PROGETTO DI DIDATTICA INTEGRATIVA

PER IL CORSO DI MEDICINA INTERNA, V ANNO, 1999-2000

L' attività didattica aggiuntiva rispetto alle ore di lezione ed esercitazione già previste dal corso ufficiale mirante al miglioramento qualitativo dell’offerta didattica, con incremento quantitativo dell’impegno orario del docente verrà così attuata:

1)      si prevede l’utilizzo sistematico delle tecnologie informatiche utilizzate dal docente, e in particolare word processor, foglio elettronico, procedure statistiche e modelli di elaborazione grafica: tutte competenze dell’incaricato dell’insegnamento, che sensibilizzerà gli studenti alla acquisizione di questi strumenti, specie attraverso l’individuazione di coloro che ne hanno già esperienza, e che potranno meglio interagire con gli altri colleghi.

2)       si prevede l’utilizzo sistematico delle tecnologie telematiche, http://www.unict.it/medint/metodologie.htm   insegnando agli studenti l’uso e i vantaggi di internet in campo medico, istruendoli concretamente all’utilizzo di Medline, Medscape e introducendoli ai siti di discussione interattiva con altre istituzioni mediche.Ciascuno studente verrà dotato, se già non ne disponesse, di una personale e-mail anche per consentirgli di entrare in contatto con i docenti e con gli altri studenti. Verrà inoltre attivata una serie di x-drivers, in maniera da consentire la facile intercambiabilità in rete di file di testo e immagini (articoli in italiano o in lingua straniera)

3)       si prevede l’utilizzo sistematico delle tecnologie multimediali, e in particolare l’utilizzo di programmi di didattica interattiva già disponibili:

a.      trattati di medicina interna, oncologia medica, reumatologia, nefrologia  on-line e su cd

b.      biblioteche audio-visive di ascoltazione cardiaca in rete e su cd

c.      biblioteche audio-visive di elettrocardiografia in rete e su cd

d.      biblioteche audio-visive di ecocardiografia in rete e su cd

e.      biblioteche audio-visive di ematologia ed oncologia (atlanti) in rete e su cd

 Tutti i punti precedenti sono stati attuati nel corso 1998-1999 ed esposti nel sito http://www.unict.it/medint/

4)      il corso ha carattere interdisciplinare, (cfr http://www.unict.it/medint/medicina2000.htm)anche perché viene embricato al corso di Chirurgia Generale del (Prof. Gaetano Catania http://www.unict.it/medint/programm.htm), con la finalità prioritaria di consentire un’approccio integrato di esperienze ai problemi dei pazienti.

5)      Come già negli anni passati,  (cfr http://ctuni/8m.com ) piccoli argomenti di lezione vengono svolti in lingua inglese ( cfr http://www.unict.it/medint/inglese.htm) , modalità cui gli studenti dovrebbero essere già preparati ma che non hanno certamente avuto modo di esercitare. Anche a questo proposito, in rete e su videocassette, come miglioramento qualitativo dell’offerta formativa, vengono proposti brevi filmati monografici (5-15 min’) in lingua inglese.

6)      Il coinvolgimento attivo e interattivo degli studenti viene attuato con diverse modalità derivanti da un progetto formativo specifico elaborato e perfezionato negli anni nell’ambito della didattica personalmente svolta ( cfr http://www.unict.it/medint/calendar.htm)

a. Il problema della “modellizzazione

                         i.     Il docente si propone agli studenti in maniera “libera”, senza rapporto cattedratico ma anche fisicamente orizzontale: questo per iniziare a istituire un rapporto di parità, per insegnare a sentirsi medici

                        ii.     Gli argomenti delle lezioni vengono proposti a turno da tutti gli studenti, seguendo un percorso non vincolato dalla sequenza del programma: questo per coinvolgere gli studenti in una verifica sistematica e prioritaria del docente

                        iii.     La partecipazione, a piccoli gruppi, alla visita di pazienti, intervenendo direttamente, preparati e guidati, al colloquio e alla visita clinica, per imparare ad essere medici

