottante attualità, nel momento in cui gli Stati Uniti tentano di convincere la comunità internazionale ad intraprendere una guerra contro Baghdad: si scopre insomma che il nemico di oggi, fu ampiamente aiutato ieri. E questo nonostante la Casa Bianca sapesse delle discutibilissime strategie militari utilizzate dal raìs. Il programma segreto deciso dall’allora presidente Reagan fornì a Baghdad informazioni dettagliate sulle attività militari iraniane, piani tattici di battaglia e piani per attacchi aerei.

mirror:  http://spazioinwind.libero.it/

usacrimes

http://usacrimes.cjb.net/ 


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Il giornale americano cita funzionari dell’amministrazione Usa che hanno voluto restare nell’anonimato. Gli americani, dicono, non si opposero mai all’uso di gas letali che Saddam stava facendo nella sua guerra contro Teheran. Il timore era infatti che se l’Iraq avesse perso in quel conflitto, Wasghinton avrebbe perso l’influenza nell’area del Golfo persico, fondamentale per il petrolio. Il paradosso sta nel fatto che l’attuale presidente Bush, per giustificare un eventuale attacco contro l’Iraq, ha sollevato proprio la questione delle armi chimiche di cui il raìs sarebbe in possesso. Per Washington, ora, quell’arsenale deve essere distrutto.

http://www.liberazione.it/notizia.asp?id=888 

A chi vanno le ricostruzioni ?
Iraq, primo contratto di ricostruzione alla Bechtel

Il primo contratto per la ricostruzione dell'Iraq è andato alla Bechtel, la grande società di costruzioni di San Francisco che si è aggiudicata per 34,6 milioni di dollari una gara dell'ente federale per gli aiuti all'estero, Usaid. La Bechtel dovrà rimettere in sesto la rete elettrica, la rete idrica e le fognature. Ha battuto la concorrente Fluor Corporation, sempre di San Francisco.Il contratto potrebbe essere allargato alla riparazione di ospedali, scuole e altri edifici governativi e arrivare fino a 680 milioni di dollari in 18 mesi.Alcune società non americane hanno protestato perché non possono partecipare alle gare indette dal governo americano, ma Usaid ha tenuto a precisare che possono essere impiegate dalla società vincitrice come subappaltori.

Ma chi è realmente la Bechtel, oltre ad essere una azienda leader nelle infrastrutture energetiche??

Sempre grazie alla copertura di banca mondiale e compagnia, nel febbraio 2000 ha vinto l'appalto per la fornitura d'acqua a Cochabamba, 3° città boliviana, portando in dono alla popolazione un aumento spaventoso delle tariffe, come dimostrato qui sotto:
http://www.democracyctr.org/bechtel/waterbills/jaldin.htm

Centinaia di migliaia di Boliviani hanno marciato su Cochabamba contro la Bechtel: Il 10 aprile hanno vinto.
Il governo ha espulso la Bechtel Corporation ed ha revocato la legislazione sulla privatizzazione delle acque.
http://www.laleva.cc/archivio/news220900_acqua.html

Non contenti, i cari "portatori di democrazia" hanno fatto causa alla popolazione per 25 milioni di dollari, per i mancati profitti futuri(!!!!!)
http://www.democracyctr.org/waterwar/index.htm#12

Che fortuna che hanno gli iracheni, ad avere tali benefattori, così democratici, impegnati nel processo di ricostruzione del paese!!

Approfondimenti: http://www.democracyctr.org/bechtel/index.htm

Soldati USA sparano sulla folla

Sono almeno dieci i morti a Mosul, nel Nord dell'Iraq, a seguito di una sparatoria. Gli statunitensi hanno aperto il fuoco contro la folla, che protestava contro il nuovo governatore,Mashan al-Guburi, per il suo discorso filo-americano. Almeno una decina sarebbero i feriti. Lo riferiscono fonti ospedaliere.

http://www.televideo.rai.it oppure in eng. qui: http://www.sky.com

 29/04/03 - Iraq, ancora spari sui cortei di civili!

Tredici forse quindici morti, cinquanta feriti. Una strage. Una strage americana a Falluja, 50 chilometri ad est di Baghdad. La notizia l'ha data la tv satellitare Al Jazira e solo molto dopo è arrivata la conferma dal Comando americano: «Sì, abbiamo sparato. Ma solo per difenderci dal fuoco». Molto diversa la versione dei testimoni: tutto è avvenuto ieri sera, poco dopo la fine del rito religioso. Rito nel quale l'imam aveva invitato i fedeli a manifestare contro la presenza americana. All'appello hanno risposto duecento persone. Che in corteo si sono dirette verso una scuola presidiata da un gruppo di marines. E qui sono scoppiati gli incidenti: che i soldati avrebbero sedato con le raffiche di mitra. http://www.unita.it

Liberazione? Occupazione! Bandiera americana sventola a Umm Quasr(22-3-03)

Umm Qasr: prima issata, poi ammainata la bandiera Usa

La gaffe è di quelle rivelatrici. La foto che mostrava la bandiera americana issata dai marines e sventolante dal porto nuovo di Umm Qasr, ha fatto il giro del mondo. Imbarazzando il Pentagono che ha dato l'ordine di ammainarla, affrettandosi a spiegare che «questa è una guerra di liberazione, non di invasione». La caduta di Umm Qasr, la più meridionale delle città strategiche irachene, era stata annunciata giovedì e poi smentita. LA FOTO

http://www.liberazione.it/giornale/030322/default.asp 


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