                        iv.     La esemplificazione pratica, personale ed esclusiva, del docente alla visita (accuratezza della semeiologia fisica) e alla esecuzione di esami strumentali anche relativamente complessi (elettrocardiografia, ecocardiografia, ecografia internistica, valutazione nutrizionale con BIA, spirometria) per iniziare a imparare come fare il medico

 b.      La acquisizione di sicurezza è di importanza critica non solo nell’esercizio professionale ma, ancor di più, in fase di studio. L’incertezza della memorizzazione delle conoscenze e la prospettiva di importanza degli elementi fondamentali di patofisiologia, diagnostica e terapia richiede una riproposizione continua e diretta avendo come interlocutori i singoli studenti. Così dalla correzione delle imprecisioni e degli errori, spesso troppo sistematici, dal sostegno alle conoscenze “incerte” perché acquisite in forme eccessivamente possibiliste, dal riconoscimento anche enfatico dei “successi” dimostrati nella maturazione di un metodo di ragionamento clinico deriva appunto la costruzione della sicurezza nel sentirsi pronti a essere e fare il medico.

c. La costruzione di capacità di assunzione di responsabilità in fase ancora precoce, come appunto per lo studente, deriva immediatamente dal livello di consapevole sicurezza raggiunto: operativamente occorre insegnare ciò che ogni medico deve saper fare e concretamente fare, e ciò che comporta condivisione o delega di responsabilità per specifica competenza. Questo aspetto verrà esposto per ogni problema clinico che si proporrà.

d. Il problema della interazione con altri soggetti della realtà sanitaria, scientifica e istituzionale deriva in parte dal precedente, ma, in termini attuali significa la capacità di gestire alcuni aspetti inerenti l’economia sanitaria (SDO e DRG) e alcuni aspetti inerenti le linee-guida (medicina basata sulle evidenze). A questo proposito l’impiego di strumenti informatici è fondamentale, specie per l’utilizzo di data-base per DRG, EBM, Medline che verranno partitamene esposti in mini-corsi pratici a piccoli gruppi.

e.       Il problema della acquisizione, rielaborazione, aggiornamento e integrazione delle conoscenze, più che con lo strumento sintetico di Medline  e dei siti di EBM verrà approfondito attraverso la proposizione delle riviste di medicina disponibili on-line e l’utilizzo della biblioteca on-line del corso http://www.unict.it/medint/sommario.htm. Inoltre si disporrà in maniera che a ciascun studente pervengano sulla e-mail o sull’x-drive condiviso i testi di articoli e di rassegne su argomenti concordati.

7)      L’intervento di esperti provenienti da ambienti con rapporti convenzionali è stato e verrà attuato invitando alla discussione clinica sui problemi clinici reali presentati agli studenti di specialisti (neurologo, dermatologo, chirurgo, rianimatore) che hanno preso parte alla gestione clinica dei singoli pazienti.

8)      Le tecniche di valutazione degli studenti coinvolti del progetto seguono tre linee  (cfrhttp://www.unict.it/medint/esami.htm):

a.      Verifiche di accesso su quesiti fondamentali per impostare un corretto approccio con i malati, un’adeguata metodologia di colloquio e di visita clinica, una logica sequenza di diagnosi differenziale, una metodologia di valutazione prognostica di storia naturale di malattia e di storia modificata dalle terapie          (cfr .  http://www.unict.it/medint/quiz.htm  e anche http://www.unict.it/medint/domande.htm) o ancora http://www.unict.it/medint/oncologi.htm

b.      Verifiche in itinere, volte a individuare altri aspetti carenti della preparazione di patofisiologia e di semeiotica, oltre che specifiche lacune di ordine nosologico.

c.      Verifiche di carattere pratico, condotte nell’ambito di reali visite cliniche, in piccoli gruppi di studenti, con malati.

9)      Con queste modalità di studio ci si propone di fare acquisire un metodo di studio e di lavoro finalizzato alla corretta stesura di relazioni cliniche, alla redazione di tesi di laurea e alla progettazione ed esecuzione di progetti di ricerca clinica.

 Modifiche quantitative dell’offerta didattica.

Questo progetto non prevede sostanziali modifiche quantitative dell’impegno orario degli studenti: le ore di lezione e di didattica formale e teorico-pratica sono infatti quelle già previste nel programma della Tabella XVIII vigente, e così verranno attuate.

Prevede invece un impegno orario del docente assai maggiore, per circa 350 ore in totale, perché incrementato dai seguenti momenti formativi:

a.      stesura e aggiornamento della pagina web del corso, con inserimento sistematico degli argomenti delle lezioni, delle esperienze cliniche specifiche, anche dei singoli gruppi di studenti, e di argomenti di studio scaricabili come file compressi (zip)  (60 ore)

b.     Didattica per piccoli gruppi di studenti (5-6 per gruppo) per un totale 15 ore ciascuno per 8-10 gruppi (120-150 ore)

c.      Interscambio via E-mail o X-drive con singoli studenti (20-40 ore)

d.     Laboratorio di informatica – due ore per ciascun gruppo di studenti – (16-20 ore)

e.     Frequenza in istituto e verifica pre-esame per quattro ore/studente (160 ore). Questa parte di attività si configura come un insieme di piccoli corsi di recupero e/o di “consolidamento” della preparazione. Questi momenti didattici saranno personalizzati per ogni singolo studente, cui si cercherà di dare risposta ai quesiti e ai dubbi. Si riproporrà, inoltre la metodologia di approccio col malato, e la logica dell’elaborazione di diagnosi differenziale.

Gli studenti saranno invitati a commentare per e-mail l’esperienza formativa del corso dopo avere sostenuto l’esame di profitto.

Con queste modalità l’impegno didattico del docente per il corso di medicina interna risulterà maggiorato di circa 350 ore, di cui 150 ore impiegate durante il semestre del corso, e le restanti 200 ore durante i due semestri consecutivi, specie per il lavoro didattico pre-esame.

Di altro: può essere forse una curiosità da soddisfare leggere alcuni degli studi più recenti del nostro Istituto, visibili anche sul sito "mirrored".

Un aspetto critico dell'impostazione del corso riguarda i problemi inerenti le metodologie di valutazione e gestione della qualità in medicina. Questa motivazione di fondo, tendente al sostegno e al miglioramento della qualità della vita soprattutto dei pazienti, ma anche dei congiunti, degli operatori clinici e della popolazione generale, percorre con una costante consapevolezza ogni momento didattico e formativo, come dovrebbe costituire la ragione di ogni operato professionale in campo medico. 

L’utilizzo in rete di sistemi di potenziamento dell’apprendimento, oltre che di verifica delle nozioni acquisite, viene già attuato con modalità innovative. In particolare:

·         Dalla pagina delle esemplificazioni dei quesiti d’esame http://www.freeweb.org/salute/medict/domande.htm

Ci si collega con le risposte in audio, accompagnate a immagini e al collegamento a un articolo in rete di particolare interesse (cfr, a titolo di esempio http://www.freeweb.org/salute/medict/nefro1.ppt ). Questa sezione, per non gravare come spazio sul server dell’Ateneo, verrà inserite inizialmente all’indirizzo sperimentale sopra indicato, e, successivamente, sulla mia home page personale , che ha maggiore disponibilità di memoria, http://www.infinito.it/utenti/gtrovato/ .

 

Guglielmo Trovato - Corso di Medicina Interna 1999-2000

21 febbraio 2000

 

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© GMT 2000 Guglielmo M.Trovato, Docente di Medicina Interna, Facoltà di Medicina e Chirurgia - Università di Catania

CONSUNTIVO

DEL PROGETTO DI DIDATTICA INTEGRATIVA

PER IL CORSO DI MEDICINA INTERNA, V ANNO, 1999-2000

L’attività didattica aggiuntiva rispetto alle ore di lezione ed esercitazione già previste dal corso ufficiale mirante al miglioramento qualitativo dell’offerta didattica, con incremento quantitativo dell’impegno orario del docente è stata così attuata:

1)      le tecnologie informatiche utilizzate dal docente, e in particolare word processor, foglio elettronico, procedure statistiche e modelli di elaborazione grafica, tutte competenze dell’incaricato dell’insegnamento,  sono state esposte per sensibilizzare gli studenti alla acquisizione di questi strumenti, specie attraverso l’individuazione di coloro che ne hanno già esperienza, e che hanno poturo meglio interagire con gli altri colleghi.

2)       È stato attuato l’utilizzo sistematico delle tecnologie telematiche, insegnando agli studenti l’uso e i vantaggi di internet in campo medico, istruendoli concretamente all’utilizzo di Medline, Medscape e introducendoli ai siti di discussione interattiva con altre istituzioni mediche.

3)      Ciascuno studente è stato dotato, se già non ne disponesse, di una personale e-mail anche per consentirgli di entrare in contatto con i docenti e con gli altri studenti. E’ stata inoltre attivata una serie di x-drivers, in maniera da consentire la facile intercambiabilità in rete di file di testo e immagini (articoli in italiano o in lingua straniera).

4)      Sono state utilizzate sistematicamente alcune tecnologie multimediali, e in particolare programmi di didattica interattiva già disponibili:

a.      trattati di medicina interna, oncologia medica, reumatologia, nefrologia  on-line e su cd

b.      biblioteche audio-visive di ascoltazione cardiaca in rete e su cd

c.      biblioteche audio-visive di elettrocardiografia in rete e su cd

d.      biblioteche audio-visive di ecocardiografia in rete e su cd

e.      biblioteche audio-visive di ematologia ed oncologia (atlanti) in rete e su cd

 Tutti i punti precedenti, comunque, erano già stati attuati nel corso 1998-1999 ed esposti nel sito http://www.unict.it/medint/

5)      il corso ha avuto carattere interdisciplinare, anche perché è stato embricato al corso di Chirurgia Generale (Prof. Gaetano Catania), con la finalità prioritaria di consentire un’approccio integrato di esperienze ai problemi dei pazienti.

6)      Come già negli anni passati, (cfr http://ctuni/8m.com ) piccoli argomenti di lezione sono stati svolti in lingua inglese, modalità cui gli studenti dovrebbero essere già preparati ma che non hanno certamente avuto modo di esercitare. Anche a questo proposito, in rete e su videocassette, come miglioramento qualitativo dell’offerta formativa, sono stati proposti brevi filmati monografici (5-15 min’) in lingua inglese.

7)      Il coinvolgimento attivo e interattivo degli studenti è stato attuato con diverse modalità derivanti da un progetto formativo specifico elaborato e perfezionato negli anni nell’ambito della didattica personalmente svolta:

a.      Il problema della “modellizzazione

                                                               i.     Il docente si è proposto agli studenti in maniera “libera”, senza rapporto cattedratico ma anche fisicamente orizzontale: questo per iniziare a istituire un rapporto di parità, per insegnare a sentirsi medici

                                                            ii.     Gli argomenti delle lezioni sono stati proposti a turno da tutti gli studenti, seguendo un percorso non vincolato dalla sequenza del programma: questo per coinvolgere gli studenti in una verifica sistematica e prioritaria del docente

                                                          iii.     Si è attuata la partecipazione, a piccoli gruppi, alla visita di pazienti, intervenendo direttamente, preparati e guidati, al colloquio e alla visita clinica, per imparare ad essere medici

                                                          iv.     Si è attuata la esemplificazione pratica, personale ed esclusiva, del docente alla visita (accuratezza della semeiologia fisica) e alla esecuzione di esami strumentali anche relativamente complessi (elettrocardiografia, ecocardiografia, ecografia internistica, valutazione nutrizionale con BIA, spirometria) per iniziare a imparare come fare il medico

 

b.      La acquisizione di sicurezza è di importanza critica non solo nell’esercizio professionale ma, ancor di più, in fase di studio. L’incertezza della memorizzazione delle conoscenze e la prospettiva di importanza degli elementi fondamentali di patofisiologia, diagnostica e terapia ha richiesto una riproposizione continua e diretta avendo come interlocutori i singoli studenti. Così dalla correzione delle imprecisioni e degli errori, spesso troppo sistematici, dal sostegno alle conoscenze “incerte” perché acquisite in forme eccessivamente possibiliste, dal riconoscimento anche enfatico dei “successi” dimostrati nella maturazione di un metodo di ragionamento clinico deriva appunto la costruzione della sicurezza nel sentirsi pronti a essere e fare il medico.

c.      La costruzione di capacità di assunzione di responsabilità in fase ancora precoce, come appunto per lo studente, deriva immediatamente dal livello di consapevole sicurezza raggiunto: operativamente si è cercato di insegnare ciò che ogni medico deve saper fare e concretamente fare, e ciò che comporta condivisione o delega di responsabilità per specifica competenza.

d.      d. Il problema della interazione con altri soggetti della realtà sanitaria, scientifica e istituzionale, derivante in parte dal precedente, in termini attuali significa la capacità di gestire alcuni aspetti inerenti l’economia sanitaria (SDO e DRG) e alcuni aspetti inerenti le linee-guida (medicina basata sulle evidenze). A questo proposito l’impiego di strumenti informatici è fondamentale, specie per l’utilizzo di data-base per DRG, EBM, Medline che sono stati partitamene esposti in mini-corsi pratici a piccoli gruppi.

e.       Il problema della acquisizione, rielaborazione, aggiornamento e integrazione delle conoscenze, più che con lo strumento sintetico di Medline  e dei siti di EBM è stato approfondito attraverso la proposizione delle riviste di medicina disponibili on-line e l’utilizzo della biblioteca on-line del corso. Inoltre si è fatto in modo che a ciascun studente interessato siano pervenute sulla e-mail o sull’x-drive condiviso i testi di articoli e di rassegne su argomenti concordati.

8)      L’intervento di esperti provenienti da ambienti con rapporti convenzionali è stato attuato invitando alla discussione clinica sui problemi clinici reali presentati agli studenti di specialisti (neurologo, dermatologo, chirurgo, rianimatore) che hanno preso parte alla gestione clinica dei singoli pazienti.

9)      Le tecniche di valutazione degli studenti coinvolti del progetto seguono tre linee:

a.      Verifiche di accesso su quesiti fondamentali per impostare un corretto approccio con i malati, un’adeguata metodologia di colloquio e di visita clinica, una logica sequenza di diagnosi differenziale, una metodologia di valutazione prognostica di storia naturale di malattia e di storia modificata dalle terapie. 

b.      Verifiche in itinere, volte a individuare altri aspetti carenti della preparazione di patofisiologia e di semeiotica, oltre che specifiche lacune di ordine nosologico.

c.      Verifiche di carattere pratico, condotte nell’ambito di reali visite cliniche, in piccoli gruppi di studenti, con malati.

10) Con queste modalità di studio ci si è sforzati di fare acquisire un metodo di studio e di lavoro finalizzato alla corretta stesura di relazioni cliniche, alla redazione di tesi di laurea e alla progettazione ed esecuzione di progetti di ricerca clinica.

Modifiche quantitative dell’offerta didattica.

Questo progetto non prevedeva sostanziali modifiche quantitative dell’impegno orario degli studenti: le ore di lezione e di didattica formale e teorico-pratica sono infatti quelle già previste nel programma della Tabella XVIII vigente, e così sono state attuate.

Ha richiesto invece un impegno orario del docente assai maggiore, perché incrementato dai seguenti momenti formativi:

A.  stesura e aggiornamento della pagina web del corso, con inserimento sistematico degli argomenti delle lezioni, delle esperienze cliniche specifiche, anche dei singoli gruppi di studenti, e di argomenti di studio scaricabili come file compressi (zip)  (60 ore)

B.  Didattica per piccoli gruppi di studenti (5-6 per gruppo) per un totale 15 ore ciascuno per 8-10 gruppi (120-150 ore)

C.  Interscambio via E-mail o X-drive con singoli studenti (20-40 ore)

D.  Laboratorio di informatica – due ore per ciascun gruppo di studenti – (16-20 ore)

E.   Frequenza in istituto e verifica pre-esame per quattro ore/studente (160 ore). Questa parte di attività si è configurata come un insieme di piccoli corsi di recupero e/o di “consolidamento” della preparazione. Questi momenti didattici sono stati personalizzati per ogni singolo studente, cui si è cercato di dare risposta ai quesiti e ai dubbi. Si è riproposta, inoltre, la metodologia di approccio col malato, e la logica dell’elaborazione di diagnosi differenziale.

Con queste modalità l’impegno didattico del docente per il corso di medicina interna è risultato maggiorato di circa 350 ore, di cui 150 ore impiegate durante il semestre del corso, e le restanti 200 ore durante i due semestri consecutivi, specie per il lavoro didattico pre-esame.

Le linee generali di consuntivo questo progetto, appare anche come diario dettagliato delle lezioni, delle esperienze didattiche e delle piccole monografie messe a punto dagli studenti, all’indirizzo del corso http://www.unict.it/medint/.

31 agosto 2000

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